Lo scorso 5 settembre, sedici tra i più importanti chef del territorio fiorentino e toscano si sono uniti nel nome della solidarietà preparando i loro piatti signature per una vasta platea di ospiti con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno di enti con finalità benefiche. Un’iniziativa lodevole dalla quale prendere esempio.
Dallo chef che ha portato i nuggets di coccodrillo a quello che ha presentato il lollipop di faraona, da chi ha scelto un tulipano di astice fino al taco di ricciola o alla combinazione tra fico e foie gras: la Italian Chef Charity Night andata in scena sulle terrazze panoramiche del Forte Belvedere a Firenze – da 8 anni tra gli eventi di beneficienza aperti al pubblico più seguiti e amati della città – ha coinvolto oltre 350 persone e raccolto ben 9.000 euro a sostegno dei volontari che si occupano dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), con l’obiettivo di finanziare tirocini lavorativi per i giovani, sottraendoli così alle maglie della criminalità e allo sfruttamento lavorativo o sessuale.
Tutti i protagonisti della serata
La serata ha visto la degustazione di piatti signature realizzati da alcuni tra i più importanti chef del territorio fiorentino e toscano: ben 8 gli stellati, da Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri) a Paolo Lavezzini (Il Palagio del Four Seasons Hotel Firenze), da Vito Mollica (Atto di Vito Mollica) a Francesco Nunziata (Castello di Fighine), da Giovanni Luca Di Pirro (La Torre – COMO Castello del Nero) ad Ariel Hagen (Saporium) fino a Iside De Cesare (La Parolina) e Filippo Scapecchi (Terramira a Capolona, AR). Accanto a loro, veterani della manifestazione come Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati), Lorenzo Romano (Insolita Trattoria), Marcella Schillaci (Bistrot Lo Zero a Montespertoli) e Antonello Sardi (Serrae, a Fiesole).
Tra le new entries, invece, hanno debuttato Marco Anselmi (OSMO Cucina), Fabio Nistri (Degusteria Italiana) Simone Caponnetto (Locale) ed Elivs Dedi (San Martino 26, San Gimignano). Ma alla serata, condotta da Annamaria Tossani, erano presenti anche i gelati di Sergio Dondoli, Cinzia Otri e Gianfrancesco Cutelli, le pizze di Marco Manzi (Giotto) e Tommaso Mazzei (Lo Spela), i dolci di Paolo Rufo, David Bedu e della Scuola Tessieri, le schiacciate di Pane, amore e fantasia, i vini di Chateau de Jasson, le bollicine di Chapis & Landain e i distillati di Spirits & Colori (Papa’s Pilar e Hayman’s).
Storia di un’iniziativa virtuosa
L’evento – che nelle prime edizioni ha preso il nome di “Amatriciana Day” perché i fondi raccolti sono stati destinati al soccorso delle vittime del terremoto e alla ricostruzione post-sisma – dal 2018 ha assunto il nome attuale e ogni anno sposa una nobile causa: il ricavato della “Italia Chef Charity Night 2018” è andato a supportare le iniziative del Centro Antiviolenza Artemisia, e quella del 2019 è servita per acquistare un macchinario per il pronto soccorso dell’ospedale Careggi di Firenze. Dopo lo stop forzato del 2020, l’edizione 2021 ha destinato i fondi raccolti ai ragazzi disabili di Livorno e ai progetti della fondazione “Il cuore di scioglie” onlus. Nel 2022 ha sostenuto le popolazioni colpite dalla guerra attraverso il World Food Program dell’ONU e nel 2023 l’hospice pediatrico Fondazione Casa Marta.