L’ortica, che in Trentino prende il nome di dioica, diffusa nei campi incolti intorno alle malghe fino alla tarda primavera, viene lavata e lasciata essiccare. Poi sbriciolata, unita alla farina di semola, alle uova e a un pizzico di sale. Dopo una trentina di minuti in frigorifero, l’impasto viene steso e tagliato a mano per ottenere le fettuccine. Una cottura di due minuti è sufficiente per saltare la pasta insieme al condimento: ricotta affumicata grattugiata, foglioline di timo e botìro di Primiero di malga, un burro a panna cruda affiorata naturalmente da latte prodotto durante l’alpeggio estivo, eccellenza del territorio, con una storia che risale ai tempi della Serenissima.
Foto in Evidenza Fettuccine all’ortica ©Caseificio Primiero (C. Funai e A. Pianatto)