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L’incanto senza stagioni dell’Epiro

La capitale Ioannina (Ἰωάννινα – Giannina in Italiano), i piccoli centri incastonati fra la catena montuosa del Pindo e il Mar Jonio, è l’Epiro, una Grecia diversa dai soliti canoni della vacanza. Fiumi, laghi, montagne, monasteri, siti archeologici, gite a cavallo fra pianure e foreste, rafting, kayak, jeep safari, lo sci in inverno e un’ottima cucina che fra i suoi capisaldi ha il pescato d’acqua dolce, la trota a primeggiare. È una regione tutta da scoprire, ancora fuori da grandi percorsi turistici internazionali.   Il primo passo è l’arrivo sbarcando dalla nave della Minoan Lines, del Gruppo Grimaldi, la Cruise Europa per questa prima spedizione, incrocio fra nave da crociera e traghetto che da Ancona attracca al porto di Igoumenitsa. Dodoni, Metsovo, Konitsa, Elliniko, Zagori, Boidomatis, Tzoumerka, la stessa Ioannina, queste alcune delle località-cardine dove far base in hotel molto attrezzati e di varie dimensioni, per poi partire ed esplorare. A tavola la trota, al forno o alla griglia, accompagnata da limone, patate o insalate multicolore con foglie verdi, cetrioli, olive e cipolle, spesso in matrimonio del gusto con la Feta, tipico formaggio semiduro, friabile, dal colore bianco candido, leggermente salato, da latte di pecora e caglio, anche con latte caprino. E ancora, una rivisitazione epirota della caponata siciliana, con nota meno spiccata dell’agrodolce, poi bocconi di manzo in una salsa dolce e prezzemolo, involtini di melanzane con menta, lo yogurt speziato servito in terrine o inserito in pietanze e insalate.  Non c’è limite alla commistione fra fantasia e tradizione in cucina, come a Dodoni, 20 chilometri da Ioannina, ai tavoli del grande soggiorno del Mirtali Art Hotel. Dalle vetrate sono visibili i resti dell’antico teatro greco di quello che era uno dei centri più sacri della Grecia classica e dell’antichità. Luogo già venerato dal II millennio prima di Cristo, decantato da Euripide ed Erodoto, Dodoni fu valorizzata al massimo nel III secolo a.C. grazie a Pirro, Re dell’Epiro, che eresse le prime grandi costruzioni, uno splendido tempio a Zeus, quello di Eracle e quello di Dione, il grande teatro sorretto possenti bastioni, capace di ospitare 18.000 spettatori, fra i maggiori della Grecia. Centro del culto era la sacra quercia le cui fronde risuonavano al passaggio del vento, suoni che i sacerdoti interpretavano come risposte ai quesiti dei postulanti. Oggi una quercia secolare richiama la presenza dello storico albero. Nella regione si contano altri dieci siti archeologici di rilievo.   Spostandosi a Metsovo, circondati da montagne, ci si trova  ai tavoli del ristorante “1350 m” dell’Hotel Grand Forest, struttura in simbiosi con il declivio di una monte, la foresta e le rocce intorno. Piscine, Spa, stanze, grande terrazza e tavoli con vista su altri rilievi e le valli, una sequenza infinita di piatti, uno più gustoso dell’altro in una vera e propria full immersion greco-epirota. La cena-tipo: zuppa di funghi selvatici con crostini e olio aromatico, varietà di insalata con rucola, funghi freschi, formaggio di capra ai ferri, noci e melagrana, a seguire un saporito arrosto di maiale farcito con il Metsovone, celebre e apprezzato formaggio affumicato di zona, infine un cheescake con lamponi. Fra un boccone e l’altro, un vino bianco, il Withe Dot (da vitigni Moshofilero 80% e Roditis 20%), molto fresco, gusto persistente, delicatamente profumato, poi un rosso, il Mountain Fish (vitigno Agiorgitiko in purezza), intenso, al naso sentori di ciliegia e in bocca spiccatamente fruttato gusto persistente e aromatico. Tutti vini della Syn+ winery nel villaggio di Asprokampos, facente parte della nota Katogi Averoff winery di Metsovo.   A Ioannina, che è anche capitale della produzione della Feta, l’antica cittadella fortificata che racchiude anche il museo bizantino, resti romani e greci: il portale d’ingresso al castello di Ali Pascià Tepeleni reca segni cristiani, musulmani ed ebraici come nella città fanno parte del panorama chiese ortodosse, sinagoghe e moschee. Nell’isola centrale che sorge dal lago Pamvotida, il museo al “Leone di Ioannina”, Ali Pascià che nel XIX secolo da governatore turco della potente provincia, voleva distaccarsi dagli ottomani ma, dopo un terribile assedio alla città da parte dell’esercito di Istanbul, fu fatto uccidere il 5 febbraio 1822 dal sultano Mahmud II. Per chi ha l’animo da speleologo o vuole ammirare prodigi della natura, le Grotte di Perama: nel sottosuolo una sequenza di caverne di circa 5 chilometri, in parte visitabili, in cui stalattiti e stalagmiti hanno creato le forme più svariate e ricami in calcare. Ultimo aspetto da mettere in luce su Ioannina, la tradizione plurisecolare della lavorazione dell’argento favorita dall’incrociarsi delle rotte commerciali fra Est e Ovest. Sofirio Bulgari, originario di quest’area, fuggì nel XIX secolo per scampare alle lotte fra turchi e greci, riparando in Italia dove diede vita all’impero della gioielleria e dello stile che conosciamo ormai da anni come rappresentante del Made in Italy. Nella città epirota per osservare i maestri argentieri a lavoro nei loro laboratori e nelle loro scuole, basta andare al Centro Kepavi (www.silver-epirus.gr). Per una carica di divertimento e agonismo, sport a tutto spiano, rafting su vari corsi fluviali a seconda della personale esperienza, quindi per famiglie o per sportivi appassionati. È bastato provare discendendo le acque del fiume Arachthos (Άραχθος) nell’Epiro orientale, le cui fonti si trovano nella catena montuosa del Pindo, a Sud Est di Metsovo. La preparazione per fare rafting è breve ma precisa. Gli operatori della AlpineZone (www.alpinezone.gr), guidati da Achilles Papaefthimiou, scelgono le mute da indossare. A bordo dei gommoni, si parte con una breve esercitazione per le manovre da compiere con le pagaie. Da lì inizia il divertimento. Si galleggia su acque limpidissime fra l’azzurro pallido e il turchese. Spesso si finisce sotto cascate gelide, quelle delle numerose sorgenti d’acqua che si riversano nel fiume da pareti rocciose di alti canyon. Poi l’esplorazione di alcune fonti, cascate, immergendosi il polle d’acqua ghiacciata e incontaminata, da poter bere.  Spostandosi nell’area del villaggio di Papigo, all’interno del Parco Nazionale Vikos-Aoös che regala splendide visioni su profondi canyon, ecco vasche naturali con acqua limpidissima, rimpinguate da piccoli fiumi. Come base di partenza Zagori, a Nord Est di Ioannina, nell’area dell’imponente Gola di Vikos: da approfittare del confortevole Aberratio Boutique Hotel, tutte le stanze una diversa dall’altra, arredate con gusto e fantasia, grande accoglienza da parte del titolare, Panagiotis K Tzanos, lupo di mare e albergatore.Per un tocco di misticismo e natura, il Monastero Tsoukas (fra i tanti della regione), vicino al paesino Elliniko di Ioannina, in posizione dominante su gole, canyon e corsi d’acqua dove ci si diverte a fare rafting.   Scelti per voi:Grand Forest 44200 Metsovo, Egnatia Highway – interchange 7A per Anilio – +30.2656029110 email: info@grand-forest.gr sito web: www.grand-forest.gr Grand Serai Congress & Spa, Gruppo Mitsis Hotels viale Dodonis 33, 45332 Ioannina +30.2651090550 email: info@mitsis-grandserai.comper gli eventi: events@mitsis-grandserai.com  sito web: grandserai.mitsishotels.com Per informazioni e altre indicazioni: www.travelioannina.com www.visitgreece.grwww.tourismplus.travel

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