Il perdurare della pandemia in un anno horribilis sta misurando la resistenza di economie ed equilibri sociali lanciando nuove sfide per il futuro. Sotto la lente di ingrandimento i negozi di quartiere, le piccole botteghe e produttori che investiti dalla bufera del Covid-19 traballano cercando in qualche modo di salvaguardare l’originalità di business a km 0 e i rapporti diretti con la clientela.
I progetti a sostegno dei negozi di quartiere
In soccorso dei negozi di quartiere, i Comuni e le amministrazioni locali, che già a partire dallo scorso marzo sono scesi in campo per sostenere il comparto di piccoli produttori e commercianti.
Così, i progetti Spesadovecome del comune di Firenze, Negoziacasatua riguardante i comuni del territorio lombardo (verificare la partecipazione dei singoli comuni) ; InveceBottega a Torino, ‘Comprovicino’ promossa da Pontassieve (Fi), La mi’ bottega di Lucca realizzato in collaborazione di Caritas, ‘IoComproSottoCasa’ del comune di Lecco e provincia, che a Cosenza diventa Ioacquistosottocasa.
In questa politica di sostegno pubblico, i Comuni svolgono spesso un ruolo di raccordo fra domanda e offerta del mercato grazie alla segnalazione sui siti istituzionali degli esercizi commerciali disponibili a consegne a domicilio. In questi ed altri progetti, molto attivo anche il ruolo di associazioni di categoria o di volontariato.
Le associazioni di categoria
In prima fila, la Coldiretti che attraverso il progetto Campagna Amica dà visibilità – con un aggiornamento quotidiano – a tutte le aziende agricole affiliate con servizio di consegna a domicilio.
Buono il coinvolgimento anche di Confcommercio, che dalla sede di Lecco ha appena finito di promuovere un ciclo di 3 incontri rivolti a negozianti ed amministratori pubblici per riflettere sulla valorizzazione dei negozi di quartiere.
L’importanza della salvaguardia delle botteghe cittadine a Voghera si traduce con “Le Botteghe del Sorriso”, progetto ideato dall’associazione ‘Valorizziamo Voghera – Voghera da scoprire’ e nato con l’obiettivo di stimolare le attività locali e di quartiere nella salvaguardia dell’etica del commercio e di un lavoro di squadra. Finanziato dal Comune, e realizzato in collaborazione con Ascom e Ferrari Eventi, il progetto si avvale del supporto tecnologico di SpesaPro a cui è affidata la gestione degli acquisti e consegne a domicilio.
I video-acquisti in bottega
E se per molti le limitazioni da Codiv-19 rappresentano ostacoli insormontabili, c’è invece chi ne approfitta per implementare la propria attività lanciando nuovi strumenti di vendita. La novità è di Alberto Marchetti, gelatiere torinese, che proprio in considerazione della contingenza pandemica ha inaugurato un innovativo sistema di video-acquisto.
La tecnologia ShopCall nei negozi Marchetti
Facendo una semplice video chiamata, gestita dal software della start-up milanese ShopCall, il maestro Marchetti dà la possibilità di entrare virtualmente nei suoi punti vendita e di visionarli come dal vivo uno ad uno.
Tutti i giorni dalle 11 alle 21 saranno Valeria, Marlena e Silvia a rispondere alle video chiamate e accompagnare i clienti in una sorta passeggiata virtuale attraverso le delizie della bottega: una rassegna di panettoni, gelati, ma non solo. «Per allargare la scelta dei prodotti – spiega Marchetti – abbiamo coinvolto 10 produttori di alta gelateria e alta pasticceria sparsi per l’Italia. Il cliente riceverà i prodotti, provenienti dal nostro negozio di Torino o da qualsiasi altro in 48 ore».
Alla fine della video-call, se l’incontro e la consulenza a distanza avrà generato il bisogno di portarsi a casa l’oggetto del desiderio, il sistema condurrà direttamente al carrello acquisti e con un click genererà l’ordine online.
a cura di Antonella Aquaro