Una “banca delle terre agricole” ad uso e consumo di giovani agricoltori o aspiranti tali. È il nuovo strumento lanciato dal Ministero delle Politiche Agricole, per il tramite dell’Ismea (Istituto Servizi Mercato Agricolo Alimentare), al fine di valorizzare il patrimonio rurale italiano, incentivando la produttività e il subentro delle giovani generazioni nella conduzione dei fondi agricoli. Il progetto, partito con la mappatura dei terreni agricoli di proprietà pubblica su tutto il territorio nazionale e la conseguente creazione di un database consultabile online, si propone di aiutare chi vuole comprare terreni in vendita (da parte di Regioni, Comuni e di tutti gli Enti Locali che hanno sottoscritto la convenzione con Ismea) per intraprendere su questi appezzamenti – in buona parte incolti – nuove attività agricole o per espandere quelle già esistenti. Per sapere quali sono e dove si trovano questi terreni pubblici basta collegarsi al sito Ismea ed esaminare la mappa completa, divisa per regione, grandezza, tipologia e valori catastali dei fondi rurali acquistabili. Sono già stati messi all’asta i primi 8 mila ettari (in questo caso già coltivati) attualmente di proprietà dell’Ismea, e per gli under 40 interessati all’acquisto, sono previste agevolazioni speciali come mutui a tasso zero per gli investimenti, aumento del 25% degli aiuti europei ed esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività delle nuove imprese agricole.
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