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Borghi bandiera arancione, tra eccellenze e tipicità nel mantovano

La ricchezza dei borghi italiani spesso è sottovalutata, invece proprio lì dove tutto è rimasto a misura d’uomo si può assaporare il vero gusto della vita. Tra percorsi storico – artistici e culinari si può visitare l’Italia che non è solo terra dei grandi monumenti, ma anche di tante piccole chicche preziose seminate ovunque. Nasce nel 1998 “Bandiere Arancioni” un progetto firmato Touring club Italiano che vuole selezionare i piccoli borghi eccellenti dell’entroterra, località a “misura d’uomo” perfette per un breve soggiorno o un week end fuori porta, dove si guarda alla sostenibilità ambientale, alla tutela del territorio, al patrimonio artistico – culturale e alla qualità dell’accoglienza. Questo marchio è pensato dal punto di vista del viaggiatore, della sue esperienza di vista ed è uno strumento di valorizzazione del territorio. Ad oggi sono 241 le bandiere arancioni in tutta Italia. www.bandierearancioni.it

Cosa mangiare

I capunsèl, i busulà o chisol, la fugasì, i tortelli di zucca, sono solo alcune delle prelibatezze che si possono provare viaggiando alla scoperta dei borghi del mantovano. Noi di Vdgmagazine.it siamo andati alla scoperta di tre borghi certificati Bandiera arancione dal Touring club italiano (Solferino, Castellaro Lagusello e Sabbioneta), in un susseguirsi di bontà per il palato e per la vista.
Il fugasì è un pane dolce tipico dei pasti poveri dei contadini da abbinare a formaggi e salumi locali; i capunsel sono dei gnocchi fatti con pane, burro, erbe aromatiche e formaggio; il chisol è la ciambella di farina di frumento uova, burro e uvetta sultanina. Vi consigliamo di assaggiarli all’agriturismo la Torretta a Solferino, dove ci sono anche 15 ettari di vigneto e un orto a km zero. Qui si può assaggiare anche il bagos, formaggio dal color giallo intenso fatto con latte di mucca munta a 1.300 metri in Val Vaia.


Se volete assaggiare un “Solferitivo” lo propone il Bar del Chiosco vicino al museo della Croce Rossa a Solferino è a base di Lugana, aperol e succo di mirtillo, il suo rosso acceso è in ricordo del tanto sangue versato in questa terra.
Questa terra produce anche erbe officinali, olio e vino naturale, l’azienda agricola Corte Bettini e le Case Vecchie firmano anche un percorso di salvaguardia del territorio e di prodotti naturali. A questo si aggiunge un percorso di rete di Bee Hotel per favorire la biodiversità nel territorio mantovano e offrire luoghi idonei alla vita di questi insetti impollinatori. Si organizzano anche percorsi di conoscenza delle erbe con un erborista professionista. La Terra sotto i piedi è un progetto di apicoltura e rispetto ambinetale voluto da alcune aziende dell’alto mantovano e ha permesso la posa di sette beehotel ora in via di popolamento.


Si possono seguire eventi e degustazioni vini ogni giovedì alla Cantina Gozzi. Tra i vini locali si possono gustare il Garda DOC e il Garda Colli Mantovani Doc, il Lambrusco Doc.
In queste zone al ristorante la Colomba a Castellaro Lagusello potete gustare anche i bigoli con le sarde e il rinomato filetto di persico.
Una delizia golosa a Sabbioneta è il gelato con la torta Sbrisolona (famosa per il suo impasto duro e friabile a base di mandorle) alla pasticceria Atena o i filos, biscotti con farina fiore di mais in un impasto con noci o nocciole.

Cosa visitare

Se siete a Solferino non si può tralasciare di dare un tributo alla storia del Risorgimento italiano. La chiesa dell’Ossario raccoglie le spoglie di una parte dei caduti nella storica battaglia del giugno 1859; la Rocca da cui si gode un panorama a 360° sulla valle; il Memoriale della Croce Rossa; Piazza Castello e il museo Storico.


A Castellaro Lagusello potete salire sulla Torre campanaria, o sbirciare all’interno della chiesa di San Nicola, o fare una passeggiata sui camminamenti o il parco di Villa Arrighi (visitabile il sabato e la domenica). Famoso è il “Lagusello” un laghetto morenico a forma di cuore, oggi riserva naturale protetta dove sono conservate palafitte risalenti all’età del bronzo.


A Sabbioneta, “città ideale” voluta da Vespasiano Gonzaga Colonna che conserva ancora intatte le mura a forma di stella, il Palazzo Giardino, la Galleria degli Antichi, il Palazzo Ducale, la Chiesa dell’Incoronata e il Polo Museale. Purtroppo fino all’autunno il teatro all’Antico, primo teatro in Italia ad essere progettato ex novo per tale fine, è chiuso per opere di restauro. Di recente apertura il museo diocesano dove è visibile il “Toson d’oro”, onorificenza trovata nelle ricognizione della tomba del duca Vespasiano.

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