Quando si dice Venezia si dice magia, bellezza infinita, emozione. E questo vale sia che si stia parlando di arte, di paesaggio, di storia, ma anche se si assaporano i gusti della sua tradizione culinaria.
Tutto è magia e particolarità a Venezia, a partire dalla sua conformazione costruita com’è su un gruppo di 118 piccole isole separate da canali e collegate da oltre 400 ponti. La foto dei suoi pittoreschi canali tortuosi e le gondole che vi passano sono state fotografate, riprodotte e conosciute in tutto il mondo. Ogni luogo, ogni calle ha una magia diversa, e ovunque si respira un’architettura in stile gotico rinascimentale. Tutto è bello da vedere e scoprire e poi ovviamente ci sono luoghi iconici da non perdere come Piazza San Marco, il Ponte di Rialto, il Palazzo Ducale e la Basilica di San Marco, ma ce ne sono di altrettanto speciali se ci si avventura nel sue dedalo di viuzze e ci si fa accompagnare anche dai profumi delle caffetterie e delle “cicchetterie”.
I “cicchetti veneti” prendono il nome dal latino ciccus che significa piccole quantità e infatti sono piccoli bocconcini: fette di pane con sopra affettati o baccalà e fritti, mozzarella in carrozza, sarde impanate, verdure pastellate, polpette, spiedini di calamari.
Dalle pasticcerie e dalle fornerie escono i profumi dei Buranei o Bussolai, biscotti tipici dell’isola di Burano, tradizionalmente preparati dalle mogli dei pescatori per essere portati durante le loro uscite di pesca.
Cosa mangiare
In genere sono tanti i piatti veneti e veneziani da assaporare, dai risi e bisi (riso e piselli) e i bigoli in salsa (pasta fatta a mano simile a spessi spaghetti, servita con una salsa a base di cipolle e acciughe). I sapori veneziani si intrecciano in un abbraccio continuo tra mare e terra, così troverete le sarde in saor, sardine agrodolci con aceto, cipolle, uvetta e pinoli; il baccalà mantecato, condito con olio, sale, pepe, aglio, alloro e limone; gli spaghetti alla Busara, un piatto di origine dalmata, ma preparato a Venezia da secoli, con scampi cotti con pomodoro aglio e peperoncino; il fegato alla veneziana, fegato di vitello cucinato con cipolle e vino bianco; le moeche fritte ovvero granchi di laguna fritti; e l’immancabile polenta fatta con mais e accompagnamento di molti piatti veneti.
Con cosa accompagnare questa variegata cucina? Con una serie di vini veneti che accontentano tutti i palati. Partendo dall’Amarone della Valpolicella, un vino rosso corposo ottenuto da uve appassite, passando per il Soave, vino bianco secco e fresco, fatto principalmente con il vitigno Garganega che ben si abbina bene a piatti di pesce e formaggi leggeri. Tra i bianchi citiamo anche il Lugana, prodotto sulle rive del Lago di Garda, vino fresco perfetto per l’estate o il Lessini Durello è un vino spumante prodotto nella zona dei Colli Berici fatto con il vitigno Durella. Nella zona dei Colli Euganei nel padovano si producono vini rossi e bianchi di alta qualità come il Merlot e il Cabernet Franc, mentre prende il nome dalla città di produzione il Bardolino, un vino rosato leggero e fruttato, ideale per l’aperitivo. E poi c’è il Prosecco, quello Doc di Valdobbiadene, fresco, frizzante e perfetto in ogni occasione.
Lo sapevate?
Vale la pena una volta partecipare alla Festa del Redentore, che si tiene la terza domenica di luglio di ogni anno per ricordare la fine dell’epidemia di peste del 1575-1577. L’evento ha il suo fulcro sull’isola della Giudecca, e le celebrazioni includono un ponte votivo di barche allestito sul Canale della Giudecca, dalla Chiesa dello Spirito Santo alla Chiesa del Redentore, costruita proprio come ex voto per ringraziare per la liberazione dalla peste.
Un aperitivo? No grazie uno Spritz. L’ormai famoso long drink a base di Aperol, prosecco e soda, usato come aperitivo ha origine proprio in terra veneta. E’ ormai uno dei cocktail più amati e consumati in Italia, ma nasce a Venezia. Si dice nel 1500 all’Arsenale gli operai godevano di un trattamento speciale: potevano mangiare gallette e prendere un bicchiere di vino allungato con acqua fresca di pozzo. Per altri invece la spritz nasce dopo ad inizio dell’800 i soldati austriaci in Veneto trovarono i vini bianchi locali troppo forti così chiedevano si allungare il vino con acqua frizzante. Se volete farlo a casa basta versare del ghiaccio in un calice da vino, 90 ml di prosecco, 60 ml di Aperol, una spruzzata di soda o di acqua frizzante, alla fine mescolare il tutto e guarnire con mezza fetta di arancia.
Murano e Burano
Sono due isole affascinanti nella laguna di Venezia, la prima famosa per l’artigianato del vetro soffiato e delle murrine veneziane. Per secoli, la vita sull’isola ruotava attorno ai forni dove veniva creato il vetro. Ha forma simile Venezia, composta da nove piccole isole unite da ponti nel mezzo del Canal Grande. Merita una visita anche Burano celebre per la lavorazione dei merletti e le sue case dai colori vivaci. Burano è nota anche per i suoi piatti a base di pesce come “il risotto di gò” (Gò sta per Ghiozzo, un pesce dalle carni saporite).