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Tussio, l’Abruzzo più autentico

Borgo della provincia acquilana, al centro della Piana di Navelli, nelle giornate di sabato 30 novembre e domenica primo dicembre qui si svolgono i consueti mercatini natalizi, una tradizione consolidata che potrebbe essere anche l’occasione giusta per scoprire questo angolo di Abruzzo e le sue prelibatezze gastronomiche

Se c’è un aggettivo che definisce la terra d’abruzzo e i suoi abitanti è certamente “autentico”. Dall’Adriatico all’Appennino, ogni borgo, ogni piccolo paese arroccato sulle rocce, è una possibile tappa, un luogo acciogliente che invita il viaggiatore a fermarsi per una pausa di gusto e quattro chiacchiere. Tra questi piccoli centri fermi nel tempo c’è anche Tussio, frazione del comune di Prata D’Ansidonia (AQ), proprio al centro della Piana di Navelli, famosa per il suo zafferano. E questa peculiarità, il colle su cui Tussio si sviluppa, la porta nel nome, ovvero Crocus, proprio come i fiori dello zafferano, di cui si è da poco conclusa la fioritura. Qui il borgo vive da secoli riparato dai venti e al di sopra delle nebbie che talvolta insistono nella valle sottostante. Qui, nelle giornate di sabato 30 novembre e domenica primo dicembre tornano i consueti mercatini parte dell’evento “Natale nel Borgo di Tussio”, l’occasione giusta per scoprire questo angolo di Abruzzo e le sue prelibatezze gastronomiche.

Vista sul Gran Sasso

Qui non ci si ammala mai

Il borgo medioevale di forma circolare, Tussio è raccolto ai piedi dell’antico castello la cui torre civica è ora adibita a campanile della chiesa parrocchiale. Il paese gode, nella parte superiore, di piazze e ampi spazi dai quali si scoprono panorami invidiabili: dal Gran Sasso fino alla Majella. Il nome “tussio” deriva da San Tussio, eremita che pare abbia trovato riparo e silenzio nelle sue grotte. Molti però sostengono che derivi dal termine latino Tutius (che vuol dire sicurezza). Il motivo è presto detto: da queste parti l’aria è talmente pulita che ammalarsi è decisamente difficile! Pestilenze e malarie furono evitate diverse volte dagli abitanti del luogo e da qui si è diffusa la leggenda legata al potere benefico di questi luoghi. Dell’antico borgo fortificato quale è diventato in epoca medievale, oggi sono rimasti solo la Chiesa di San Martino Vescovo, la Congrega di San Giuseppe e la suggestiva chiesa della Madonna di Loreto.

Ceci e zafferano, la semplicità che fa bene al cuore

Tra i prodotti tipici più famosi di questa zona c’è sicuramente lo zafferano, la cui coltivazione venne introdotta qui tra il XIII e il XIV secolo dal monaco Domenico Santucci, appassionato botanico e membro dell’Inquisizione spagnola, che lo importò proprio dalla Spagna. Da queste parti la raccolta dello zafferano, un’operazione delicata che si svolge nelle prime ore del mattino tra ottobre e novembre, cela un dato sorprendente: per ottenere appena un chilogrammo di questa preziosa spezia, sono infatti necessari ben 250mila fiori! Un numero che sottolinea la maestria e la pazienza richieste da questo antico mestiere, e giustifica l’appellativo di Oro Rosso con cui lo zafferano è conosciuto. Qui lo si mangia in tanti modi, ma forse il più tipico in paese è il risotto. O ancora in zuppa, con i ceci, altra prelibatezza locale. Tipicamente di colore crema e dalla superficie liscia, questi piccoli chicchi sono l’immagine classica del prodotto. Tuttavia, una tradizione più antica prevedeva anche una seconda varietà, più piccola e dal caratteristico colore rosso ruggine e superficie grinzosa. Quest’ultima, un tempo destinata al consumo familiare, rappresenta un tesoro nascosto per i veri intenditori. I ceci di Navelli sono Presidio Slow Food, una scelta nasce per tutelare questa tradizione contadina e coinvolge i pochi produttori rimasti a Navelli e nei paesi limitrofi. La ricerra da provare? Sagne e ceci, dove questi ultimi sono abbinati a un particolare formato di pasta tradizionale realizzata solo con farina di semola e acqua.

Natale nel Borgo di Tussio

Come dicevamo, l’occasione per scoprire il borgo di Tussio potrebbero essere i suoi tradizionali mercatini che si svolgono nel prossimo fine settimana, sabato 30 novembre e domenica primo dicembre nell’ambito della manifestazione Natale nel Borgo di Tussio. Per l’occasione il paesino si veste a festa, animandosi di stand con palline di Natale colorate, luci, oggetti d’artigianato, decorazioni di ogni genere, prelibatezze locali. Un evento caro ai residenti e a quanti, da fuori, arrivano per vivere momenti spensierati, nell’atmosfera magica che il piccolo centro aquilano sa regalare. “Due giornate a tema, in cui non mancheranno mercatini, arti, presepi, musica, food truck e, ovviamente, animazione per bambini” come spiegano dall’associazione Il Borgo di Tussio.

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