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Raviolo fritto farcito di gamberoni con granulato di torrone

A tavola spesso si cerca di trovare ricette basate sulla stagionalità e sui prodotti del territorio. Nel preparare il nostro menù natalizio, questo binomio ci porta a desiderare alcuni sapori che vorremmo degustare in un piatto. Magari ingredienti insoliti per una versione salata, come il torrone o il caffè al bergamotto che di solito concludono il pasto. Possibile?

Seguo con interesse le tante declinazioni dei prodotti tipici con cui i grandi cuochi riescono ad esaltarne le caratteristiche nelle loro fantasiose preparazioni. Recentemente ha catturato la mia attenzione una ricetta con raviolo fritto farcito di gamberoni di Mazara, su crema di melanzana violetta di Longobardi, cacao, liquirizia di Rossano, granulato di torrone di Bagnara igp, gocce di caffè al bergamotto di Reggio Calabria e peperoncino candito. Tanti profumi del Sud… giustappunto quello che cercavo!

Nadia Cristina Tappen

L’artefice di questa ricetta è la chef Nadia Cristina Tappen – cuoca tedesco-argentina – esperta di cucina Mediterranea, ama il Sud dell’Italia e i suoi prodotti, che spesso utilizza nella sua cucina – con sensibiltà e perspicacia – “prodotti rigorosamente naturali, rigorosamente locali, rigorosamente di stagione, per offrirli al palato degli intenditori”. E tra buongustai e golosi anche noi ci troviamo bene!

La ricetta del raviolo fritto con granulato di torrone

Ed ecco la ricetta del raviolo fritto della nostra amica chef che lo ha farcito con gamberoni rossi di Mazara su crema di melanzana violetta di Longobardi, cacao, liquirizia di Rossano. Lo caratterizza anche con granulato di torrone di Bagnara igp ricordate era il nostro desiderio – e infine con gocce di caffè al bergamotto di Reggio Calabria e peperoncino candito. Gli ingredienti appresso descritti serviranno per quattro persone. Non ci resta che provare e metterci ai fornelli!

Il raviolo fritto con i profumi del Sud ©Nadia Cristina Tappen

Il raviolo fritto

Occorrono 2 gamberoni rossi di Mazara, scorza di mezzo limone, 50 g di farina di grano duro “Russello” (grano antico siciliano), 25 g di 1 uovo, sale ed EVOO q.b. (anche per la frittura).

Preparare l’impasto per il raviolo, mescolando la farina ed il sale con l’uovo.  Avvolgere con della pellicola e trasferire in frigo. Pulire i gamberoni e tagliarli sottilmente a battuta di coltello. Aggiustare di sale ed EVOO ed aggiungere la scorza di limoni. Dividere in quattro porzioni. Stendere l’impasto con la macchina della pasta e ritagliare 8 cerchi di un diametro di circa 6 cm. Distribuire la farcia dei gamberoni su 4 dei dischi e richiuderli con l’altra metà premendo con le dita i bordi. Friggere i ravioli nell’olio di oliva e mettere da parte.

La crema di melanzana violetta

Prepariamo 2 melanzane violetta di Longobardi, 1 patata media, 1 cucchiaio di cacao, 1 cucchiaio di estratto di peperone dolce, 1 pizzico di liquirizia, mezzo baccello di vaniglia, 1 piccolo peperoncino poco piccante, sale ed EVOO q.b. e 1 spicchio d’aglio.

Per la crema di melanzane si mette a bollire la patata per 20 minuti fin quando non sarà ben cotta e morbida. Arrostire le melanzane private dalla pelle al forno per 30-40 minuti a 180°C. In una casseruola far soffriggere lo spicchio d’aglio insieme al peperoncino tagliato a rondelle e senza i semi. Prelevare l’aglio e aggiungere le melanzane tagliate a strisce, rosolare per due minuti e salare. Frullare tutto e aggiungere il cacao, la liquirizia ed il peperone dolce. Infine si completa con la vaniglia. La consistenza deve essere cremosa.

La preparazione @Nadia Cristina Tappen

Per la decorazione finale

Servono 60 g di granulato di torrone di Bagnara IGP, cacao q.b, polpa di carruba in polvere q.b, pistacchi di Bronte tritati q.b, 1 frutto della passione, peperoncino candito q.b, 4 fave di cacao e caffè al bergamotto di Reggio Calabria addensato (qualche goccia).

Per la presentazione finale cospargere il centro del piatto con del cacao a forma di cerchio. Creare all’interno con l’aiuto di un cucchiaino una piccola montagnetta di granulato di torrone. Dopo aver inserito la crema di melanzane ancora calda in una sac a poche, distribuire la crema intorno al granulato con l’intento di creare una “montagnetta” più grande. Cospargere su di essa la polvere di carruba ed adagiare in cima il raviolo fritto. Infine decorare un lato della base con un poco della polpa di frutto della passione, del pistacchio, il peperoncino candito e la fava di cacao. Lungo il lato opposto decorare con delle gocce di caffè al bergamotto.

Si mangia anche con gli occhi. Ecco un breve video per ammirare i colori e la precisione della chef Nadia. Per i sapori? Bisognerà creare l’occasione per assaggiare questo piatto. Buon appetito!

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