Se avete bisogno di un pretesto per mangiare la piazza, ve lo forniamo noi: lunedì 17 gennaio sarà la giornata mondiale della pizza, un vero e proprio giorno dedicato ad uno dei cibi più famosi e diffusi del mondo e ovviamente più buoni!
La varietà e i gusti che si possono accorpare nel famoso piatto sono i più diversi e disparati e talvolta anche parecchio azzardati, ma sta di fatto che la sua predisposizione ad accogliere tanti e diversi ingredienti accontenta un pò tutti e davvero sono poche le persone che non amano la pizza. Persino chi è intollerante al glutine e quindi gli impasti con farine di frumento non le tollerano per problemi di salute, sono accontentati con impasti di riso o di farine alternative che comunque non ne cambiano il gusto e il profumo.
Il Pizza day
Perché il 17 gennaio? La data dell’ingresso dell’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano nella lista del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO (2017), è stata celebrata con una festa nata per la prima volta il 17 gennaio 2018, durante la celebrazione di Sant’Antonio Abate che è il “protettore dei pizzaioli”. Si aggiunga anche che a Napoli, nei primi anni del ‘900, il 17 gennaio era anche la “giornata dei pizzaioli” che cessavano di lavorare a mezzogiorno per poter trascorrere le ore successive con la famiglia.
Che sia rotonda, quadrata, al trancio o battuta, le cifre del mondo della pizza dicono che vengono sfornate ogni giorno, secondo i dati di un’indagine del 2020 della Cna agroalimentare, una cosa come otto milioni di pizze, quasi tre miliardi in un anno, con un fatturato di 15 miliardi e un movimento economico superiore ai 30 miliardi. L’indagine dice che la pizza preferita è quella tonda tradizionale cotta a legna nel forno a pietra. Anche i gusti tradizionali sono i preferiti da 8 italiani su 10 che scelgono la marinara, margherita, napoletana o capricciosa.
La fascia di prezzo di solito non supera i 7 euro, in crescita comunque il mercato delle pizze con impasti speciali e ingredienti ricercati, a prezzi superiori. La Coldiretti aggiunge che in Italia ci sono circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.
La pizza
Ma cos’è la la pizza? Un semplice impasto di acqua e farina e lievito. Confusa l’etimologia della parola, le prime attestazioni della “pizza” sono fatte risalire a prima dell’anno Mille, ma è a Napoli che tra il XVIII e XIX secolo assunse un ampio successo. Nel 1899, dedicandola alla regina Margherita di Savoia in visita a Napoli, il pizzaiolo Raffaelle Esposito creò la pizza “Margherita” che rappresenta la bandiera italiana: il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico.
Si dice che mangiare la pizza può contribuire a migliorare il tono dell’umore, perché è buona e perché si mangia in compagnia, ma anche per il mix di nutrienti che la compongono, come i carboidrati complessi e le vitamine del gruppo B. Ma attenzione a non mangiarne troppa!
Se siete in vena di curiosità sappiate che la pizza più lunga al mondo (1,93 chilometri) è stata realizzata il 10 giugno 2017 a Fontana, in California: sono state utilizzate 8,85 tonnellate di farina, 2,5 tonnellate di salsa di pomodoro, e 2 tonnellate di mozzarella ed è stata cucinata in 54 ore da un team di oltre 100 cuochi.
Se invece volete diventare pizzaioli, ci sono diversi corsi per imparare quest’arte, ad esempio l’associazione pizzaiuoli napoletani ne organizza sia per diventare pizzaiolo professionista ma anche master per pizzaioli professionisti che vogliano specializzarsi in alcune materie specifiche.
La ricetta per farla in casa
Per fare 4 pizze medie ci vogliono 500 gr di farina, 4 gr di lievito di birra fresco o 2 gr di lievito di birra secco, 330 ml di acqua, 15 gr di olio extravergine d’oliva, 15 gr di sale. Per la preparazione occorrono 30 minuti, per la cottura 20 minuti, ma ci vogliono oltre 6 ore di riposo per l’impasto. Preparare l’impasto mescolando assieme farina e acqua fino ad ottenere un panetto liscio e non appiccicoso. Aggiungere il lievito all’impasto e dopo qualche minuto si unisce il sale e l’olio. Si forma una palla non appiccicosa e la si copre facendola riposare per 10 minuti, con un canovaccio.
Lavorare poi con le mani e farina l’impasto e lo si lascia lievitare per 1 ora al termine della quale potete dividerlo in vari panetti, tanti quanti le pizze da cucinare. I panetti devono essere poi fatti lievitare per 6 ore a temperatura ambiente coperti da pellicola. Dopodiché potete spianare il panetto con il mattarello e farcire a piacimento. Va informata a forno caldissimo (230 gradi circa) e messa sul ripiano più basso, si cuoce in 15 minuti.
Foto by FB APN