Quattro botaniche (ginepro, limone, aneto e basilico) per il distillato creato da Alberto Borin e Claudia Gamberucci, discendente della casata dei Lafferty ed è gin Upperhand.
Passione gin upperhand
Gusto italiano da un lato, l’arte distillatoria irlandese dall’altro. Il gin Upperhand nasce dall’unione delle passioni del veneto Alberto Borin – un passato da campione di judo, vincitore di titoli nazionali e internazionali – e della moglie Claudia Gamberucci, discendente della storica casata dei Lafferty, originaria del Nord ovest dell’Irlanda, che a inizio Novecento andò a cercare fortuna in Scozia creandosi una fama nel campo della distillazione. Espressione del lusso in bottiglia, anche grazie all’elegante etichetta in stile Art Nouveau, Upperhand è un dry gin premium artigianale, distillato nella contea di Tipperary e realizzato con quattro botaniche: limone, basilico, aneto e naturalmente ginepro.
Non è un caso: si tratta di un mix dei migliori ingredienti dei paesi di origine dei due fondatori del brand. Alla sua base vi sono infatti selezionate botaniche italiane e irlandesi, quali bacche di ginepro toscano, basilico ligure, bucce di limoni siciliani e aneto irlandese, che formano un ricco bouquet. Trasparente e cristallino, si caratterizza infatti per l’intenso aroma di ginepro, accompagnato da note agrumate e da un finale nel quale emergono sentori di basilico e aneto.
Perfettamente bilanciato, Upperhand (alc 40% in vol) è un gin molto versatile, ideale per la miscelazione, sia per originali reinterpretazioni di classici sia per nuove creazioni. In un’epoca in cui la maggior parte dei produttori si vanta di utilizzare una smisurata quantità di botaniche bizzarre, Upperhand colpisce d’altronde proprio per la sua facile beva e genuinità.
Una bella rivincita – come indica il nome stesso del prodotto – per l’ex campione di judo Alberto e sua moglie Claudia, che insieme hanno deciso di “get the upper hand”, ossia prendere il sopravvento, sulle avversità della vita e lanciarsi in un’avventura tutta loro. Come detto, un valore aggiunto di Upperhand è proprio nella bottiglia dai toni turchesi e che reca il numero XI, molto caro al fondatore del brand, che nei tarocchi è il simbolo della forza e del potere acquisiti attraverso il merito e il valore, e simboleggiato da una donna che doma (e domina) un leone, immagine puntualmente effigiata sulla bottiglia.
Welcome drink
Di recente, Upperhand ha firmato il welcome drink e i cocktail negli eventi, tre in Versilia e uno a Venezia, organizzati della Salamone Associetes LLC in concomitanza con il concerto privato di Andrea Bocelli ad Alpemare. Durante una serie di appuntamenti tra le “spiagge nobili” della Versilia e la Laguna di Venezia, in qualità di sponsor tecnico il gin è stato usato di volta in volta per realizzare i drink di benvenuto e per brindare dopo la performance di Bocelli.
Gin Upperhand con vista sulla Laguna
Lasciata la Toscana, anche al prestigioso Cipriani Belmond di Venezia le quattro botaniche di Upperhand sono state protagoniste dei cocktail da sorseggiare con vista sulla Laguna. Per il distillato creato da Claudia Gamberucci e Alberto Borin, la partnership con il mondo della musica ha un significato particolare: «Mia mamma Kate Lafferty era una cantante lirica – racconta Claudia – e in seguito ha insegnato al Conservatorio ‘Cherubini’ di Firenze. La lirica ha sempre fatto parte della nostra storia familiare, e questa collaborazione ci rende orgogliosi perché scrive un nuovo capitolo del connubio tra musica e mixology».