Il Moco in festa: la manifestazione si terrà domenica 27 settembre a Rocchetta di Cengio (Savona), un piccolo paese conosciuto come il Borgo della Zucca, e servirà a far conoscere i prodotti del territorio e a contribuire alla difesa della biodiversità.
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Ripartire dai prodotti della terra
In un momento come quello che stiamo vivendo si può proporre una festa? Per i rappresentanti della Comunità della Zucca di Rocchetta la risposta è si. Pur con tutte le precauzioni e misure volte a prevenire eventuali contagi. Con grande fiducia e ottimismo, dopo aver annullato la festa tradizionalmente fissata in giugno quando il legume è in fiore, domenica prossima sarà riproposta la festa della “battitura”, perchè la natura non si è fermata e i fiori oggi sono baccelli pieni di semi.
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Un rito antico
La battitura avverrà con macchine d’epoca della collezione di Gian Pacenza e dell’azienda agricola Lorenzo Moretti. I Mochi “da battere” saranno al mattino dell’azienda Negro Maria Sandra e nel pomeriggio dell’azienda “La Marchetta” di Bolla Marco, che li ha coltivati in regime di certificazione biologica. Il magico rito della “battitura” sarà accompagnato da una cucina all’insegna dei prodotti De.Co. di Cengio, e dell’ARCA del Gusto di SlowFood.
Sapori e saperi
Una Festa all’insegna dei sapori e saperi della cultura di questa terra sul confine tra Liguria e Piemonte che non si rassegna a essere marginale. Il ricco programma avrà come protagonista non solo il Moco, declinato nelle varie preparazioni dalla vellutata alla novità della “Farinata del Paradiso” con farina di Moco macinata a pietra dal Molino Moretti, preparata e cotta in forno a legna da maestri farinai. Non mancherà il risotto alla zucca di Rocchetta, ma anche le ineguagliabili Frittelle dolci anche queste Prodotto De.Co. in quanto hanno radici nel secolo scorso. L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle norme per la prevenzione Covid 19, l’accesso all’area eventi sarà contingentato e assoggettato a registrazione.
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Grande attenzione alla sostenibilità ambientale
La manifestazione prevede anche piccole ma significative azioni in difesa dell’ambiente, fra queste l’utilizzo di stoviglie compostabili e biodegradabili e il superamento dell’utilizzo della plastica nella ristorazione, adottando i criteri previsti per le Eco Feste Liguria.
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Il Moco delle Valli della Bormida
Un legume antico, che veniva consumato già nella Valle della Bormida dall’età del bronzo (2000 a.c.). La sua coltivazione era diffusa in molti comuni della Valle, in particolare sulle alture di Cairo Montenotte e di Cengio. Grazie alla disponibilità di alcuni appassionati, che avevano negli anni proseguito nella coltivazione, sono stati reperiti i semi per avviare nel 2011 un progetto di produzione sufficiente per riportare nelle campagne e sulle tavole questo legume con l’obiettivo di realizzare una concreta pratica di difesa della biodiversità.
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Un’eccellenza del territorio, ottima in cucina
Da sempre considerato “alimento povero”, oggi grazie a Slow Food è ritornato sulle tavole ed è un prodotto De.Co. del comune di Cengio. Le ricerche hanno portato a ritenere che sia una varietà di Cicerchia (Lathyrus sativus), una specie autoctona originaria del bacino del Mediterraneo. Dotata di notevole rusticità e resistenza al secco, spesso destinata a terreni poveri. In alcuni testi di agraria il termine Moco è stato associato alla Lathyrus cicera.
In cucina è ottimo per zuppe, vellutate e con la sua farina pasta fresca, dolci e farinata.