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Veganuary, un mese per provare a cambiare vita

Sir Paul McCartney, Joaquin Phoenix ma anche Massimo Brunaccioni, Novak Djokovic e Lewis Hamilton. Cosa hanno in comune un cantante, un attore, un bodybuilder campione mondiale, un tennista e un pilota di Formula 1? Sono tutti vegani. A riprova che l’alimentazione vegana è completa e sana l’elenco dei seguaci del veg potrebbe continuare con Terri Walsh, campione mondiale di pole, Dorothy Bausch (campionessa olimpica di ciclismo) o Scott Jurek (il più grande ultramaratoneta di tutti i tempi).

Sempre più scelgono la filosofia vegana

I nomi famosi servono a far parlare della filosofia vegana che ha conquistato, secondo una ricerca Eurispes, l’8,9% degli italiani. Percentuale in crescita rispetto al 2019 e al 2018 quando era rispettivamente 7,1% e 7,3%. Tendenza confermata da Everli. Dall’analisi degli gli ordini effettuati sul sito e via app il marketplace della spesa online ha registrato, nell’ultimo anno, un aumento del 14% per quanto riguarda l’acquisito di prodotti vegetariani e vegani rispetto allo stesso periodo 2019.

Per avvicinare al veganesimo chi ancora nutre qualche perplessità, l’81 % degli Italiani vorrebbe provare un ristorante vegano secondo un’indagine di The Fork, nel 2017 è nato Veguanary. Crasi fra January e Vegan, il “gennaio vegano” ha visto la partecipazione di 560mila persone nel mondo e di 31mila in Italia, contro i 400mila nel mondo e 15.600 in Italia del 2020.

«Con Veganuary – dice Brenda Ferretti, outreach manager di Essere Animali, l’associazione referente per l’Italia dell’iniziativa – vogliamo avvicinare le persone a una scelta di vita e alimentare vegana, più rispettosa per gli animali e il pianeta, oltre che più attenta alla propria la salute. Si tratta di un obiettivo importante, che dovrebbe stare a cuore a chiunque. Siamo molto felici di aver coinvolto già più di 31mila persone, che stanno provando un mese vegan, e di avere iniziato una collaborazione con numerose aziende, che hanno deciso di appoggiare il progetto e aiutarci a diffonderlo».

Infatti, quest’anno è stato fatto un lavoro sulle aziende della ristorazione e del food, per ottenere offerte e promozione sulle proposte veg per tutto il mese di gennaio. Per partecipare a Veguanary basta iscriversi a Veguanary lasciando il proprio indirizzo mail. In risposta all’iscrizione si riceverà il link al ricettario vegan mentre ogni mattina arriveranno le ricette del giorno.

Il panino di Go! Fish con il tonno vegetale di Novish

Da Go! Fish il pesce è vegetale

QSRP, il gruppo che vanta 1000 ristoranti e 6000 impiegati in sette nazioni, con le insegne Burger King, Quick, O’Tacos, NORDSEE & Go! Fish, ha stretto una partnership con Novish. I prodotti Novish sono derivati da ingredienti naturali, 100% vegani e non contengono né soia né ogm. La gamma di offerta vegana Novish consiste di diversi prodotti come hamburger, stuzzichini, filetti e bastoncini, tutti di pesce a base vegetale. QSRP, NORDSEE e Novish hanno lavorato per sviluppare e affinare dei prodotti ittici a base vegetale ai ristoranti del Gruppo.

La bowl di Poke House a base di pollo vegetale

Il “pollo non pollo” per la bowl di Poke House

La novità dell’anno di Poke House è la prima poke bowl in Italia a base di pollo vegetale. THIS isn’t Chicken Poke è la nuova ricetta che si può assaggiare via delivery e in tutti i 21 store di Poke House in Italia e all’estero. Riso integrale, cetrioli, pomodorini, avocado, salsa senape, miele, salsa speciale, sesamo e jalapeño, tutti ingredienti scelti appositamente per completare il gusto deciso del pollo vegetale.

Il THIS isn’t Chicken è infatti, composto principalmente da proteine della soia e dei piselli, oltre che derivanti da legumi, ed è ricco di ferro e vitamina B12. Il suo gusto soddisfa anche i palati più esigenti, mentre la materia prima con cui è preparato permette una riduzione del consumo di acqua ed energia, oltre che l’abbattimento delle emissioni di gas serra.

La bowl vegan di Soulfood

Soulgreen, la cucina veg arriva a Dubai

L’insegna green del Gruppo Percassi sbarca a Dubai. Dopo Milano e Orio al Serio. Soulgreen ha una nuova location con vista sullo skyline della città mediorientale. La filosofia non cambia, ricette plant-based che fanno bene al corpo e all’anima. Senza dimenticare l’impegno di nel mondo con il programma di charity Proud to Give Back che garantisce acqua e cibo a bambini in difficoltà. L’offerta comprende i burger di cereali e legumi, la pasta e le zuppe della tradizione italiana e i dolci senza burro, grassi idrogenati, zuccheri e farina raffinata.

Il Cardinale, con Costadoro il Rosso Piceno Superiore diventa veg

Il Rosso Piceno Superiore è un blend di Montepulciano e Sangiovese che si produce soltanto in 13 comuni della provincia di Ascoli Piceno. In particolare, il Cardinale è il Rosso Piceno Superiore della cantina Costadoro vanta la certificazione biologica e vegan. Le sue qualità si riconoscono già al naso quando si apre con delicate e fini note di pepe nero a cui fanno seguito sentori fruttati di amarene in confettura e caratteristico odore di vaniglia dovuta alla permanenza in legno.

Sorbetto Zucca con polpa di zucca Violina cotta al forno

Da Ciacco il gelato è green

Le ricette del gelato Ciacco propongono un prodotto di eccellenza e di avanguardia e prevedono solo latte per le creme, acqua per i sorbetti, zucchero, proteine e fibre vegetali. Nessun additivo, né naturale né artificiale. No a farina di carrube, no a pectina, no a monodigliceridi, no a coloranti e conservanti o agenti montanti, no a grassi idrogenati, no a colori esagerati o innaturali. In particolare, i gusti vegan di Ciacco, sono tutti sorbetti perché privi di latte e impiegano solo materie prime di stagione.

Fermè, la spalmabile con la lista ingredienti mignon

Dopo aver conquistato i palati del Nord Europa Fermè di Euro Company è arrivata nei NaturaSì d’Italia. Si tratta di un fermentino di anacardi dalla consistenza cremosa e il tocco rinfrescante ed erbaceo dell’erba cipollina. Un alimento 100% vegetale, composto di soli 3 ingredienti (anacardi, acqua e sale), ideale per farcire panini, per arricchire le ricette o semplicemente da gustare col pane o sulle tartine come spuntino.

Cantina Tollo, cinque vini per cinque insetti

La nuova Linea Biologica di Cantina Tollo è composta da cinque vini prodotti soltanto con uve biologiche provenienti dai vigneti autoctoni dei soci della cooperativa. Ciò che contraddistingue le bottiglie di Montepulciano d’Abruzzo DOP, Trebbiano d’Abruzzo DOP, Cerasuolo d’Abruzzo DOP, Terre di Chieti IGP Pecorino e Terre di Chieti IGP Passerina sono le etichette, che riportano l’illustrazione di cinque bioindicatori. Si tratta di cinque insetti che, con le loro abitudini di vita, segnalano la buona qualità dell’aria e del suolo in cui vengono coltivati i vigneti. I vini sono inoltre certificati vegan perché nessuna sostanza di derivazione animale viene utilizzata nell’intero ciclo di produzione. Anche il packaging delle bottiglie è ecosostenibile: la capsula è in materiale ecologico e senza pvc, le etichette sono in carta naturale con fibre riciclate e cotone e la scatola in cartone riciclato.

Solaris Biotech, tecnologia italiana di produzione dell’hamburger artificiale

La carne sintetica o, più correttamente, artificiale, nasce da biotecnologia italiana. È infatti l’azienda lombarda Solaris Biotech che ha fornito alla start up israeliana Future Meat le proprie competenze biotecnologiche per lo sviluppo di carne artificiale coltivata in laboratorio. La Future Meat è stata fondata nel 2017 dal professor Yaakov Nahmias ed è tra le apripista nelle ricerche sul fronte della carne artificiale, avendo sviluppato un sistema che permette di riprodurre le fibre muscolari partendo da cellule animali non OGM. Ed è proprio grazie ai bioreattori brevettati da Solaris Biotech per Future Meat che è stato possibile mettere a punto il processo produttivo per cui le cellule animali vengono “coltivate” e riescono a crescere e a moltiplicarsi velocemente, nell’arco di due settimane.

Barbie diventa vegana con l’hamburger di Flower Burger

Nel Food Truck di Barbie si serve l’hamburger veggie di Flower Burger. Flower Burger, la prima veganburgeria d’Italia, ha accolto la sfida e ha realizzato un burger vegetale, in esclusiva per Barbie, in cui il colore rosa fa da protagonista. A partire dal pane, realizzato con farina di tipo 1 italiana, colorato con l’estratto di barbabietola, la quale arricchisce anche il bun con i suoi semi confettati. Il patty, cuore del panino, è un mix di lenticchie, riso basmati e verdure quali carote e zucchine. Completano la ricetta la Barbie mayo, a base di latte di soia e barbabietola, e il Barbie hummus, creato con un pizzico di paprika dolce e affumicata

Scuola Tessieri prepara chef e pasticceri vegan

Scuola Tessieri, l’atelier di arti culinarie nel cuore della Toscana, all’interno dei suoi corsi di alta formazione, dedica numerosi approfondimenti alla realizzazione di menu vegani e di linee di pasticceria pensate per celiaci e intolleranti al lattosio.

La petizione vegana

Lanciata dall’artista torinese Colline di tristezza, la petizione Kinder Bueno Vegetale ha già raccolto il consenso di oltre 600 sostenitori. La richiesta per Ferrero è di uno snack simile al Kinder Bueno, ma senza derivati animali e pertanto adatto anche ai consumatori vegani. Colline di tristezza ha rivolto questa proposta anche al gruppo Barilla, dato che in periodi recenti si è assistito “a una sfida tra questi due colossi”. Secondo il promotore dell’iniziativa «se questa rivalità potesse far aumentare l’offerta di prodotti vegani, questo sarebbe estremamente positivo».

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