Mai l’omino Bibendum fu più nominato in questo giorno di novembre che, come da tradizione, decreta l’assegnazione delle stelle ai ristoranti d’Italia.
La cerimonia per la 64° edizione della Guida rossa Michelin si è svolta oggi all’Auditorium Paganini di Parma, attesissima come sempre da tutti i cuochi e addetti ai lavori nel mondo dell’alta cucina. E se considerare, etimologicamente, significa “osservare gli astri”, la grande novità di questa edizione 2019 è vedere splendere del massimo triplo riconoscimento lo chef di Senigallia Mauro Uliassi. Nessuna novità, invece per i due stelle, che sono rimasti inalterati come nella passata stagione, deludendo le aspettative di chi, fra gli chef con i ristoranti a una stella, aveva lavorato alacremente per un passo in avanti.
Sfiorano la trentina, invece, gli ingressi dei monostellati che elenchiamo puntualmente di seguito, dalla Sardegna al Piemonte.
- A Porto Cervo, Confusion Lounge, Italo Basso
2. A Catania, Sapio di Alessandro Ingiulla
3. A Taormina, Saint George by Heinz Beckchef Giovanni Solofra
4. A Santa Cristina d’Aspromonte, Quafiz di Antonino ‘Nino’ Rossi
5. A Savelletri, Due Camini, chef Domingo Sghingaro
6. A Lecce, Bros, Floriano Pellegrino e Isabella Potì
7. Bacoli, Caracol, chef Angelo Carannante
8. Matera, Vitantonio Lombardo col locale che porta il suo nome
9. A Caggiano, Locanda Severino, Giuseppe Misuriello
10. A Vitorchiano, Casa Iozzia, chef Lorenzo Iozzia
11. A Viterbo, Danilo Ciavattini del locale omonimo
12. A Roma, il Moma con Andrea Pasqualucci
13. A Cerbaia, La Tenda Rossa con Maria Probst e Cristian Santandrea
14. A Lucignano, Al 43, chef Maurizio Bardotti
15. A Lucca, Il Giglio, Stefano Terigi, Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini
16. Rimini, Abocar Due Cucine, Mariano Guardianelli
17. Trieste, Harry’s Piccolo, Alessandro Buffa
18. Madonna di Campiglio, Stube Hermitage, chef Giovanni D’Alitta
19. Bolzano, In viaggio chef Claudio Melis
20. A Collepietra (Bz), Astra, chef Gregor Eschgfaeller
21. San Bonifacio, Degusto Cuisine chef Matteo Grandi
22. Verona, 12 Apostoli, Mauro Buffo
23. A Cernobbio, Materia, Davide Caranchini
24. A Pudiano (Bs), Sedicesimo Secolo, Simone Breda
25. A Torino, Spazio 7, Alessandro Mecca
26. A Torino, Carignano, Marco Miglioli
27. a Cioccaro, Locanda del Sant’Uffizio by Enrico Bartolini, Gabriele Boffa
28. a Novara, Cannavacciuolo Bistrot, chef Vincenzo Manicone
29. a Torino, Cannavacciuolo Bistrot, chef Nicola Somma
Nel novero dei vincitori rientra di diritto anche Enrico Bartolini, e vi entra a pieno diritto come chef più stellato d’Italia, dal momento che ha al suo attivo ben 6 stelle suddivise su 5 ristoranti grazie alla nuova stella conquistata nel suo nuovo locale la Locanda del Sant’Uffizio a Cioccaro, gestita dallo chef Gabriele Boffa. Tra gli chef mediatici, Antonino Cannavacciulo ha conquistato una stella per il suo Bistrot di Torino e una per quello di Novara (che si aggiungono alle due del suo ristorante principale, Villa Crespi. Emoticon con faccina triste per Armani Ristorante a Milano, la cui stella si spegne.