Inaugurata il 16 novembre la kermesse più gustosa d’autunno, che ci terrà compagnia fino al 25 novembre. I palati dei più golosi si preparino ad assaporare sua maestà la zucca, piatto poliedrico dalle mille ricette
Uno dei tanti motivi per amare l’Italia è il cibo, grazie ai numerosi prodotti tipici unici al mondo, che hanno dato vita a una tradizione culinaria sempre più apprezzata. E questa memoria è salvaguardata e promossa dall’Unione Ristoranti Buon Ricordo, che dal 1964 valorizza le tante culture gastronomiche del nostro Paese. Da quest’anno, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo – appuntamento che propone a livello internazionale sapori e valori dell’enogastronomia della penisola – gli esercizi membri dell’associazione proporranno un menù degustazione dedicato a uno dei prodotti peculiari dell’agricoltura nostrana.
Lo slogan della kermesse – “Un prodotto, 100 chef, un Buon Ricordo” – racchiude in sé lo scopo della manifestazione: i cento ristoratori dell’Unione doneranno un “saporito souvenir” a tutti i loro commensali grazie a un ingrediente tipico della nostra storia culinaria, che sarà il re di ogni portata. La specialità scelta per il 2018 è la zucca, una pietanza versatile che si presta a infinite ricette, dai primi ai dolci.
L’ortaggio sarà il protagonista assoluto dello speciale menù degustazione che i ristoranti del Buon Ricordo terranno in carta dal 16 al 25 novembre, per permettere ai propri ospiti di gustare le molteplici interpretazioni che si possono offrire di questa eclettica verdura, che può essere cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella, utilizzata per i dessert. Inoltre, la rassegna non si limiterà a saziare i palati con le sue squisite pietanze: infatti ai commensali sarà donato, come vuole la tradizione del Buon Ricordo, un piatto dipinto a mano dagli artigiani delle Ceramiche Solimene di Vietri sul mare, su cui campeggerà una coloratissima zucca.
La serata d’inaugurazione della kermesse, venerdì 16 novembre, è stata anche l’occasione per festeggiare il 124° anniversario della fondazione del Touring Club Italiano, che da sempre collabora con l’associazione per promuovere l’enogastronomia nostrana e valorizzare l’infinita varietà di prodotti e ricette tipiche del Bel Paese. Grazie a una tavolata virtuale, imbandita da Nord a Sud nei locali membri dell’Unione, migliaia di persone hanno cenato insieme: Soci del Touring, amici del Buon Ricordo, amanti del cibo.
Un po’ di storia
L’Unione Ristoranti Buon Ricordo è nata nella primavera del 1964 da un’intuizione di Dino Villani – uomo di cultura e comunicazione – con l’obiettivo di valorizzare le tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, ed è stata la prima associazione selettiva di imprenditori della ristorazione. Per concretizzare la sua idea, Villani intraprese una partnership con un gruppo di ristoratori che proponeva la cucina regionale italiana: chi si associava doveva tenere in carta una specialità rappresentativa del territorio, e donare agli ospiti che avessero consumato quella portata un piatto decorato a mano dagli artigiani di Vietri sul Mare.
Questo regalo costituiva appunto il “buon ricordo” di una degustazione che, per qualità e rigore, sarebbe stata indimenticabile. Il progetto di Villani riscuote un crescente successo: se, infatti, nel 1964 sono dodici i ristoranti dell’Unione, già alla fine del decennio raddoppiano, per diventare un centinaio sul finire degli anni Settanta. In più Piero Bolfo, che diventa presidente dell’associazione nel 1972, promuove l’alleanza con il Touring Club Italiano, dando vita a un sodalizio che promuove studi, convegni e dibattiti sull’enogastronomia nostrana, sino alla costituzione, nel 2001, della Fondazione Italiana Buon Ricordo.
Per conoscere quali sono i locali membri dell’Unione si può consultare la lista presente sul sito; inoltre ogni esercizio associato distribuisce gratuitamente una brochure – pubblicata solitamente due volte all’anno – che presenta i ristoranti e le specialità culinarie di ognuno di essi.
a cura di Chiara Volontè