Per festeggiare il 25 aprile, anniversario della Liberazione d’Italia dal fascismo, quest’anno abbiamo pensato, noi di VdGmagazine, di proporvi tre percorsi del gusto italiani per conoscere l’Italia anche a tavola.
Tirolo
Da Monte S. Zeno, che segna il confine con la città di Merano, Tirolo si estende fino al Parco Naturale del Gruppo di Tessa e ai laghi di Sopranes, a quota 2.500 metri slm. Ricca e diversificata, quanto la natura e la vegetazione, è la proposta dei piaceri per il palato e nelle cucine dei ristoranti l’alpino sposa il mediterraneo, il canederlo incontra lo spaghetto. L’offerta gastronomica spazia dai caratteristici rifugi e ristoranti nelle malghe, alle osterie e cantine del Törggelen, fino al ristorante con 2 stelle Michelin “Castel FineDining”, con lo Chef Gerhard Wieser.
Le alture esposte al sole e il clima mite fanno di Tirolo una zona ideale per coltivare vitigni di grande pregio come il Lagrein o la Schiava (Vernatsch), oltre ad altre varietà quali Pinot Nero, Sylvaner e Merlot. Dalla primavera fino all’autunno tutto ruota attorno al vino, che diventa occasione di convivialità e d’incontro. Questi gli eventi: Jazz & Bubble, il 18 maggio nel cortile di Castel Tirolo, con degustazioni di vini spumanti locali; Pink Party, il 14 giugno con presentazione di vini rosé al parco Burglehen; Summer Night, il 30 agosto al parco Burglehen con degustazioni di vini di cantine piccole e locali; Visite guidate alle cantine, ogni 2 settimane da aprile fino a settembre-ottobre, con passeggiata attraverso i vigneti fino al Brunnenburg per vedere l’antica produzione e degustazione; VinoCulti, con vari appuntamenti tra settembre e ottobre; Tradizionale Festa Tirolese, l’8 settembre con stand di prodotti tipici e musica tradizionale.
Per esplorare questo territorio si può seguire l’Alta Via di Merano che permette in diverse tappe, di percorrere l’intero Parco Naturale. E’ permanente una rete di sentieri lunga 70 km, con itinerari a tema, tra cui il sentiero delle mele o del vino, o la Passeggiata Falkner che passa tra ulivi, allori, pini e cipressi.
www.merano-suedtirol.it
Isola d’Elba
Il territorio offre una ricca varietà di specialità culinarie, proposte in chiave tradizionale o rivisitate, arricchite di bacche di mirto e ginepro. Così come di capperi, che crescono anche nelle crepe delle Fortezze Medicee di Portoferraio. Tra le specialità da non perdere il cacciucco all’elbana o la sburrita elbana, una zuppa di pesce aromatizzata con erbe e verdure. E poi i dolci tipici come la schiaccia briaca, un dessert poco lievitato con noci e uvetta. Per quanto riguarda i vini, l’Ansonica e l’Aleatico sono tra quelli più rinomati.
Sull’isola ci sono attrazioni che danno l’opportunità di vivere esperienze uniche, come il Tour delle miniere ferrose, tra le più estese al mondo con oltre 200 varietà minerali. Per per fare un viaggio nella storia, a Portoferraio si possono visitare le residenze legate all’esilio di Napoleone: le due residenze Villa dei Mulini, dove l’imperatore tentò di ricreare l’atmosfera di una corte, e Villa San Martino, il piccolo Museo dei Cimeli Napoleonici e il Teatro dei Vigilanti, ricavato all’interno di una chiesa sconsacrata.
Per chi ama l’active si possono provare il free climbing e i tracciati di MTB fino al parapendio, ma anche escursioni a cavallo. Mentre per gli amanti delle escursioni più tradizionali, come la biciletta o il trekking, l’isola offre oltre 400 km di sentieri, molti dei quali a picco sul mare, tra i profumi della macchia mediterranea: ad esempio il Tesoro dell’imperatore, un tracciato bike che si snoda dal Cantiere minerario di Valle Giove a Rio Marina; il percorso trekking Calette Monte Calamita, per scoprire la zona meno frequentata del monte tra panorami mozzafiato che vanno dal verde della vegetazione all’azzurro del mare, o anche l’Elba da Nord a Sud.
www.visitelba.info
Pesaro
E’ Capitale della Cultura 2024 e il cibo, si sa, è una delle forme di espressione di una destinazione. che si svela attraverso piatti e preparazioni che riprendono e valorizzano le materie prime. Qui si possono degustare alcune delle prelibatezze tipiche come, per esempio, i cannelloni alla Rossini (pasta fatta a mano e riempita con fegatini di pollo e vitello e funghi porcini), le olivette di vitello alla Rossini (involtini di carne ripieni di basilico e prosciutto di Carpegna) o i cappelletti alla pesarese (pasta all’uovo ripiena di carne bovina della zona). Non si può non citare la pizza Rossini, ricetta pesarese della pizza margherita con aggiunta di uova sode e maionese. E ovviamente, essendo Pesaro affacciata direttamente sul litorale adriatico, la sua offerta gastronomica non può che includere anche i numerosi piatti di pesce. Ad accompagnare i piatti ci sono i vini prodotti in questa zona come il Bianchello del Metauro DOC e il Sangiovese dei Colli Pesaresi. DOP è il circuito di locali che promuovono la cultura e l’enogastronomia del territorio e oltre a offrire la selezione dei migliori prodotti della provincia ogni locale ospita eventi di degustazione.
Pesaro è anche Città della Bicicletta, e quasi 100 chilometri di piste ciclabili concepite come una metropolitana danno vita alla Bicipolitana che permette di andare a conoscere al meglio la città. Il viaggio non può che partire dal suo centro storico e da Palazzo Ducale o Palazzo Mosca, un edificio che al suo interno custodisce i Musei Civici, passando per Teatro Rossini, la Casa Rossini, fino al Museo nazionale Rossini (il compositore nacque in questa città nel 1792). Dal 7 al 23 agosto si terrà la 45esima edizione del Rossini Opera Festival, il festival musicale lirico di rilevanza internazionale che si tiene in città dal 1980. Quest’anno, il festival omaggerà i suoi ospiti con 5 opere, tra cui anche il Barbiere di Siviglia, per un totale di 30 spettacoli. Il forte legame che scorre tra la città e Rossini ha fatto sì che Pesaro diventasse nel 2017 Città Creativa Unesco della Musica.
www. pesaro2024.it