Passeggiare a Viterbo e non innamorarsene è alquanto impossibile. Una città elegante e dalle origini etrusche, che ha il piacere di ospitare il quartiere medievale più grande d’Europa e diverse sorgenti termali. Il centro storico è racchiuso in massicce mura che al loro interno conservano chiese romaniche, gotiche e rinascimentali, torri, dimore in pietra, chiostri, fontane e meravigliosi quartieri risalenti al Medioevo: San Pellegrino e Pianoscarano. Per non parlare, poi, dell’eccezionale Palazzo Dei Papi, simbolo della città e sede del più lungo conclave mai esistito nella storia. Noi di VdG Magazine abbiamo deciso di portarvi nel dedalo di viuzze fiabesche che caratterizza Viterbo, presentandovi anche i 5 ristoranti migliori della città in cui poter assaggiare piatti tipici e non solo.
Enogastronomia Viterbese
Il territorio della Tuscia si distingue per essere particolarmente fertile. Molte sono le coltivazioni di nocciole, castagne, ulivi e uva e con tanto di certificazioni di qualità DOP e DOC. Prodotti altamente genuini e utilizzati per realizzare molti dei piatti della cucina tradizionale. Tra questi possiamo nominare l’acquacotta, una zuppa di frutti della terra bolliti in acqua e serviti su fette di pane raffermo, e il minestrone alla viterbese, delizia arricchita di peperoncino, olio del territorio, croste di parmigiano e fette di pane tostato. Tuttavia, la vicinanza con Roma e i confini con la Toscana, rendono l’enogastronomia viterbese una mescolanza di sapori di altri luoghi. Una città non solo bella, ma anche ideale per gustare piatti autentici e gustosi.
5 ristoranti migliori di Viterbo scelti da VdG Magazine
Sono molti i ristoranti del viterbese. Posti in cui sentirsi a casa e in cui non mancano piatti dal gusto tradizionale. Spesso sono d’epoca e dall’architettura rustica. Mobilio di un tempo andato e realizzato in legno di castagno che, da queste parti, è un bene preziosissimo. Negli ultimi anni la città di Viterbo si è aperta anche a cucine multietniche e ad ambienti in cui l’arte culinaria è più ricercata e il design dei locali più minimale.
Danilo Ciavattini Ristorante
Si chiama proprio Danilo Ciavattini uno dei ristoranti che vi suggeriamo a Viterbo. Ha il nome del suo fondatore, nonché chef stellato. Un ragazzo giovane che ha girato l’Italia e il mondo con l’obiettivo di imparare a cucinare e coltivando il sogno nel cassetto di tornare in quella che è la sua provincia natale per aprirvi un ristorante. Danilo è riuscito a realizzare il suo desiderio inaugurando un locale non lontano dalla famosa Piazza Fontana Grande e presenta ai suoi ospiti un menù di alta cucina, ma che si rivolge ai piatti tradizionali. Utilizza principalmente prodotti del territorio riproponendoli in chiave gourmet e a prezzi accessibili. Il tutto in un ambiente raffinato e minimal, seppur rispettando le architetture tipiche del centro storico. Mangiare da Danilo Ciavattini Ristorante significa poter gustare prelibatezze come: tartare di manzo locale, acquacotta alla viterbese, spaghetto emulsionato all’acqua di cozze e al tartufo viterbese, fettuccine con ragù di agnello, nocciole e rosmarino, e tanto altro ancora.
Osteria del Vecchio Orologio
Un’osteria che esiste da ben 50 anni nel cuore di Viterbo e che si distingue per essere una delle più tipiche e ricercate della città. Offre ai suoi clienti un menù ricco e a base di piatti stagionali realizzati con i prodotti della zona. Tutto viene rigorosamente preparato in casa, il pane, la pasta, i dolci e in serata viene proposta anche un’ampia scelta di ottime pizze stese a mano. L’ambiente si presenta color peperino ed è arricchito da 3 grandi archi a tutto tondo. Un luogo davvero accogliente e che punta l’attenzione anche su una buona scelta di vini che comprende la produzione della Tuscia Viterbese e della Regione Lazio. Quelli dell‘Osteria del Vecchio Orologio sono sapori di un tempo allineati ai gusti e alle evoluzioni contemporanee.
L’altro Gusto
Un locale che usufruisce di materie prime fresche e di ottima qualità, proponendo una lista di piatti ingegnosa in cui le tradizioni vengono rivisitate con gusto. È situato nel centro storico di Viterbo e ha un arredamento elegante e confortevole, pur mantenendo le architetture ad arcate e in pietra tipiche del viterbese. L’Altro Gusto merita una menzione tra i 5 migliori ristoranti di Viterbo anche grazie alla preparazione e gentilezza del personale. Un ambiente davvero delicato la cui disposizione permette di rispettare gli spazi personali e in cui poter assaporare un menù dove particolare cura viene posta nei dettagli e nella stagionalità degli ingredienti. Il ristorante è chiuso la domenica e il lunedì, mentre il martedì e il sabato riserva anche un ottimo menù di pesce. Da sottolineare, inoltre, la variegata proposta di vini e la possibilità di ordinare pietanze totalmente gluten free.
Il Richiastro
Un posto dallo spirito prettamente medievale, sia per quanto riguarda il suo nome, sia per le ricette offerte. Il Richiastro è dotato di una sala interna in cui mangiare accanto al camino durante l’inverno, e una serie di coperti esterni in un giardino ispirato agli orti del ‘300. La location trasuda storia da ogni parete, anche se un occhio viene puntato sulla modernità. È situato al centro del capoluogo laziale e fa della ricerca della tradizione la sua punta di diamante, pur proponendo piatti anche in maniera creativa. Il menù prevede pietanze di reinterpretazione medievale senza dimenticare l’importanza dei prodotti stagionali. Tra i primi più gustosi menzioniamo i pizzicati alle zucchine, lombrichelli alla vitorchianese e zuppe di ceci e castagne e lenticchie e funghi. Tra i secondi, arrosto di maiale ai fichi o al vino rosso e guancia di maiale con uvetta. Anche questo è uno dei ristoranti degni di essere nella lista dei migliori di Viterbo.
Il Grottino
Un localino intimo e rilassante gestito con passione e accorta gentilezza dal suo proprietario Claudio. Disposto su due livelli e con arredamento piacevolmente curato. Il Grottino si trova all’interno della cinta muraria di Viterbo, e offre ai suoi clienti un menù dai sapori locali che spesso si abbina a elementi più creativi. Lo Chef Wiktor Uriasz consiglia di assaggiare: tortelli con formaggio e tartufo, agnello disossato con funghi porcini, filetto di manzo al vino rosso e sformatino tiepido di marroni e cioccolato. Ad accompagnare le bontà del ristornate anche una carta di vini con ben 70 etichette.