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Alto Adige, consigli per programmare una vacanza gourmet nel dopo lockdown

Oggi vi portiamo a conoscere 4 ristoranti di altrettanti hotel di lusso che, dopo questo periodo di lockdown, nel mese di dicembre riapriranno le proprie porte ai turisti per trascorrere un’indimenticabile vacanza gourmet in Alto Adige.

Vacanza gourmet

Il grande scrittore inglese George Bernard Shaw sosteneva che non c’è amore più sincero di quello per il cibo. Quando poi il cibo è sinonimo di gusto, salute e materie prime di qualità, allora siamo davanti ad un perfetto connubio. E, tra una ricca offerta culinaria ed una calorosa ospitalità ecco i nostri consigli per una scoprire il lato gourmet dell’Alto Adige.

Markus Auer – Chef del Naturhotel Leitlhof

Post Hotel Tradition & Lifestyle

Per le sue ricette, il giovane chef Cesare Airaldi del Post Hotel di San Candido, utilizza soltanto ingredienti locali e stagionali di elevata qualità. Valorizzazione dei produttori del territorio, grande attenzione ai dettagli ed immensa passione, sono le caratteristiche che contraddistinguono la cucina del Post. Ma anche, abbinamenti insoliti e tecniche innovative, pur conservando la semplicità e la genuinità della tradizione alpina. Una delle sue specialità è la spuma di sambuco con sorbetto all’ortica e tegole di meringa allo yogurt, spolverate di polvere alla mora.

Spuma di sambuco con sorbetto all’ortica

Naturhotel Leitlhof

E’ un pesce di lago il protagonista del raffinato piatto di Markus Auer, lo chef del Leitlhof in Val Pusteria. Stiamo parlando del Salmerino alpino con pino mugo, mele e patate affumicate, un secondo sano e fresco, come sane e fresche sono le materie prime delle sue creazioni culinarie. Un mix di sapori forti, tipici dell’Alto Adige, insieme alla leggerezza della cucina mediterranea, rappresentano il cuore del lavoro di Markus. Da non perdere poi, gli ottimi abbinamenti con i vini della ricercata cantina dell’hotel.

Salmerino alpino con pino mugo

Quellenhof Luxury Resort Passeier

Un allettante mix di sapori allo Sky Restaurant Teppanyaki dell’Hotel Quellenhof di Merano. Qui, infatti, alle storiche prelibatezze altoatesine, si aggiunge un tocco di Estremo Oriente con la famosa cucina giapponese Teppanyaki: una particolare tecnica di cottura che il sous-chef Roman Vidovic ha appreso dal maestro Xiao Wang e che vede l’utilizzo del teppan, una piastra calda su cui sono messe a cucinare le pietanze crude.

Roman Vidovic

Dolomiti Wellness Hotel Fanes

L’estro culinario dello chef Claudio De Marc caratterizza il ristorante dell’Hotel Fanes di San Cassiano, in Alta Badia. Un ambiente intimo ed elegante, dove poter assaporare formaggi, ricotta e speck prodotti direttamente in loco e la carne di selvaggina con cui De Marc realizza alcuni dei suoi piatti gourmet, tra cui ad esempio, la cotoletta di cervo in manto di frutta secca con tortino di patate, marmellata e cappuccio rosso stufato.

Cotoletta di cervo

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