Da prodotto ad esperienza, da produzione a destinazione, il mondo del vino si evolve, abbracciando una nuova dimensione che va oltre il semplice prodotto per trasformarsi in esperienza a tutto tondo, capace di coinvolgere il consumatore e il turista enogastronomico a 360 gradi. L’appassionato di vino di oggi non è più solo interessato ad acquistare e degustare vino, ma desidera immergersi nella cultura e nella tradizione, vivere esperienze autentiche e memorabili a contatto con le cantine e i territori di produzione. Si desidera conoscere la storia dietro al vino, il territorio in cui viene prodotto e la passione dei vignaioli che lo creano.
Per rispondere a questa esigenza in evoluzione, le cantine sono chiamate a reinventarsi, trasformandosi in destinazioni turistiche a tutti gli effetti. Questo significa offrire servizi e attività che vadano oltre la semplice degustazione, come visite guidate ai vigneti e alle cantine, laboratori didattici sulla produzione del vino, abbinamenti enogastronomici con prodotti tipici locali, eventi culturali e ricreativi.
Sempre più le cantine hanno un focus maggiore sull’esperienza del visitatore e sulla creazione di relazioni, si aprono al dialogo e valorizzano il territorio in cui sorgono, mettendo al centro l’ospite e le sue esigenze, spesso diventando anche museo, wine resort, ristorante e dimostrando un impegno di responsabilità ambientale.
Osteria dell’architetto
In questo scenario ha origine Osteria dell’architetto, il nuovo progetto dedicato agli appassionati di architettura e vino nato da un’idea di Fiorenzo Valbonesi e Roberto Bosi. Occasione di confronto dove gli ospiti selezionati, in dialogo aperto con i partecipanti, si misurano su architettura, vino e territorio, accompagnati dalla degustazione di vini e di prodotti locali. Gli ospiti relatori sono figure dalle competenze trasversali: architettura, enologia, agronomia, imprenditoria, paesaggio, turismo, gastronomia e arte.
Dopo tre tappe, tra il 2023 e il 2024 a Verona in occasione di Vinitaly, a Forlì in occasione dell’ultima tappa della Mostra “Nuove Cantine Italiane. Territori e Architetture” con una serata di beneficenza per l’Emilia Romagna e a Firenze, in occasione delle Anteprime di Toscana, l’Osteria dell’Architetto farà una tournée in tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia, all’interno di Cantine vitivinicole in luoghi di interesse storico e architettonico. Il tema di questa esperienza è la cultura del saper fare che può spaziare dalla “bottiglia all’architettura del vino” e tutto ciò che dal pensiero diventa realtà per migliorare la qualità della vita di noi tutti.
Dal 28 maggio al 4 ottobre www.osteriadellarchitetto.it
Il prossimo appuntamento sarà alla Tenuta di Artimino il 17 giugno con Werner Tscholl.
Aperta sui colli e sui vigneti del Montalbano, il Luxury Bike Hotels Tenuta di Artimino, è in posizione dominante sul poggio che già aveva ospitato un’area sacra al tempo degli etruschi. “Villa Medicea La Ferdinanda” fu costruita nel 1596 per volere del Granduca Ferdinando I de ‘Medici. Singolare è l’aspetto architettonico dell’edificio, con una componente militare che dona austerità e maestosità, alleggerita da elementi più eleganti come la sinuosa scalinata d’ingresso in pietra serena.
