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La casa dell’olio… quello buono

Sentirsi a proprio agio alla locanda Martinelli di Nibbiaia, sulle colline livornesi, a pochi chilometri dal mare, è facile. La cucina infatti è di quelle che ti coccolano, con la scelta di prodotti di stagione e territorio acquistati al mercato proprio come farebbe una mamma, e conditi con uno dei tesori più preziosi della Toscana, e non solo.  I coperti sono venti, sulla lavagna si leggono le proposte dello chef. A voce si aggiungono le idee che nascono dalla spesa del giorno. La cucina di Michele, patron del locale con la moglie Evelyn, esalta la qualità dell’olio extravergine di oliva; al punto che la guida Flos Olei 2015 ha riconosciuto la Locanda Martinelli di Nibbiaia come Ristorante dell’anno. “Non posso fare a meno dei grandi oli – ci racconta Michele – quando ti avvicini a questo mondo, lo studi e ne capisci il valore, ti rendi conto che un solo ottimo extravergine di oliva non basta. Ogni piatto ha il suo”.  C’è anche una carta dedicata con la descrizione dei prodotti, monocultivar per la maggior parte, e la possibilità di fare una degustazione degli oli delle diverse regioni d’Italia e stranieri. Dal mare alla terra i confini in cucina si aprono, con attenzione alla materia prima, per offrirci il pesce fresco del mercato di Livorno, i formaggi del pastore di Nibbiaia, la cacciagione di zona, i fiori, i funghi, le insalate e le erbe di campo, o il filetto di black cod, la piuma di Patanegra, la terrina di foie gras fatta in casa e cotta sottovuoto. Seguendo le stagioni il menù sorprende e stuzzica con il finto uovo di zucca al tartufo bianco, il raviolo ripieno di stracchino di capra e ragù di colombaccio, quello di asparagi servito con calamaretti e crema burrata o la pralina di palamita ai pistacchi e yogurt. Incuriosiscono per dessert la sfera al cioccolato, olio e lamponi, l’astronave, il cioccolatissimo.  Accanto alla cottura a bassa temperatura si riscopre quella in forno, della nonna, nelle pentole di ghisa per la salsa di colombaccio, il cinghiale, gli stufati e i brasati. Lo chef privilegia l’uso di pasta di propria produzione, con l’abitudine di tenerne sempre in carta una ripiena. Il pane è fatto in casa con il lievito madre. La carta dei vini presenta 250 etichette, dalle locali alle selezioni di Champagne e Riesling, dai vini base agli Chateaux più importanti. Dopo le esperienze di lavoro in Germania, Francia, Inghilterra, Giordania, Lussemburgo, Michele Martinelli ha portato nella sua locanda di Nibbiaia una cucina aperta, che guarda al territorio, ma non lo sente come una barriera. Il suo menù è un abito cucito su misura, al variare delle stagioni e delle ispirazioni.  Per info: Locanda MartinelliPiazza Mazzini 11 – Nibbiaia (Li)Tel. 0586-740161www.locandamartinelli.it

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