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Thailandia, il paese dei sorrisi

 L’emoticon delle mani giunte che utilizziamo nella messaggistica scritta, più che il simbolo di una preghiera, è  l’icona del saluto thailandese, dove la riverenza verso il prossimo è basilare, un segno di devozione e rispetto autentici.
Qui è così che ti accolgono tutti:  uniscono i palmi delle mani con le dita rivolte verso l’alto, tenute all’altezza del petto, del mento, della bocca o della fronte, e abbassano la testa in un inchino. Poi, a volte, ti mettono al collo anche una collana di fiori, perché sono tutti gesti che hanno una funzione importante nel galateo thailandese: onorare e rispettare l’altro con lo stesso afflato che si riserva alle divinità. E sempre con un sorriso. Per questo, non a caso, la Thailandia, è chiamata il “Paese dei Sorrisi”. 
 DIMENSIONE SORPRENDENTECi si accorge subito, appena giunti in Thailandia, che la spiritualità è in primo piano: ci sono piccoli tempi all’angolo di ogni casa, addobbati con fiori freschi, dove bruciano incenso.  Rut, la guida, ci spiega che ogni volta che si prende possesso di una casa nuova, si costruisce un tempietto per gli spiriti residenti, per non sembrare invasori di chi quel posto lo abita già, seppure in un’altra dimensione, non fisica. Ecco: la Thailandia è proprio un’altra dimensione, fisica e spirituale insieme, una terra che riserva molte piacevoli sorprese. In un caleidoscopio di emozioni.  IL PONTE SUL FIUME KWAIL’arrivo a Kanchanaburi, provincia al confine con la Birmania, porta come prima cosa una visita al ponte sul fiume Kwai e la ferrovia che vi scorre sopra e accanto,  tristemente nota come la “Death Railway” (Ferrovia della Morte) per il  tributo di vite umane che costò per la sua realizzazione: vennero impiegati sessantamila prigionieri di guerra australiani, inglesi, olandesi e americani, oltre a duecentomila asiatici costretti, in sedici mesi, ai lavori forzati e a scavare a mani nude nella roccia, nel mezzo della jungla thailandese, ad abbattere e trasportare in spalla tronchi giganteschi, camminando nell’acqua del fiume. Un’opera che si è trasformata in una mattanza, tanto che ancora oggi a quattro chilometri di distanza dal ponte c’è un prato verde con 6982 lapidi dei 116.000 morti censiti. Il regista David Lean, nel 1957 fece un film su questa storia, il cui titolo originale è “The Bridge on the River” che si aggiudicò sette premi Oscar nel 1958.Storia a parte, il giro in treno a vapore è piacevole e  durante l’escursione viene servito un lunch confezionato in una scatolina. Inoltre viene rilasciato anche un “Certificate of remembrance”, in un cartocino che è un compendio della storia del ponte (www.banrimkwae.com)Kanchanaburi offre la possibilità di alloggiare nelle tipiche case-chiatte galleggianti sul fiume che si raggiungono con le barche long-tail (a coda lunga), o nelle tipiche abitazioni dal tetto impagliato del   Resotel River Kwai (www.riverkwairesotel.net)  con cena al Floathouse & Mon (www.thefloathouseriverkwai.com AGRICOLTURA ORGANICA ALL’AEROPORTO Per i turisti che amano esperienze agresti a contatto con la natura autentica del luogo, la sistemazione al villaggio Ban Na Ton Chan  a Sukhothai è ottimale: un’esperienza di homestay in una struttura rustica con possibilità di svolgere attività di vita semplice nello stesso villaggio dove vive e lavora la gente del posto: dove tessitrici confezionano abiti e stole secondo la tradizione, artigiani si dedicano alla lavorazione del legno per souvenir come gli acrobatic toys o alla decorazione e cottura di ceramiche, contadine sono impegnate nelle risaie e per tutta la filiera del riso o nella raccolta del lime nei campi.Il tutto in modo sostenibile. L’udibile presenza degli animali, come pappagalli e bufale, rende il contesto decisamente affascinante. Il progetto di agricoltura organica della comunità Ban Na Ton Chan, gravita attorno all’area verde dell’aeroporto di Sukhothai. I prodotti che provengono da questo villaggio, soprattutto il riso, sono di qualità alta e controllata. Coltivati – scrivono in una brochure – con amore sincero e grande cura.  LA CERIMONIA DELLE LUCI LOI KRATHONGSukhothai, oltre ad essere l’antica capitale di Thailandia e importante sito Unesco, è la città dove è nata la tradizione – 800 anni fa – del Loi Krathong  e dove è ancora maggiormente sentita dalla popolazione locale. Se per il ponte di Ognissanti potete prendervi una vacanza, prendete anche in considerazione di andare in Thailandia ad assistere a questo  Festival delle Luci, una delle tradizioni più antiche e meglio conservate del Regno di Thailandia e fra le più spettacolari al mondo, che viene celebrata nel giorno di luna piena del 12° mese lunare, quest’anno coincidente con il 4 novembre 2017.  Questa festa consiste nel preparare dei krathong con foglie di banano (ossia delle barchette a forma di fiore di loto, cigno, pagoda o monte Meru) finemente decorati, al cui interno si collocano fiori, una candela e dell’incenso per adagiare poi il tutto sui corsi d’acqua in segno di ringraziamento o buon auspicio. “Loi” significa galleggiare e “krathong” piccolo vascello e insieme sono un rito sentitissimo. E’ emozionantissimo viverlo: il tempio del Buddha in centro a Sukhothai viene preparato per l’evento e tutta la popolazione, in processione,  si riversa poi nell’Historical Park illuminato dal plenilunio per la cerimonia, dove in migliaia si chinano sull’acqua a lasciare andare le loro barchette.  Un’esperienza unica, memorabile, densa di spiritualità, devozione, partecipazione. Una meraviglia ammirare lo scintillio di centinaia di candele, in un’atmosfera gioiosa con musica e canti.  FRA TEMPLI E STUPE BUDDISTEIl sito archeologico di Sukhothai è aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30. Si possono noleggiare le biciclette per girare tra le rovine e scattare fotografie. I resti monumentali che consistono in palazzi reali, templi buddisti, porte della città antica, mura, fosse, dighe, stagni, laghetti e canali, tutti ben conservati e immersi in un contesto di vegetazione lussureggiante e accogliente.Va da sé, comunque, che Sukothai è una destinazione strategica per molti motivi: la spiritualità pregnante di questi luoghi a cultura buddista, i piaceri e le opportunità da svolgere nel tempo libero, l’ottima cucina, la storia, le piantagioni di riso, i mercatini tipici, i tessuti artigianali, lo shopping, l’oro e l’argento (qui l’arte orafa è davvero un fiore all’occhiello), i prodotti in legno, le gite in bicicletta e il soggiorno nelle organic farm, la vita all’aria aperta.  Sukhothai significa “Alba della felicità” ed è davvero un ottimo risveglio trovarsi qui.  BANGKOK LA CITTA’ PIU’ VISITATA AL MONDOBangkok, nel 2017, ha superato Londra diventando la città più visitata del mondo con 21,47 milioni di turisti.Ha il grande privilegio di aver saputo coniugare il mondo antico con quello moderno e infatti Bangkok offre ai turisti un’infinità di attrazioni e opportunità, a cominciare da 400 luccicanti templi buddisti, magnifici palazzi, numerosi centri commerciali, musei, mercato galleggiante, crociere, massaggi. Il treno elettrico “Skytrain” è un’ottima opportunità per gli spostamenti, anche perché si viaggia comodamente con l’aria condizionata. Grazie a questo mezzo di trasporto, l’intensità del traffico di Bangkok si è ridotta in funzione anche di nuove superstrade, ma la circolazione su gomma rimane comunque difficile. Tuttavia, imperativo d’obbligo è un giro in tuk-tuk, per una serata di food tour e per raggiungere China Town e il bellissimo mercato dei fiori. Bangkok è orgogliosa dei molti affascinanti templi sparsi per la capitale e i più importanti si trovano nella zona di Rattanakosin.  Il Grand Palace ed il Tempio Phra Kaeo (tempio del Buddha Smeraldo) è uno splendido complesso di edifici decorati con diversi stili architettonici. Degno di nota e famosissimo è anche Wat Pho, il tempio del Buddha sdraiato, una colossale statua alta 15 metri e lunga 43, completamente ricoperta d’oro che brilla alla luce delle finestre. Vale la pena soffermarsi ad ammirare le piante dei piedi, tutte intarsiate in madreperla e che mostrano tutti i 108 segni di buon auspicio di un vero Buddha.Se avanza tempo per un massaggio thai, energico e stimolatore, si consigliano gli eccellenti trattamenti della wellness Spa Oasis (www.oasisspa.net ) THAI AIRWAYS, LA COMPAGNIA DI BANDIERA ORCHIDEA ALL’OCCHIELLOIl nuovissimo Suvarnabhumi Airport di Bangkok è stato inaugurato ufficialmente il 28 settembre 2006 e vanta lo spazio Hangar e la Torre di Controllo più grandi del mondo.  Ospita 45 milioni di passeggeri l’anno e si trova a soli 20 minuti da Bangkok. La compagnia di bandiera thailandese, la Thai Airways è il maggior vettore del Sud Est asiatico. E’ stata fondata nel 1960 e, ad oggi, serve oltre 70 destinazioni in 4 continenti. Dall’Italia ci sono voli non-stop e un operativo che assicura due giorni di vacanza in più, con arrivi la mattina presto e partenze subito dopo mezzanotte. Una curiosità: Thai è nella Top 5 delle migliori compagnie aeree in quanto mantiene la policy del “cambio delle uniformi”, ossia le hostess ricevono a bordo i passeggeri indossando il tradizionale sarong in seta per poi salutarli in uniforme viola.  Il quartier generale della Thai Airways è a Bangkok, dislocato in più building: la parte amministrativa, quella tecnica e meccanica e quella per la produzione dei pasti da servire a bordo, la linea di lavoro del catering, vincitore del Mercury Award e del primo premio come “World’s Best Economy Class Airline Catering” nel 2011 e nel 2014, per offrire a bordo dei suoi aerei i migliori piatti della cucina Thai e internazionale, preparati con minuziosa cura e dedizione. Inoltre, Thai Airways è la prima Compagnia Aerea al mondo ad essere raccomandata dal WHO (World Health Organization) per i massimi standard di igiene e sicurezza adottati a bordo dei suoi aeromobili, con  sterilizzazioni prima della partenza seguendo un rigido programma di pulizia come nelle sale operatorie ospedaliere.La Thai è un colosso, anche in termini di efficienza e funzionalità: con corsi di formazione costante per tenere aggiornato il personale. Una eccellenza che è un fiore all’occhiello. In questo caso, un’orchidea.www.thaiairways.com.

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