Il World Pasta Day si celebra ogni anno il 25 ottobre, una giornata dedicata al piatto simbolo della cucina italiana. Un alimento che ha conquistato il mondo intero, dalla Cina agli Stati Uniti, dal Giappone all’Australia. La pasta unisce culture diverse attorno a un tavolo.
Questa ricorrenza nata nel 1995 continua a crescere: ristoranti, famiglie e chef celebrano insieme con ricette tradizionali e creazioni innovative. Il 25 ottobre è il giorno per riscoprire la versatilità della pasta, la sua capacità di adattarsi ad ogni gusto e tradizione.

Le origini del World Pasta Day
E’ stato istituito nel 1995 durante il primo World Pasta Congress, quando quaranta produttori di pasta da tutto il mondo si riunirono per celebrare questo alimento. L’evento fu organizzato a Roma dall’International Pasta Organisation (IPO) con l’obiettivo di promuovere la pasta come cibo sano e sostenibile.
Da allora ogni 25 ottobre il mondo si unisce nella celebrazione: conferenze, degustazioni, eventi speciali. Ogni anno una città diversa diventa capitale mondiale della pasta, nel 2024 è stata Philadelphia, città che dagli anni Settanta ha abbracciato la cucina italiana e quest’anno sarà Istanbul.
L’IPO coordina le celebrazioni globali, promuove la conoscenza della pasta, sostiene i produttori, educa i consumatori sui benefici nutrizionali. La pasta non è solo cibo, ècultura, storia, condivisione.
La Pasta nel Mondo: numeri straordinari
I dati dell’International Pasta Organisation rivelano cifre impressionanti. Nel 2023 si sono prodotte circa 17 milioni di tonnellate di pasta in 52 paesi. In venticinque anni la produzione è aumentata dell’85%, un successo planetario senza precedenti.
L‘Italia rimane leader indiscusso con 23 chili pro capite annui, siamo i maggiori consumatori, ma anche i maggiori produttori ed esportatori. Il 61% della produzione italiana va all’estero, parliamo di 2,2 milioni di tonnellate. Ogni giorno 75 milioni di porzioni di pasta italiana vengono servite nel mondo.
Quaranta paesi producono oltre ventimila tonnellate annue. La pasta si chiama noodle in inglese, nudel in tedesco, pâte in francese, ma ovunque rimanda all’Italia. Siamo ambasciatori di questo alimento straordinario.
Il World Pasta Day celebra anche questa diffusione, mostra come un piatto della tradizione contadina italiana sia diventato globale adattandosi ad ogni cultura senza perdere identità.

Perché la pasta conquista il mondo
La pasta ha qualità uniche che spiegano il suo successo. È versatile, si abbina a qualsiasi ingrediente, verdure, carne, pesce, formaggi. Ogni cultura può interpretarla a modo suo, mantiene sempre un’anima italiana, ma parla lingue diverse. È nutriente ed energetica, fornisce carboidrati complessi a rilascio graduale. Perfetta per chi fa sport, ideale per chi lavora. Dona energia senza appesantire, ha un basso indice glicemico, non provoca picchi di zucchero nel sangue.
È sostenibile, richiede poca acqua per la produzione. Ha una lunga conservazione, non necessita di refrigerazione. Riduce gli sprechi alimentari. In un mondo che cerca soluzioni ecologiche, la pasta è una risposta. È economica, accessibile a tutti. Non conosce barriere sociali, può essere un piatto povero o una preparazione gourmet. Si adatta a ogni budget, nutre senza discriminare. È conviviale, la pasta unisce le persone. Si mangia in famiglia, con gli amici, nelle feste, crea momenti di condivisione.
Come si celebra nel Mondo
Durante il World Pasta Day le celebrazioni si moltiplicano. I ristoranti italiani nel mondo propongono menu speciali, degustazioni di paste tradizionali, abbinamenti creativi, ricette innovative che rispettano la tradizione. Le scuole organizzano attività didattiche, bambini imparano a preparare la pasta fresca, scoprono le diverse forme, conoscono la storia di questo alimento, vengono educati alla sana alimentazione.
I social media esplodono di contenuti, l’hashtag WorldPastaDay raccoglie milioni di post. Foto di piatti colorati, video di preparazioni. Storie di famiglia legate alla pasta. Un flusso continuo di amore per questo cibo. Le famiglie cucinano insieme, è l’occasione per tramandare ricette, nonne che insegnano a nipoti, genitori che condividono con figli. La pasta diventa veicolo di memoria e tradizione. I produttori aprono le porte dei pastifici: mostrano il processo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito. Far conoscere la qualità della pasta italiana è fondamentale.

Le sfide future
Il mondo della pasta guarda avanti con progetti ambiziosi. L’IPO ha lanciato la “100 Billion Meals Challenge”. L’obiettivo è fornire un miliardo di piatti di pasta in dieci anni alle organizzazioni che combattono la fame. La pasta può contribuire a nutrire il pianeta.
Secondo l’ONU, 733 milioni di persone hanno sofferto la fame nel 2023, una persona su undici nel mondo. L’agenda 2030 punta a eliminare la fame, la pasta può essere parte della soluzione, è nutriente, economica, conservabile.
L’innovazione continua: paste integrali, di legumi, senza glutine; nuove forme; processi produttivi più sostenibili; imballaggi ecologici. L’industria della pasta evolve mantenendo qualità e tradizione.
La sfida è anche culturale. Educare al consumo corretto, sfatare miti: la pasta non fa ingrassare se consumata con moderazione. È parte di una dieta equilibrata, il modello mediterraneo lo dimostra.
Il World Pasta Day diventa momento per discutere questi temi, non solo festa ma anche riflessione sul futuro del cibo, sulla sostenibilità, sul diritto di tutti a nutrirsi bene.
Ricette e tradizioni
Ogni regione italiana ha le sue paste tipiche, i suoi condimenti tradizionali: dal pesto ligure al ragù bolognese, dalla carbonara romana all’amatriciana.
Ma anche per sperimentare. Fusioni tra cucina italiana e altre tradizioni. pasta con curry, noodles all’italiana. Contaminazioni che arricchiscono senza tradire l’essenza del piatto.
La pasta fresca fatta in casa torna protagonista. Sfoglia tirata al mattarello, forme modellate a mano. Il piacere di creare, di impastare, di vedere nascere ravioli, tagliatelle, orecchiette.
I grandi chef propongono interpretazioni contemporanee. Tecniche moderne applicate alla tradizione, presentazioni scenografiche ma sempre con rispetto per la materia prima, per la storia che ogni formato racconta.
Il World Pasta Day ci ricorda che la pasta è patrimonio dell’umanità, non solo italiano, è un bene comune che attraversa confini e generazioni, un filo che unisce passato e futuro.



