Prima città italiana ad aver riaperto dopo il lockdown, Bolzano si prepara a un’estate in sicurezza. «Vorremmo offrire – ha dichiarato Arno Kompatscher, presidente della Provincia autonoma di Bolzano – test gratuiti a tutti i turisti. Soprattutto prevediamo per gli alberghi una Covid-free area dove si entra solo se si è testati. La nostra sarà un’offerta, non un obbligo». Quindi, Bolzano oggi è ora pronta a ripartire con un turismo più slow. Un soggiorno che sappia conciliare il desiderio di muoversi in una dimensione più tranquilla e salutare con l’esigenza di avvicinarsi pian piano a una nuova socialità. Passeggiate panoramiche, percorsi salute, picnic sui prati ma anche visite guidate per piccoli gruppi e itinerari individuali in città e nei dintorni.
La voce degli albergatori
«Anche prima dell’attuale situazione – confermano dal Parkhotel Laurin, storico hotel nel cuore della città – la nostra policy prevedeva la cancellazione gratuita fino a 3 giorni dall’arrivo. Adesso cercheremo di essere ancora più flessibili qualora i 3 giorni dovessero essere superati. All’arrivo ogni ospite trova in camera un piccolo set di cortesia contenente una mascherina monouso e un flaconcino di gel disinfettante per le mani». Al Laurin ogni camera viene igienizzata con vapore a 240° gradi prima di far soggiornare l’ospite successivo e a tutti viene data la possibilità di consumare la colazione nella propria camera, senza supplemento.
All’Hotel Hanny, elegante struttura a conduzione famigliare, sono state raddoppiate le misure di sicurezza. «C’è un solo ingresso laterale – spiega la proprietaria Margot Riegler – dove è stato messo un distributore con disinfettante per pulire la suola delle scarpe prima di accedere all’hotel. Alla reception verranno consegnate agli ospiti le key card, accuratamente disinfettate, e delle pantofole usa e getta da usare in camera (consigliamo di lasciare le scarpe fuori dalla stanza). Nella grande sala da pranzo, pane insalata e acqua saranno già sui tavoli in modo da ridurre la frequenza delle volte in cui mi avvicino per servire, così come a colazione con marmellate burro e miele».
Masi in città
Anche i masi in città si sono adeguati alla nuova realtà e hanno modificato alcune abitudini per poter accogliere in totale sicurezza. «Qui intorno – dice Luis Walcher, proprietario dell’agriturismo di famiglia Urbanhof im Prantenbergergut, nel cuore di Bolzano – c’è spazio per tutti e il distanziamento sociale non è un problema. Ogni appartamento ha il proprio accesso autonomo dall’esterno e il parcheggio auto è proprio a due passi dall’uscio. Abbiamo potenziato il nostro protocollo di igiene a ogni arrivo e partenza adottando sistemi di disinfezione professionali ad alta resa. Adottiamo tutte le misure necessarie per rendere il soggiorno dei nostri ospiti il più sicuro e piacevole possibile. Per esempio, mettiamo anche a disposizione una lista di ristoranti/negozi che offrono un servizio di consegna a domicilio».
Stesse attenzioni che si ritrovano all’Agriturismo Tollhof, sulla strada per San Genesio, a due passi dal centro cittadino. Anche qui, standard di igiene e pulizia raddoppiati (dalla sterilizzazione della biancheria alla disinfezione più frequente degli appartamenti e delle aree comuni, con gel dispenser a disposizione nella hall e in ogni appartamento), ingresso separato per ogni unità abitativa (6 è il numero massimo degli ospiti in tutto l’agriturismo) e, volendo, nessun contatto (nemmeno coi padroni di casa) dal check-in al check-out.
Visite guidate
Sono riprese anche le visite guidate alla città. Poiché sono possibili solo per piccoli gruppi bisogna prenotarle in anticipo. Il calendario prevede il lunedì “Bolzano tra miti e leggende”, il mercoledì “Il centro storico di Bolzano” e il venerdì, “Passeggiata del Guncina”.