Ha compiuto la bella età di cento anni un locale storico di Bologna: il celebre Ristorante Al Pappagallo, recentemente scelto anche come location per la serata inaugurale della terza edizione della Bologna Cocktail Week del 14 ottobre 2019.
Un posto davvero iconico – ora rinnovato – che vanta frequentazioni internazionali eccellenti e recensioni illustri.
Basti pensare che il compositore tedesco Richard Wagner lo definì “il miglior ristorante di Bologna e uno dei migliori d’Italia”, mentre il medico Augusto Murri, nel 1927, consigliò a un suo paziente di considerare la buona tavola come cura, e gli fornì alcune dritte e un indirizzo preciso: “Caro signore, più che di medicine Ella ha bisogno di cibi sani e ben cotti, purtroppo infrequenti nelle comuni trattorie; però se vuole conoscerne una impareggiabile per cibi delicati e deliziosi, vero “santuario de la gourmandise” e della salute, vada Al Pappagallo di Zurla, attiguo a San Petronio”.
Identiche indicazioni venivano date a una signora della buona società di Bologna dell’epoca.
Va da sè che il ristorante Al Pappagallo, ha accolto nelle proprie sale e deliziato con le proposte della tradizionale cucina bolognese di cui è degno esponente – in primis gli impareggiabili tortellini in brodo – numerosi ospiti italiani stranieri fra attori e star del cinema, scrittori, cantanti e musicisti del jet set internazionale.
Una curiosità? Per la Principessa Margaret di Inghilterra, l’allora chef Vittorio Zurla creò un piatto ad hoc: il filetto di tacchino alla Margaret Rose. Già nel 1963 la stampa internazionale si era accorta di questo ristorante d’eccellenza nel centro di Bologna, tant’è che il giornalista inglese Henry Wollam Morton dichiarò, dopo avere pranzato al Pappagallo, di “non avere mai mangiato meglio nella sua vita”.
Fedele custode della tradizione gastronomica
Dopo 100 anni il celebre ristorante bolognese, famoso in tutto il mondo, continua con rinnovato impegno la sua mission rivolta ai buongustai di ogni Paese.
I nuovi proprietari, Michele Pettinicchio ed Elisabetta Valenti, con un passato di imprenditori della moda e delle pubbliche relazioni, ma con la passione per la cultura enogastronomica e radici manageriali ben solide, hanno deciso nel 2017 di restituire alla città di Bologna uno dei suoi gioielli più preziosi, il ristorante situato in Piazza della Mercanzia, a due passi dalle Due Torri, all’interno dell’antica casa medievale degli Alberici dominata dalla loro torre gentilizia.
Michele ha ripensato i menù e, da attento sommelier, la carta dei vini, affiancato da Filippo Gaddoni, che vanta 25 anni di esperienza come collaboratore anche per il servizio in sala al Ristorante San Domenico di Imola.
Elisabetta Valenti ricopre il ruolo di Presidente, dedicando la sua attenzione all’aspetto gestionale, conferendo all’avventura imprenditoriale i tratti di un’azienda vera e propria.
La responsabilità della sala è affidata a Saverio Papandrea, mentre la carta dei vini è curata dal master sommelier Giacomo Maria Rocco.
Cene amarcord
Per celebrare degnamente l’importante traguardo centenario, “Al Pappagallo” sono previsti, in questo periodo, menu rievocativi ed emozionali a cura dello chef Marcello Leoni, in abbinamento a etichette eccellenti. Gli eventi conviviali si svolgeranno dall’autunno fino alla fine dell’anno, per culminare con uno speciale revival all’inizio del 2020. In programma serate a tema, a ritmo di jazz, swing, rock in un’atmosfera incredibilmente amarcord.
I cappelli che vestiranno le serate sono firmati Doria 1905, storica cappelleria Made in Italy, che come il Ristorante porta avanti una tradizione secolare di passione artigianale e altissima qualità che si evolve nel tempo.
Per quanto attiene invece i menu si farà tesoro dei consigli dei familiari dei cuochi che hanno legato il loro nome al ristorante, contribuendone all’indiscusso successo, in particolare gli eredi dei fondatori fratelli Zurla e degli chef Bruno Tasselli, Ermes Landuzzi e Anna Gennari.
Tra le novità figurano gli speciali “menù da collezione”, curati da Giancarlo Roversi, numerati e firmati, con la riproduzione su ognuno della foto di un grande attore, regista, cantante, musicista del passato, con dedica al ristorante.
A tavola con Dante e Beatrice
Sempre nell’ambito del programma delle celebrazioni, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, è prevista una esclusiva cena medievale per brindare al nuovo anno, idealmente ospiti degli Alberici. Una cena con piatti ispirati alle ricette autentiche trecentesche di un codice manoscritto conservato nelle Biblioteca Universitaria di Bologna.
Invitato d’onore Dante Alighieri che, secondo una fonte orale, frequentò la famiglia Alberici durante i suoi ripetuti soggiorni a Bologna, città che amava per la sua cultura di respiro europeo e anche perché patria di Guido Guinizelli, il padre del dolce stilnovo.
Il punto di ritrovo dei commensali è alla base della vicina torre Garisenda per leggere la lapide che reca i versi coi quali Dante l’ha immortalata in uno dei cantici della Divina Commedia. Una volta rientrati al ristorante gli ospiti attenderanno l’arrivo di Beatrice che siederà a tavola accanto a Dante.
Accademia italiana della cucina
Infine, per il compleanno centenario di questo famoso ristorante rustico-chic, sempre impeccabile per servizio e piatti, è giunto un regalo importante, direttamente dall’Accademia Italina della Cucina Bologna: il premio “Giovanni Nuvoletti 2019”, riservato “alla persona, ristoratore, organizzazione, estranea all’Accademia, che abbia contribuito in modo significativo alla conoscenza e valorizzazione della buona tavola tradizionale regionale”.
Tanti auguri Pappagallo da tutti noi!