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Da Spoleto alle cascate delle Marmore, alla ricerca della cucina umbra

Da Spoleto alle cascate delle Marmore: un tragitto in bici tra natura, borghi medioevali e i cibi straordinari della tradizione umbra.

La Spoleto-Norcia è una ciclovia di grande fascino, con una prima parte costruita riconvertendo la vecchia ferrovia, inaugurata nel 1926, che collegava le due città. È un percorso straordinario per due motivi: primo perché nasce su un capolavoro d’ingegneria ferroviaria, con gallerie che si arrampicano sulle montagne, ponti e viadotti sospesi ad alta quota; poi perché offre scenari straordinari sui luoghi più suggestivi dell’Umbria, la valle del fiume Corno e poi Norcia. Si può percorrere in bicicletta, meglio se una mountain bike o una gravel, visto che il fondo è per circa il 50% sterrato, a volte con ghiaia, ma anche a piedi. Qualsiasi sia il mezzo scelto prima della partenza è però indispensabile una visita a Spoleto.

Iniziamo la nostra giornata dalla piazza del Duomo, sulla parte alta della città. Domina la cattedrale di Santa Maria Assunta, e si possono ammirare il teatro Caio Melisso costruito nel 1600 e ora Spazio Carla Fendi, la cinquecentesca Casa Menotti, e la splendida Via dell’Arringo, ampia salita a gradoni che porta alla Chiesa di Sant’Eufemia, famosa perché la chiesa di Don Matteo. Sotto Casa Menotti il bar ci offre la Crescionda, il tipico dolce del Carnevale di Spoleto, una variante dolce della tipica focaccia che viene preparata sin dal Medioevo in Umbria e nelle Marche. Un altro dolce tipico della zona è il panpepato, composto da vari ingredienti, mandorle, nocciole, pinoli, pepe, cannella, noce moscata … Sono dolci invernali, ricchi di calorie; se cercate uno spuntino più leggero il consiglio è di cercare il genuino e naturale pane di Strettura, paesino a pochi chilometri da Spoleto, impasto con ingredienti naturali e cotto in forni di mattone.

Spoleto è un’attrattiva turistica interessante per chi ama la natura. Oltre che in bici è possibile fare delle escursioni a piedi che faranno attraversare luoghi con splendida vegetazione e anche ricca di monumenti storici. Per chi ama il trekking ci sono il giro dei Condotti e la passeggiata di Monteluco. Se dopo la bici, la passeggiata o il trekking si cerca un ristoro le possibilità non mancano. Si può partire con il Sedano di Trevi, dal cuore tenero, perfetto con il pregiato olio locale, ma l’arrivo deve essere un piatto di spaghetti al tartufo nero, re indiscusso nelle cucine della zona. Li gustiamo a Scheggino, a due passi da Urbani Tartufi, azienda storica e oggi punto di riferimento mondiale del pregiato fungo sotterraneo. A Scheggino c’è anche il Centro Outdoor Pangea, che offre la possibilità di provare l’ebbrezza del rafting partendo dal paese.

Lasciamo la Spleto-Norcia per imboccare la ciclovia del Fiume Nera, che permette di raggiungere la Cascata delle Marmore. È un percorso facile e adatto a tutti, anche questo metà su asfalto e metà su ghiaia, costeggia il fiume, è immerso nel verde e attraversa dei borghi dai centri storici medievali dove il tempo sembra essersi fermato.

In questa zona consigliamo di gustare la trota del fiume Nera e i salumi. Prima di raggiungere le Cascate delle Marmore suggeriamo una sosta all’Agriturismo Poggio delle Rocche, dove viene conservata la tradizionale cucina umbra. Qui si usano le farine del progetto Grani Antichi Umbri; i salumi le carni e gli ortaggi sono della Valnerina, produzione locale, con animali in semilibertà. Le carni sono cotte allo spiedo e alla brace ma ci sono anche piatti vegani e vegetariani; la cantina ha un’ampia selezione di vini umbri biologici e bio dinamici. Nel video vi presentiamo una selezione di salumi locali, accompagnati con birra artigianale e pane fatto in casa.

Dopo lo spuntino raggiungiamo la Cascata delle Marmore, in tempo utile per ammirare il salto più alto d’Europa. È infatti una cascata a flusso controllato e per ammirarla in tutta la sua potenza è necessario arrivare negli orari di piena apertura. Quindi prima di partire consultate il sito con gli orari, cambiano di mese in mese.

a cura di Aldo Ballerini

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