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Giulia Castagner: vogliamo che la nostra grappa Casta sia protagonista

Giulia Castagner ha un obiettivo ambizioso: far diventare la grappa protagonista dei cocktail in Italia. E ha voluto dimostrarlo di recente al ristorante Pescheria con cottura di Milano, dove ha abbinato dei piatti ad altrettanti drink preparati con Casta, la prima grappa per alchimie lanciata a Vinitaly nel 2018. Un distillato studiato apposta per la miscelazione.

La Distilleria Castagner nasce nel 1996 ai piedi delle spettacolari colline del Prosecco, a Visnà di Vazzola (Treviso) grazie alla visione del Mastro distillatore, Roberto Castagner, e in pochi anni diventa una delle cinque realtà più importanti nel mercato del suo genere.

Oggi l’impresa vanta un giro d’affari di 14 milioni di euro, 35 dipendenti ed è uno dei maggiori produttori con una quota del 12 per cento. Presente sia in Italia sia all’estero nei canali Gdo e horeca con linee e prodotti differenti.

Accurata selezione delle materie prime, investimento nell’innovazione, interpretazione delle tendenze di mercato sono i capi saldi della filosofia produttiva. Qualità e cura dei distillati sono riconosciuti ogni anno da numerosi premi internazionali. Entrando nei dettagli, una barricaia di 2500 piccole botti di ciliegio e rovere custodisce tesori invecchiati da 12 mesi fino a oltre 20 anni.

Alla passione del capostipite oggi si affianca quella della seconda generazione, rappresentata dalla figlia Giulia. Nata nel 1985, dopo la laurea in marketing all’Università Bocconi di Milano e un’importante esperienza presso un importatore negli Stati Uniti, ha iniziato il suo percorso lavorativo presso rinomate aziende di moda nel trevigiano. Ma il richiamo paterno e una vocazione innata per il comparto del beverage l’hanno riportata al mondo degli spirits, cui dal 2012 si sta dedicando con la stessa passione ereditata dal padre. Dalla sua attenzione alle tendenze internazionali è nata così Casta, grappa di prosecco distillata in colonna cinque volte, ottenuta dalla distillazione di bucce d’uva purissime private di vinaccioli e pedicello. L’intero processo è stato studiato per ottenere la massima purezza che il distillato può offrire e renderla finalmente versatile e miscelabile. La scelta del distributore è stata molto mirata, proprio per raggiungere l’obiettivo di farla diventare protagonista dei cocktail. << Ci siamo pertanto affidati a Ghilardi selezioni (canale horeca) – che io definirei un selezionatore di brand – che già serviva con i suoi prodotti il mondo del cocktail bar. Il nostro progetto comune è quello di creare una nuova categoria, rendendo la grappa, la base italiana per cocktail. A supporto della distribuzione le nostre attività di marketing sono dedicate al mondo del bartending>>. Insomma, eventi, fiere, riviste specializzate: oggi anche la grappa c’è.

a cura di Alessandro Luongo

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