Tra le dolci colline toscane sorge San Donato in Collina, conosciuto come il Paese delle Frittelle, titolo che brilla orgogliosamente sui cartelli stradali del borgo. Questa piccola frazione ha conquistato la sua fama grazie a una tradizione gastronomica che si rinnova ogni anno e il paese si trasforma in un punto di riferimento per gli amanti dei dolci tradizionali.

La rinomata Sagra delle Frittelle anima il borgo dal 18 gennaio al 19 marzo, periodo in cui il profumo invitante di questi dolci si diffonde per le strade. I maestri pasticceri locali iniziano il loro lavoro alle 8:30, preparando le prelibatezze fino a quando l’ultima frittella lascia le loro sapienti mani.
Nel Paese delle Frittelle, la tradizione culinaria si tramanda di generazione in generazione attraverso una ricetta che ha conquistato palati in tutta Italia. Gli ingredienti semplici ma accuratamente selezionati sono riso, latte fresco, arance profumate e una generosa manciata di uvetta, che si trasformano in deliziosi bocconi dorati che racchiudono il sapore autentico della tradizione toscana. La peculiarità di queste frittelle risiede anche nella loro naturale assenza di glutine, che le rende accessibili anche alle persone celiache senza compromettere il loro gusto tradizionale.
Il racconto degli organizzatori
Luciano Tucci, l’appassionato presidente del circolo Sms che organizza la manifestazione, racconta con orgoglio come la fama di queste specialità abbia superato i confini regionali, e le richieste arrivano costanti da tutta Italia. Clienti affezionati ogni anno prenotano grandi quantitativi testimoniando l’eccellenza di questa tradizione gastronomica.
L’esperienza non sarebbe completa senza l’accompagnamento del tradizionale vin santo, un connubio che affonda le radici nella storia contadina del territorio, infatti questa usanza risale alle antiche celebrazioni della festa di San Giuseppe quando le famiglie locali si riunivano per condividere le frittelle preparate secondo le ricette tramandate dalle nonne, creando momenti di condivisione che ancora oggi caratterizzano la sagra.
La manifestazione rappresenta molto più di un semplice evento gastronomico. È diventata un appuntamento imperdibile che trasforma ogni fine settimana in una festa del gusto e della tradizione, i visitatori possono immergersi nell’atmosfera autentica di un borgo toscano che ha fatto della sua specialità dolciaria un vero e proprio simbolo di identità culturale. L’aria si riempie non solo del profumo delle frittelle appena sfornate, ma anche del calore dell’ospitalità toscana, che accoglie gli ospiti con la stessa genuinità degli ingredienti utilizzati nella preparazione di questi dolci tradizionali.