A Triora si chiamano turrun, in altri comuni limitrofi prendono il nome di cubaite. Per le due ostie, le nèggie, ricavate da una pastella di acqua e farina, si utilizzava uno speciale attrezzo di ferro a forma di pinza con un due cerchi sovrapposti ad una delle estremità, una sorta di stampo che permetteva anche di imprimere un simbolo sulla superficie. Il ripieno era un composto di miele di castagno, nocciole, mandorle e gherigli di noci tostate. Dopo un’ora di cottura sul fuoco, a temperatura controllata, in una pentola di terracotta, si aggiunge la scorza tritata di mandarino o arancia. Turrun, un dolce di origine araba dal sapore antico diffuso, sotto diverse denominazioni e declinazioni, a Triora ma anche in altre regioni d’Italia.