Scopri i Viaggi del Gusto

Monte Sant’Angelo: culla della cultura pugliese

Nel cuore del Gargano, Monte Sant’Angelo è stata proclamata Capitale della Cultura di Puglia per l’anno 2024. Il riconoscimento celebra un luogo dove storia, spiritualità, natura e gastronomia si fondono in un’unica esperienza culturale, rendendo il borgo un’irresistibile meta per chi desidera scoprire una Puglia diversa, anche in autunno

Veduta del centro storico. Foto: Matteo Nuzziello

Borgo dalla storia millenaria

Splendido borgo della provincia di Foggia, con le sue caratteristiche casine bianche Monte Sant’Angelo è un luogo di storia e di fede, con ben due siti riconosciuti dall’UNESCO: il Santuario di San Michele Arcangelo, simbolo di spiritualità e fede che attira pellegrini da tutto il mondo da oltre 1.500 anni, e le faggete vetuste della Foresta Umbra, che regala ai visitatori un’immersione profonda nella natura più autentica. Si tratta inoltre del borgo più alto della Puglia, offrendo viste mozzafiato dove la montagna si incontra con il mare, e creando così scenari suggestivi e unici.

Michelangelo Pisteletto e il suo Terzo Paradiso

Un laboratorio a cielo aperto

Non stupisce dunque che proprio Monte Sant’Angelo sia stato scelto come Capitale della Cultura di Puglia 2024. Per celebrare questo prestigioso titolo, la cittadina ha preparato un ricco calendario di eventi culturali e artistici. Tra le iniziative più interessanti la creazione di residenze culturali, veri e propri processi artistici che coinvolgono attivamente i cittadini. Da luglio a settembre, il borgo ha infatti ospitato laboratori teatrali, cinematografici, poetici e di scultura che hanno trasformato Monte Sant’Angelo in un laboratorio permanente.
A sottolineare l’importanza del riconosciento, anche l’artista internazionale Michelangelo Pistoletto ha scelto di dare il suo contributo scegliendo di presentare proprio a Monte Sant’Angelo il suo iconico “Terzo Paradiso”, opera site-specific che simboleggia la trasformazione dell’esistente.

La statua di San Michele in processione tra le vie del borgo


Meta perfetta per un turismo fuori stagione e fuori dagli itinerari pugliesi più battuti, anche in questo periodo il borgo offre ai visitatori una serie di interessanti appuntamenti grazie ai quali scoprire il terrirorio e le sue tradizioni:

  • il 22 settembre l’appuntamento è con il Corteo storico delle apparizioni di San Michele 
  • dal 3 al 6 ottobre il borgo ospita il Festival Mònde, festival del Cinema sui Cammini
  • dal 18 al 20 ottobre è infine la volta dell‘Assemblea europea delle Vie Francigena, importante tappa per la promozione della Via Francigena che tocca il paese lungo la direttrice che, partendo da Troia, tocca i centri abitati di Lucera, San Severo, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, fino a raggiungere Monte Sant’Angelo, in un tratto lungo circa circa 110 km
Foliage nella Foresta Umbra. Foto: Pasquale Ciuffreda

Esperienze naturalistiche uniche

Ma il territorio di Monte Sant’Angelo è anche un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura e delle esperienze all’aria aperta. Tra le attività più suggestive ci sono le passeggiate in notturna nella Foresta Umbra, durante le quali i partecipanti potranno immergersi nei suoni e negli odori della foresta, ascoltando i richiami di animali selvatici e osservando le stelle lontano dalle luci della città. Il percorso, adatto a tutti, è un invito a scoprire un volto nuovo di questa terra magica, affidandosi ai sensi e lasciandosi guidare dalla natura. In autunno, inoltre, la Foresta Umbra si trasforma in un caleidoscopio naturale. I faggi, maestosi protagonisti di questo spettacolo, vestono le loro chiome con sfumature che vanno dal verde più intenso al giallo oro, passando per toni di arancio e rosso fuoco, scenario perfetto per gli amanti del foliage.

Le ostie chiene, specialità Monte Sant’Angelo

Non di solo pane…

Monte Sant’Angelo non è solo cultura e natura, ma è anche un viaggio tra i sapori autentici della Puglia. Uno dei simboli gastronomici del borgo sono le Ostie Chiene, dolci nati quattro secoli fa nel Monastero delle Clarisse. La leggenda narra che queste delizie siano nate per caso, quando delle mandorle caddero in una ciotola di miele caldo e vennero raccolte con delle ostie, creando un connubio perfetto di croccantezza e dolcezza. Oggi, le Ostie Chiene sono il simbolo della tradizione culinaria locale e possono essere degustate in tutte le pasticcerie della città.

Un altro tesoro culinario del luogo è il pane di Monte Sant’Angelo, caratterizzato da una crosta croccante e profumata e da una mollica soffice e compatta. Questo pane tradizionale, cotto in forno a legna, può raggiungere dimensioni impressionanti, con diametri di 80-90 cm e un peso fino a 8 kg.

Come ormai è chiaro, questo piccolo borgo con le sue strade acciottolate, i panorami mozzafiato e la sua ricca storia, offre un’alternativa affascinante ai più noti itinerari turistici della Puglia. La proclamazione a Capitale della Cultura di Puglia 2024 non è solo un riconoscimento, ma un invito a scoprire e riscoprire un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove ogni angolo racconta una storia e dove la bellezza risiede nei dettagli.

CONDIVIDI

Facebook
Pinterest
WhatsApp
LinkedIn

ULTIMI ARTICOLI

COSA NE PENSI?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Iscriviti alla newsletter esclusiva di VDG Magazine!

Iscriviti alla newsletter esclusiva di VDG Magazine! Intraprendi il viaggio del gusto e resta sempre aggiornato sulle ultime novità, approfondimenti e tendenze!