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Borghi e cucina tradizionale della Valle del Mignone

Continua il nostro viaggio itinerante tra i borghi della Tuscia e i piatti tradizionali della zona. Fino ad ora vi abbiamo portato a Viterbo e vi abbiamo indicato i suoi 5 ristoranti migliori; siamo andati insieme a fare un giro tra i paesini dei Monti Cimini e a loro enogastronomia; e un saltino lo abbiamo fatto anche nelle cittadine immerse nella natura della Valle Del Treja, raccontandovi tutte le loro delizie culinarie. Oggi vi mostriamo un’altra zona della Tuscia Viterbese: la Valle del Mignone e insieme andremo a visitarne i borghi e ad assaggiarne la cucina tradizionale.

I Borghi della Valle del Mignone e la cucina tipica

valle del mignone cosa mangiare

Il fiume Mignone nasce a nord-est dei Monti della Tolfa e sfocia poco a sud delle Saline di Tarquinia. Un corso d’acqua sicuramente non lunghissimo, ma che nel susseguirsi degli anni ha creato intorno a sé un ambiente davvero eccezionale. Non è difficile, infatti, imbattersi in angoli in cui la natura si fonde con la storia e i resti di gloriosi popoli antichi, creando dei luoghi di suggestiva e incontaminata bellezza. Sono solo 6 i comuni della Tuscia allocati in questa zona. Paesini piccolini che però conservano diverse ricchezze storico-culturali, musei, percorsi naturali, siti archeologici e tantissime tradizioni. Ed è per questo motivo che noi di VdG Magazine vi presentiamo la Valle del Mignone facendovi passeggiare tra i suoi borghi e scoprire la cucina gustosa e tradizionale.

Barbarano Romano

Barbarano Romano è un piccolo paese delle Tuscia che conta circa 1000 abitanti. Nonostante le sue minute dimensioni, il borgo si distingue per essere uno dei più belli e interessanti della provincia di Viterbo. Sono molte le attrazioni da visitare tra cui importanti monumenti di epoca medievale come la Chiesa del Crocifisso, e l’Ecomuseo della Tuscia Rupestre “Francesco Spallone“, dove particolare importanza viene data all’aspetto ambientale, ma anche a quello culturale a causa della millenaria interazione tra le attività dell’uomo e le caratteristiche geologiche dell’area. Infatti, il borgo a forma di spina di pesce e circondato da alte mura quattrocentesche, è immerso nella natura e nelle numerose testimonianze etrusche del Parco Regionale Marturanum.

cucina dei borghi valle mignone

Ma non solo bellezze artistiche, naturali e storiche, a Barbarano Romano non mancano prodotti genuini e di qualità e piatti stuzzicanti da gustare. Particolarmente rinomato è il suo olio extravergine di oliva dal gusto leggermente fruttato e dal colore intenso. Inoltre, trovandosi in una zona adatta all’agricoltura e all’allevamento, è possibile anche assaggiare formaggi, freschi o stagionati tra cui invitanti pecorini, carne di alta qualità, e erbe spontanee come cicoria, malva e tarassaco. Da segnalare anche le lumache alle quali viene dedicata una sagra a fine settembre, il pizzicotto che è uno gnocco di pasta lievitata e la ricotta calda servita su tozzi di pane.

Bassano Romano

Un altro piccolo comune della Tuscia che si trova immerso in paesaggi boschivi ricchi di faggi, castagni e querce. Bassano Romano, è anche situato a 350 metri sul livello del mare e rappresenta un’ottima meta per l’estate nel caso in cui si voglia fuggire dal caldo della città. Durante i mesi estivi, infatti, in questo borgo della della Tuscia è possibile godere di un clima fresco e piacevole. Tra i luoghi di interesse del comune laziale da poter visitare, menzioniamo la Chiesetta di Santa Maria e il Palazzo Giustiniani Odescalchi.

borghi e cucina valle del mignone biscotti nocciole

Grazie alla rigogliosa vegetazione della zona di Bassano Romano qua si possono assaggiare prodotti di qualità come castagne, funghi e in particolare i porcini, e le nocciole Romane DOP, utilizzate per moltissimi dolci tipici, quali torzetti e biscotti, anche se una menzione per eccellenza la merita il pregiato e raro olio di nocciole.

Blera

Tra i borghi della Valle del Mignone si erge un paesino di nome Blera dalle origini etrusche e con una cucina tradizionale particolare e succulenta. In paese è possibile percepire un forte spirito religioso grazie alle numerose e differenti Chiese presenti. Storia e natura si fondono perfettamente rendendo questa cittadina della Tuscia Viterbese una meta ideale per chiunque abbia bisogno di staccare dalla frenesia delle grandi realtà e voglia una vacanza all’ insegna della natura e dell’architettura antica.

tartufi della tuscia

Il territorio della zona è ricco di ulivi dai quali è possibile ricavare uno degli oli extra vergine di oliva migliori del Lazio. Inoltre, si allevano carni con produzioni agricole locali e prive di OGM. Ma il prodotto per eccellenza è sicuramente il tartufo, in particolare il Bianco d’alba, il Nero di Norcia e il Tuber Aestivum. Tra i piatti caldi tipici da assaporare in zona consigliamo lo Stratto al Tartufo e lo Gnocco al Castrato. E se siete amanti del vino non potete saltare la Festa di San Martino i primi di Novembre, in cui vengono aperte cantine caratteristiche e degustati di prodotti tipici.

Oriolo Romano

Un altro dei borghi-gioiello del Viterbese. È situato a circa 30 chilometri di distanza dal capoluogo laziale e si appoggia sui Monti Sabatini. Un territorio, dunque, collinare e pieno di vegetazione. Boschi di faggi secolari, cerri e castagni a dominare il delizioso centro storico in cui è possibile scorgere l’elegante Palazzo Santacroce. Ma un perfetto connubio tra arte e natura si incontra presso le “Olmate“, un raffinato giardino che decora il Palazzo Altieri.

ricotta formaggio valle del mignone

Grazie alla posizione geografica e alla fertilità della terra, a Oriolo Romano vengono coltivati numerosi prodotti completamente genuini e gustosi come le olive per l’olio extravergine, che si distingue per un gusto prevalentemente erbaceo. Le ricette tradizionali sono a base di carne di maiale, mucca e pecora, funghi porcini e formaggi come ricotte e caciotte. Da segnalare anche la produzione di vini DOC, bianchi e rossi con sapore fruttato.

Vejano

Uno di quei borghi destinato a diventare una piccola cittadina fantasma. Il suo centro storico, infatti, è quasi completamente disabitato. La popolazione si sta piano piano trasferendo nella parte moderna del paese che si trova al di là della piazza principale. Tuttavia, Vejano si erge su uno sperone di tufo e conserva edifici eleganti come la Rocca e la Chiesa dell’Assunta. Il paesaggio che si può ammirare dai vicoli del borgo è prevalentemente composto da distese di terreni coltivati, verdi colline e boschi di querce.

forno a legna per piazza fiamma

I prodotti tipici di Vejano si rifanno principalmente ad allevamento ed agricoltura. Degni di nota sono l’olio extravergine DOP, perfetto per condire zuppe, bruschette e piatti tipici locali; carne a marchio Tuscia Viterbese proveniente da animali allevati con un alimentazione corretta. La cucina tradizionale da guastare a tavola ci propone pietanze saporite come il ceciarello, una pasta fatta con acqua e farina e a forma di cecio, e la pizza a fiamma, pasta di pane cotta con il calore della fiamma viva del forno a legna.

Villa San Giovanni in Tuscia

Villa San Giovanni in Tuscia è l’ultimo borgo della Valle del Mignone. Si trova a circa 35 chilometri da Viterbo e a fargli da cornice ci sono campi coltivati, colture terrazzate, olivi e vigneti. L’attrazione più degna di nota della zona è sicuramente il Parco Marturanum, ma nel centro storico non mancano edifici imponenti come la Villa Romana e Chiesa di San Giovanni Battista.

trippa valle del mignone cucina tipica dei borghi

Nonostante le dimensioni ridotte del paese, sono molte le tradizioni enogastronomiche in cui gustare la cucina tradizionale dei borghi della Valle del Mignone. In particolare segnaliamo la Sagra della Pezzata e degli arrosticini di pecora, e la Sagra della trippa preparata davvero in molti modi differenti. Il tutto accompagnato da vini bianchi e rossi DOC  che si abbinano perfettamente anche ai dolci della zona. Inoltre, da queste parti viene prodotto un succulento olio extra vergine di oliva.

a cura di Serena Proietti Colonna

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