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18 giugno giornata internazionale della gastronomia sostenibile

Sostenibilità in gastronomia significa uso di prodotti locali, vie di approvvigionamento brevi o nulle, cicli regionali, stagionalità, …
Dal 2016 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di celebrare ogni anno, il 18 giugno, la giornata internazionale per la gastronomia sostenibile per incentivare uno stile di cucina rispettoso dell’ambiente, che combatta lo spreco di risorse e sostenga un’agricoltura che possa continuare in futuro senza danneggiare l’ecosistema o la salute dell’uomo.

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Cosa possiamo fare in prima persona

Possiamo migliorare il nostro stile di vita anche nelle abitudini a tavola, supportando il piccolo produttore, che non crea sfruttamento della terra e dei contadini, e i prodotti locali che non implicano spostamenti chilometrici di camion e veicoli a motore inquinanti.
E poi impariamo a non buttare ma a riciclare anche in cucina. Ad esempio se abbiamo del pane raffermo, che è uno tra gli alimenti più sprecati usiamo idee e ricette per il suo recupero. Ad esempio possiamo passarlo con la grattugia e fare del pan grattato utile per i nostri fritti o farne crostini per le minestre.
Con gli avanzi di verdure, formaggi e salumi si possono preparare delle gustose fritatte, oppure delle minestre e zuppe, o ancora aggiugnerli al risotto. Gli avanzi di carne e pesce mescolati con uova, pangrattato e spezie danno vita a polpette o burger pronti per essere cotti in padella o al forno.

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Nella ristorazione

Ridurre lo spreco alimentare nei ristoranti è fondamentale per minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e per contribuire alla lotta contro la fame e la povertà. Ci sono delle iniziative che possono aiutare come richiedere il kit antispreco alimentare che la Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE) mette a disposizione dei suoi associati dove ci sono le linee guida per ridurre lo spreco alimentare nella ristorazione.
In Italia esiste una legge del 2016 contro lo spreco alimentare e un protocollo d’intesa è stato siglato per coinvolgere i ristoratori nell’applicazione della legge, favorendo il recupero delle eccedenze alimentari da redistribuire a fini sociali.
In generale per ridurre lo spreco di cibo nel ristorante i gestori dovrebbero ottimizzare gli acquisti e le scorte evitando di acquistare troppo cibo e pianificare i menu in modo da utilizzare gli ingredienti in modo efficiente. Anche le porzioni devono essere adeguate per evitare che i clienti lascino cibo nel piatto. Importante è considerare la possibilità di donare gli avanzi a organizzazioni benefiche o di distribuirli tra il personale.
“Tenga il resto” è una delle tante iniziative messe in campo e prevede la distribuzione ai ristoranti di vaschette in alluminio doppia porzione, personalizzate con il logo del progetto, con le quali i clienti potranno portare a casa il cibo non consumato, per prevenire lo spreco. La vaschetta in alluminio è riciclabile al 100% e può essere riutilizzata per scaldare, congelare e trasportare il cibo, e ne permette anche una lunga conservazione.

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