I malanni di stagione lasciano il fisico debilitato, sia negli adulti che nei bambini, e spesso succede che si abbia una ricaduta. Per non ammalarsi di nuovo bisogna prestare attenzione a ciò che si mette in tavola dopo la malattia, ma anche durante. Quando il corpo non è al meglio spesso si combatte anche contro l’inappetenza. Se si ha l’influenza – febbre, tosse o raffreddore – non si ha voglia di mangiare e tutto quello che si mastica ha spesso lo stesso sapore.
In un periodo così l’organismo consuma tutte le sue riserve ed è impegnato con tutte le sue forze a combattere l’infezione che lo ha aggredito. Bisogna però aiutare anche con il cibo il nostro sistema immunitario. Normalmente anche se si passa un giorno in completo o quasi digiuno da cibi solidi non ha importanza, soprattutto se si ha la febbre alta, però è importante bere, magari poco ma frequentemente, in modo da riacquistare i liquidi persi.
5 consigli per 5 malattie
Ogni disturbo fisico ha delle sue particolarità, se si hanno disturbi gastrointestinali non si possono mangiare le stesse cose di quando si ha l’influenza soprattutto con a febbre. Da tenere a mente però sempre che in una ripresa del corpo hanno un ruolo fondamentale le vitamine del gruppo B. Dove si trovano? In cereali, legumi, uova carne e pesce.
1. Se si ha il raffreddore
I liquidi sono fondamentali, quindi preferite le minestre e gli alimenti in genere che non richiedano una masticazione prolungata, come ad esempio un formaggio cremoso. Se respirare con la bocca vi ha fatto venire anche il mal di gola, evviva il gelato, che darà sollievo alle mucose e al nostro spirito!
2. Se si ha la tosse
Ci sono alcuni cibi particolarmente indicati a combattere e alleviare la tosse. In primo luogo il limone che è un antisettico naturale e da sempre conosciuto per le sue virtù disinfettanti. Ottimo anche il miele, che ha un’azione calmante; o la salvia per la sua azione antinfiammatoria; mentre l’aglio aiuta ad espellere il muco; e il gelato che dà un senso di sollievo.
3. Se si ha la febbre alta
Visto che l’imperativo è bere e di solito si ha poca voglia di mangiare, preferite bevande leggermente zuccherate, succhi di frutta e spremute. Sono utili anche le ministre molto brodose.
4. Se ci sono episodi di vomito
In questo caso è meglio non mangiare, preferite bere acqua e zucchero a piccoli sorsi. Una volta che questi episodi sono cessati iniziate con pane magari con della marmellata, e poi pasta e riso in bianco. Va bene la banana, ma per il resto della frutta è meglio aspettare qualche giorno, così come per la verdura, ma vanno bene le patate lesse.
5. Se si ha la diarrea
Acqua, thè, spremute. Si può optare anche per l’acqua di riso che ha un’azione astringente e antinfiammatoria. Anche in questo caso passata la fase acuta dell’influenza aspettate qualche giorno per frutta e verdura, meglio pesce al vapore e carne bianca.
Il post malattia
Nei primi giorni di convalescenza dopo la fase acuta dell’influenza è meglio tornare a mangiare piccoli spuntini in diverse parti della giornata, così da digerire meglio. Poi il riso e la pasta preparata con olio e formaggio inizieranno a dare energia all’organismo in via di recupero. Per rinforzare le difese immunitari le vitamine sono un toccasana, per questo è bene iniziare ad assumere frutta fresca magari sotto forma di frullato e poi verdura.
Pesce bianco lessato o la vapore, la carne di vitello e pollo o il prosciutto cotto sono alimenti protetici con pochi grassi che si possono via via introdurre. Se avete assunto degli antibiotici è il caso di aiutare la flora intestinale a risistemarsi e a ricostruirsi. Vanno bene i fermenti lattici, ma anche gli yogurt e i latti fermentati con i batteri “probiotici”.