Il Martedì Grasso rappresenta l’apice festoso del Carnevale italiano prima dell’austera Quaresima. Le tradizioni legate a questa giornata si manifestano con caratteristiche uniche nelle diverse regioni della penisola. Maschere storiche, dolci tipici e rituali ancestrali trasformano questo speciale martedì in un momento di gioia condivisa e celebrazione comunitaria.

Le radici storiche
Le tradizioni del Martedì Grasso in Italia affondano le radici nei Saturnali romani e nelle feste pagane precristiane. La Chiesa rielaborò queste celebrazioni, creando un periodo di festa prima della penitenza quaresimale. Gli italiani mantengono vive queste usanze tramandate di generazione in generazione con passione e orgoglio identitario.
I Carnevali più celebri
L’Italia è ricca di Carnevali che culminano in questa giornata e sono famosi in tutto il mondo.
Venezia trasforma il Martedì Grasso in un tripudio di eleganza con maschere elaborate e costumi sontuosi di tradizione secolare. La città accoglie visitatori da tutto il mondo che partecipano ai balli in Piazza San Marco. Il Carnevale culmina con il volo dell’Angelo dal campanile, spettacolo che incanta migliaia di spettatori.
Viareggio celebra questo giorno con imponenti carri allegorici che sfilano sul lungomare tra musica e coriandoli colorati. Gli artigiani toscani lavorano tutto l’anno per creare queste opere d’arte effimere alte diversi metri. Le mascheronate satirizzano personaggi politici e fenomeni sociali con ironia pungente tipica della tradizione carnevalesca italiana.
Ivrea vive il Martedì Grasso con la storica Battaglia delle Arance, rievocazione della rivolta popolare contro un tiranno medievale. I partecipanti indossano berretti rossi e si dividono in squadre che si affrontano lanciandosi arance nelle piazze. La manifestazione attira curiosi e appassionati che assistono a questa rappresentazione simbolica della lotta per la libertà.

Maschere tradizionali
Le tradizioni del Martedì Grasso includono l’esibizione delle maschere regionali che rappresentano personaggi tipici della cultura italiana. Arlecchino, Pulcinella, Pantalone e Colombina animano piazze e cortei con le loro caratteristiche peculiari e dialetti locali. Ogni maschera racconta storie, vizi e virtù della società italiana attraverso i secoli con sagacia e divertimento.
Arlecchino è una delle maschere più celebri della Commedia dell’Arte italiana, con origini che risalgono a Bergamo. E’ noto per il suo carattere vivace e astuto, sempre pronto a fare scherzi e trarre in inganno. Originario di Napoli, Pulcinella è una figura comica e beffarda, rappresentato come un servo furbo e impertinente, astuto e sagace, sa sempre come volgere le situazioni a proprio favore.
Sono originarie di Venezia le maschere di Colombina e Pantalone. La prima è rappresentata come una servetta vivace, intelligente e affascinante, capace di manipolare e influenzare chiunque incontri. Pantalone è il tipico vecchio mercante ricco, avaro e talvolta un po’ ridicolo, spesso preso in giro dagli altri personaggi per la sua eccessiva serietà e la sua ossessione per il denaro.
Gastronomia del Martedì Grasso
I dolci rappresentano un elemento imprescindibile delle tradizioni festaiole in tutta Italia, con ricette che variano localmente. Le chiacchiere, conosciute anche come frappe o bugie, dominano le tavole con la loro pasta fritta e zuccherata. I siciliani preparano le cassatelle ripiene di ricotta, mentre i veneti cucinano le frittelle con uvetta e pinoli. Gli emiliani gustano le sfrappole croccanti accompagnate da sanguinaccio, crema di cioccolato tipica del periodo carnevalesco. I lombardi offrono tortelli ripieni di crema o marmellata, fritti e spolverati con zucchero a velo. Ogni regione rivaleggia con le altre per la bontà delle proprie specialità dolciarie carnevalesche.
Tradizioni locali da andare a scoprire
Ci sono poi luoghi tutti da andare a scoprire, magari meno noti.
Schignano, in Lombardia, celebra il Martedì Grasso con una sfilata di maschere lignee intagliate a mano dagli artigiani locali. I “Brut” e i “Bej” rappresentano personaggi contrastanti che mettono in scena una danza ancestrale. La processione si snoda per le vie del borgo con suoni di campanacci e musiche tradizionali.
Montemarano, in Campania, vive questa giornata con la Tarantella, danza sfrenata che coinvolge l’intera comunità fino all’alba. I musicisti suonano organetti e tamburelli mentre i partecipanti ballano seguendo passi tramandati da secoli. Il ritmo incalzante scandisce l’ultimo giorno di festa prima del periodo quaresimale.