Un matrimonio tra eccellenze. È quello celebrato dalla maison di moda, nel suo ristorante a Milano, con alcune tra le più importanti aziende di food&wine. Un raffinato connubio fashion-gourmet all’insegna dell’italianità e del “lusso senza sfarzo” che ha portato alla nascita di selezioni esclusive e personalizzate di vino, olio e caviale col Levriero in etichetta Corre il levriero, corre. Agile ed elegante. Corre, da più di 40 anni, senza mai fermarsi, lanciandosi anzi in sfide sempre più ambiziose. Chissà se nel 1973 – quando la maison Trussardi, prima nel suo genere a farlo, scelse di adottare un simbolo che identificasse i suoi prodotti – qualcuno aveva immaginato che il levriero, oltre che morbidi capispalla e giubbini sagomati, avrebbe finito per connotare anche cuvée prestigiose e lattine di caviale. La moda che investe nel food, in realtà, non è esattamente una novità. Tutt’altro. Negli ultimi anni, in particolare, la città di Milano è diventata un po’ l’icona di questo gettonatissimo connubio fashion-gourmet. Sartorialità anche in tavolaMa quella di Trussardi è una storia che merita una menzione a parte per almeno un paio di ragioni: la prima è che la casa del Levriero, il suo ristorante, lo ha aperto già 10 anni fa (aggiungendovi anche il Cafè nel 2008) all’interno del flagship building del gruppo – sei piani affacciati su Piazza della Scala, l’Olimpo della milanesità – che quest’anno festeggia il ventennale. Per cui l’idea di scommettere sull’enogastronomia, in casa Trussardi, è nata in tempi non sospetti rispetto alle tentazioni del business-trend. La seconda è che il Trussardi alla Scala, una sorta di trasfigurazione culinaria dei valori fondanti della griffe (il cui leit motiv è “eleganza senza sfarzo”), è voluto andare oltre il posizionamento nell’alta ristorazione milanese e le stelle Michelin ottenute in passato dagli ex chef Berton e Taglienti. Scegliendo di cucire addosso ai clienti, oltre che abiti d’autore, anche un’offerta gastronomica sartoriale, frutto di un’accurata selezione di materie prime scelte per qualità e marchio italiano. È nato così il food&beverage firmato Trussardi con tanto di Levriero impresso sulle etichette di una serie limitata di bottiglie di Franciacorta Ca’ del Bosco, di olio extravergine d’oliva prodotto da Gradassi e di caviale marchiato Calvisius. Tutte selezioni esclusive presenti nel menù del ristorante e in vendita al bancone del Café. Lussi accessibiliL’idea di questo sinestetico matrimonio tra un’eccellenza della moda come Trussardi e alcune eccellenze nazionali del food&wine quali Ca’ del Bosco, Gradassi e Calvisius è nata dalla fervida mente di Luca Cinacchi, talentuoso manager della ristorazione targata Trussardi. «Queste aziende erano già nostri fornitori – ci spiega – così mi è venuta l’idea di provare a personalizzare non solo le etichette, ma anche gli stessi prodotti». La maison, del resto, da vent’anni usava bagnare le sue sfilate in tutto il mondo con bollicine Cà del Bosco: ora, grazie alla collaborazione tra lo staff di Cinacchi e l’enologo della cantina di Erbusco, il mondo-Trussardi ha la sua cuvée prestige “taylor made”: 8 mila bottiglie che si differenziano dalla classica cuvée franciacortina per un maggior affinamento sui lieviti e un dosaggio più secco. Allo stesso modo, il gruppo che oggi fa capo a Tomaso Trussardi ha scelto di puntare su una piccola azienda umbra, la Gradassi, per farsi confezionare un olio su misura. «Era un ingrediente della nostra cucina fin dai tempi di Berton – racconta ancora Cinacchi – Gradassi ci ha consentito di selezionare un cru e così dall’anno scorso abbiamo la Centenaria Trussardi, il nostro olio personalizzato». Sul caviale invece, entrato da poco nella carta del Trussardi alla Scala, tra il Levriero e la bresciana Calvisius, il più importante produttore italiano del settore, c’è un’affinità elettiva. È sempre Cinacchi a chiarirci le idee: «Entrambe le aziende professano il concetto di “lusso accessibile”. E così insieme abbiamo voluto sdoganare l’immagine inarrivabile del caviale. Il prodotto, che ha dietro una selezione rigorosa sullo storione fatta da Calvisius di concerto con noi e con la famiglia Trussardi, viene venduto a 20 euro per una porzione da 10 grammi. Tutti, dunque, possono assaggiarlo». Un ape col LevrieroL’aperitivo “personalizzato” messo a punto dal famoso profumiere (riconvertitosi a compositore di aromi) Baldo Baldinini, in collaborazione con il bar tender dello stesso Café Trussardi, Tommaso Cecca, è l’ultimo dei prodotti Made in Trussardi. Un bitter, giurano a Piazza della Scala, «più unico che raro», fatto con un Vermouth aromatizzato a base vinosa (l’Albana di Romagna), infusione di cardamomo e pepe, per un totale di 33 componenti rigorosamente naturali. Sfoglia la gallery: DOVE&COMEIl Ristorante Trussardi alla ScalaPiazza della Scala 5 – MilanoTel. 02.80688201www.trussardiallascala.com