Riparte la stagione delle manifestazioni legate alla promozione del vino. Tra le prime a sbocciare nel 2024 è Vino In-dipendente, giunta alla nona edizione e che si tiene in Calvisano, nel Bresciano, domenica 21 gennaio dalle 10.30 alle 20.00. Vi partecipano 70 cantine di piccole dimensioni che difendono l’integrità del proprio territorio attraverso una forte etica ambientale. La loro produzione prevede il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina attraverso l’assenza di additivi chimici e di manipolazioni.
Vino In-dipendente
Con questo spirito «si cerca di conservare l’unicità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle aziende vitivinicole» spiega Stefano Belli, ideatore dell’iniziativa. Una manifestazione dove prevale la scelta di cantine in base alla sostanza più che alla forma: i vignaioli vengono selezionati in base a criteri che non sono la notorietà o la riconoscibilità del marchio, ma attraverso criteri oggettivi come l’esclusione in vigna di concimi chimici e diserbanti e la vendemmia manuale o l’esclusivo utilizzo di lieviti indigeni e la presenza assai limitata (60 mg/l) di anidride solforosa totale in cantina.
Straordinario percorso enoico
Ne scaturisce un inedito percorso enoico di straordinario livello qualitativo che attraversa la penisola e adatto a chi va alla ricerca di minuscole cantine dalle grandi sorprese. A completare l’elenco dei partecipanti di Vino In-dipendente vi sono una decina produttori di cibo: si distinguono anch’essi per rigore di naturalità e rispetto nei confronti della terra.