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Vino e bicicletta, nella Valpolicella tra degustazioni e vigneti

Se dite Valpolicella cosa vi viene in mente? Vino ovviamente, perchè il vino rosso doc che si produce nella provincia di Verona è uno dei vini rinomati del nostro Paese. La sua origine si fa risalire all’epoca romana dove in queste terre veniva prodotto un rosso, il Retico, servito anche alla corte degli imperatori. Quindi se siete nelle zone del Valpolicella merita un giro di “assaggio” nelle tante cantine di produttori locali.

In tour tra cantine

E visto che è bello assaporare il territorio in modo lento, vi consigliamo un tour di cantine in bicicletta a cui potete abbinare degustazioni dell’olio che qui troverete con un intenso colore verde-oro, e il cui utilizzo ideale è a crudo. Se volete vedere la tradizionale spremitura delle olive rigorosamente fatta a mano, il periodo giusto è tra ottobre e novembre. Cos’altro?

Specialità da gustare

Tartufo nero, miele, frutta e salumi sono tra le specialità da assaporare, con un occhio di riguardo ai formaggi prodotti in allevamenti di alta montagna. Tra i formaggi della Lessinia citiamo doverosamente il Monte Veronese che esiste in tre diverse varietà. Specialità assoluta il Monte Veronese ubriaco all’Amarone, le cui le forme vengono immerse nel mosto delle uve appena raccolte.


I piatti tipici

Come in tutta Italia, la cucina è ricca di prelibatezze e prodotti locali. Per i vini con cui potete assaporare le pietanze è indicato il Valpolicella per i primi piatti, l’Amarone per la cacciagione, il Valpolicella Superiore per la carne, il Recioto per i dolci. Se vogliamo iniziare dall’antipasto fatevi portare qualche fetta di sopréssa (grosso salame), assieme a pearóni verdi (peperoni verdi), seoléte (cipolline) e serùmoli (cetrioli) sottaceto.

Piatti tipici, che bontà

Nelle diverse trattorie locali potete trovare tra i primi paparéle in brodo coi fegadini (tagliatelle in brodo con i fegatini); brodo e tripe (trippa in brodo); panà (pane raffermo cotto in un brodo vegetale); gnochi de malga (gnocchi di malga); fasói imbogoné o con le codeghe (fagioli con le cotiche); polenta brustolà e renga (polenta abbrustolita e aringhe); polenta e formàio (polenta e formaggio).

Cucina tradizionale, dai bolliti ai dolci

Oltre ai tradizionali bolliti misti di gallina, manzo, lingua e cotechino con la pearà (una salsa fatta con pane raffermo grattuggiato, midollo, pepe e formaggio), tra i secondi piatti della tradizione anche ossi de porco e gambéti (ossi di maiale e zampetti); polenta e uséi (polenta e tordi, cesene); polenta e levro (polenta e lepre); polenta e fagiàn (polenta e fagiano). Per completare il pasto come dolce la pasta frola o sbrisolóna (dolce di pastafrolla); pisóta con l’ua (torta con l’uva); brasadéle (ciambelle); nadalìn (dolce con mandorle e pinoli).

Tra prelibatezze e giri bike

I comuni della Valpolicella sono Dolcè, Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar di Valpolicella, Pescantina, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo, San Pietro in Cariano. Il progetto della rete ciclistica in Valpolicella e Valdadige riprende i tracciati delle strade romane, ora strade secondarie o di campagna a basso traffico. Esistono diciassette itinerari per tutte le gambe, nel cuore della provincia di Verona, che toccano tutti i comuni della Valpolicella e raggiungono la Valle dell’Adige.

Il percorso adatto a tutti

Ad esempio, se volete fare una bella gita tranquilla vi consigliamo il percorso Verona – Parona, 18 chilometri adatti a tutte le biciclette su terreno pianeggiante toccando i comuni di Corrubio, Negarine, San Pietro in Cariano, Corgnon, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Ponton. Di soli 3 km è il tratto tra Castelrotto e Moron, che passa per Pedemonte. Lineare collinare e non pavimentato su viabilità minore e campestre, non richiede particolare allenamento.

Per i più piccoli e per i grandi

Da fare con i bambini portando con sé una bella merenda. Tra i monti da Negrar a Fumane 30 km per chi è allenato e abituato alle salite e possiede la bici adatta. Il percorso è asfaltato comodo ma continuo. Sempre per ciclisti allenati è l’anello di Negrar (con partenza e arrivo in paese) di 13 km, tocca anche Montecchio, Siresol, Preperchiusa.

Sempre con partenza da Negrar fino a Sant’Ambrogio di Valpolicella sono 27 km che comprendono lo scavalcamento di tre dorsali pedemontane, la Masua, Marano e Cavalo: itinerario con salite ripetute che richiede allenamento e biciclette adatte.

Quello più completo

Per conoscere un po’ tutto il territorio della Valpolicella il percorso più adatto è l’anello della Valpolicella, 44 chilometri totali nel quale sono raccordati numerosi itinerari del territorio, toccando tanti luoghi significativi dal punto di vista paesaggistico, storico culturale e naturalistico. Un percorso con alcuni tratti sterrati e di modesta salita. Si passa per Quar, Corrubio, Pescantina, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Fumane, San Pietro in Cariano, Pedemonte, Moron, Arbizzano.

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