Incontrastato re delle tavole di primavera e pasquali, l‘asparago ha anche proprietà naturali che aiutano il nostro corpo a stare meglio. Gli asparagi infatti sono diuretici, poco calorici, hanno un elevato indice di sazietà e aiutano a combattere la ritenzione idrica. Non solo, contengono saponine, polifefonoli e minerali, tra i quali il potassio, diventano così alleati del cuore e dei muscoli in generale. Attenzione però in alcuni casi non vanno mangiati, a causa dell’elevato apporto di acidi urici, l’asparago può aggravare problemi di cistite, gotta, calcolosi renale, prostatite e alcune malattie osteoarticolari. Nell’organismo, dopo il consumo alimentare, si forma il metilcaptano, sostanza che viene eliminata attraverso le urine, conferendo loro un caratteristico odore penetrante e sgradevole. Il nome deriva dal greco aspharagos, a sua volta derivato dal persiano asparag che ha il significato di germoglio. L’asparago era già conosciuto e consumato dagli Egizi e dagli antichi Romani. Agli imperatori romani gli asparagi piacevano così tanto che avevano navi apposite per andarli a raccogliere.
Le varietà
Non esiste una sola varietà di asparago, di cui l’Italia è il terzo produttore in Europa assieme a Francia e Germania. Nel nostro Paese troviamo l’Asparago pungente (Asparagus acutifolius), che vegeta nelle macchie, leccete, boschi caducifogli. Fiorisce tra agosto-settembre e produce una bacca verde a maturità. Lo si trova soprattutto nel Centro-Sud Italia ma è presente lungo tutta la Penisola. Speciale è la ricetta tipica dell’Alto Vastese “Tacconelle o Sagne a pezzate pomodoro e asparagi selvatici”. In Sardegna il cartoccio di asparagi viene spesso cucinato alla brace. Asparago comune (Asparagus officinalis), è comunemente coltivato soprattutto nelle zone pianeggianti lungo le coste: il turione si presenta di colore bianco mentre in pieno campo a causa della fotosintesi clorofilliana assume una colorazione verde. Asparago amaro (Asparagus maritimus), è una pianta tipica dei litorali, soprattutto delle coste Adriatiche dal Triestino alla Puglia, Lazio e Sardegna. Asparago selvatico (Asparagus tenuifolius), è una specie abbastanza rara che ama i boschi submediterranei a Roverella e Castagno, talvolta anche nelle vicinanze di frutteti e i vecchi oliveti. Presente sulle Alpi, nella Pianura Padana, Liguria, Emilia, Campania, Puglia e Sicilia. L’Asparago marino (Asparagus aphyllus) cresce nei pendii aridi e soleggiati, si trova nel Lazio (zone di Torvajanica e Castelporziano), in Sicilia e Sardegna. E’ raro trovare l’Asparago spinoso (Asparagus stipularis), se si ha questa fortuna lo si individua tra siepi e garighe siciliane e sarde. L’Asparago bianco (Asparagus albus) è quello con i fusti legnosi, bianchi, squame fogliari trasformati in spine dure, lo si trova in pendii aridi, rupi, muri, ed è comune nelle isole maggiori. Asparago di Pastor (Asparagus pastorianus), quello che cresce nelle aree litoranee in Sicilia, è molto raro.
Appuntamenti e sagre
Sono davvero tanti gli appuntamenti con le fiere, le feste e le sagre dell’asparago e in tutta la Penisola. Dove? Poirino, Santena, San Benedetto Po, Cilavegna, Zambona, Tavagnacco, Cimadolmo, Badoere, Marola, Bibione, Altedo, Mesola, Aserea, Canino, Castel di Campagnano, Cerreto Sannita.
Vi proponiamo una fra tutte “Asparagi e Vespaiolo”, dal 19 marzo al 13 giugno a Bassano del Grappa, la rassegna enogastronomica arrivata quest’anno alla sua 39ᵃ edizione. Otto serate di gala, cinque eventi speciali e venti ristoranti in cui si potranno gustare i menù ideati dai ristoratori a base di Asparago Bianco abbinati al Vespaiolo DOC, proposto nella versione ferma o spumantizzata.
Curiosità
A Schrobenhausen, nelle vicinanze di Monaco di Baviera, esiste il museo europeo degli asparagi. Inaugurato nel 1985, è appunto interamente dedicato al mondo degli asparagi. In primavera, qui si celebra la sagra-mercato degli asparagi, in cui i coltivatori della zona mettono in mostra e vendono i prodotti del loro raccolto. L’asparago di Schrobenhausen è bianco ed ha un sapore dolce e delicato.
Ricetta
La più classica delle ricette con gli asparagi è il risotto, ve le proponiamo qui di seguito.
Risotto con gli asparagi per 4 persone: un mazzetto di asparagi, uno spicchio d’aglio, 350 grammi di riso, olio extravergine di oliva, sale, parmigiano, brodo vegetale.
Procedimento: far bollire gli asparagi (solo le puntarelle, cioè la parte più tenera) e preparare il brodo vegetale con sedano, carota, cipolla e prezzemolo. Scolare gli asparagi senza buttare l’acqua di cottura, che andrà aggiunta al brodo vegetale. Far soffriggere lo spicchio d’aglio in poco olio d’oliva, togliere l’aglio e aggiungere il riso. Quando il riso è tostato, portarlo a cottura allungando con il brodo vegetale misto all’acqua di cottura degli asparagi, che avrete tenuto in caldo. A cottura quasi ultimata, aggiungere gli asparagi precedentemente bolliti e mantecare con una spolverata di parmigiano.