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Gianna, il calore dell’ospitalità vera

Gianna non abita più a Malga Canali. Ha lasciato le carpette e la stalla con le mucche felici che ascoltavano Mozart, e consegnato il testimone alle figlie Rita e Lucia: ad una il mestolo e il paiolo, per preparare quelle gustosissime zuppe e polente che richiamano gente da tutta Italia; all’altra l’alare per il camino, per tenere riscaldato l’ambiente dove ancora sono richiesti mesi di prenotazione per andarci.

Lei, Gianna, assieme al marito Cornelio, è scesa un po’ verso la Valle del Primiero, per risalire in direzione di Passo Cereda: se seguite la segnaletica marrone turistica lungo la strada principale ma soprattutto, mentre salite, se nell’aria tersa delle montagne trentine alzate gli occhi al cielo per cercare il filo di fumo del camino, la trovate. Si chiama proprio El Camin che fuma il suo B&B ed è una casa di legno arredata nello stile di Gianna, con molto buon gusto e tante belle parole.  

Parlare alle stelle e alle star

Qui si pernotta e basta, cullati dall’energia di Gianna, che ancora dialoga con gli animali, entra in contatto con l’energia dei fiori e si rivolge alle stelle. “Prima di coricarmi passo sempre, tutte le sere, a fare un saluto a loro, lasciando a ciascuno una carezza dice indicando coniglietti e tacchini – Poi guardo le stelle, mi siedo su una roccia, ringrazio il Cielo e invio benedizioni e preghiere alle persone a me care“.

La vita è l’arte dell’incontro e Gianna ha conosciuto tantissime persone durante il periodo in cui  ha  gestito Malga Canali. Rimarrà nella storia il suo “no” a George Clooney, che durante un’escursione in moto si fermò chiedendo se c’era posto per pranzare (Malga Canali dispone di pochissimi tavoli) e lei lo costrinse invece a tornare.

Gianna ha il talento dell’empatia, oltre che della simpatia. Cosicché fra i doni degli ospiti che sono negli anni transitati fra i suoi muri accoglienti, ci sono il rosario del Papa, per tramite di un prelato che apprezzò l’allure spirituale di questa donna carismatica, ma anche le  campane tibetane di un monaco buddista arrivato fin lì su segnalazione di altri compagni di fede, incantato dalla pace e armonia respirata in quell’angolo di paradiso dove vive una persona energeticamente speciale.

Relax contemplativo nell’abbraccio del bosco

Nel nuovo B&B El camin che fuma che Gianna conduce assieme al marito, ci sono quattro stanze e una bella mansarda sottotetto dedicata a sala lettura, angolo conversazioni, spazio per lo yoga e la contemplazione. Tutto il necessario per ritirarsi in relax  in mezzo ai boschi e con accanto una donna sorridente che ha fatto del suo stile di vita una filosofia di accoglienza. Camere arredate con la semplicità di una tradizione pregna di particolari: per esempio la scala a pioli di legno, appoggiata al muro, diventa un originale portasciugamani in bagno.

Qui, il wireless è arrivato da poco e a dire il vero nemmeno se ne sente la necessità.Fuori, attorno alla casa e alla piccola dependance dalle quali traboccano cascate di gerani rossi, c’è il recinto per gli animali da corte: oche, galline, conigli. Ci sono alberi da frutto, all’ombra dei quali Gianna e Cornelio hanno sistemato dei lettini per prendere il sole e  più in là, nella piana che degrada verso la strada e in favore di vento, i fili per stendere  il bucato che rilascia nell’aria la sua delicata nota olfattiva di sapone di Marsiglia.Profumi e sapori genuini, insomma, come il sorriso amorevole di Gianna e la saggia pacatezza di Cornelio.

Ospitalità genuina quella di Gianna

Per quanti amano le escursioni, El camin che fuma è un punto di partenza comodo ed ideale per il trekking o il nordic walking, ma anche per quanti desiderano, dopo una passeggiata, scendere a valle per lo shopping, i centri storici di Tonadico e Fiera di Primiero sono davvero vicini, anche alla fermata dell’autobus, e in auto si può raggiungere San Martino di Castrozza.

Gianna, che fu cuore pulsante di Malga Canali, ha ora accelerato e doppiato il battito con il coniuge qui, fra la natura, gli usi e  le consuetudini del passato apprese dall’amatissimo zio Titta, di cui conserva incorniciato, vicino al focolare, un ritratto emblematico. La prima colazione con lei è una gioia da condividere di primo mattino, con il latte fresco di giornata, il caffè che borbotta nella moka, la torta di mele appena sfornata che sprigiona la sua calda fragranza.

Gianna ama la sua casa e i suoi ospiti ai quali riserva un trattamento unico: quel calore che non si trova ovunque, quella parola sincera che solo l’amicizia disinteressata sa elargire. Insieme a tanti altri dettagli di sapore montanaro, confezionati da lei stessa, piccole eppure grandi attenzioni che trasferisce in ogni gesto ma soprattutto in ogni angolo della sua dimora che ora ha aperto all’ospitalità più vera.

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