Precisi studi scientifici suggeriscono, ormai da tempo, che un consistente consumo quotidiano di frutta e verdura (più di 400 gr al giorno) potrebbe prevenire almeno il 20% di tutti i casi di tumori maligni. Questo vale in particolare per gli agrumi – ovvero arance, limoni, lime, bergamotto, pompelmi, mandarini e l’esotico pomelo –, frutti invernali che, oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali, rappresentano consistenti fonti dietetiche di molecole bioattive. Ed è proprio grazie a queste molecole che negli ultimi decenni studi epidemiologici e clinici hanno correlato il consumo di agrumi a un effetto preventivo nei confronti dei tumori. I meccanismi secondo cui agirebbero questi composti sono diversi: da quelli inibitori dell’attivazione cancerogena all’effetto “spazzino” dei radicali liberi, all’inibizione della proliferazione cellulare e della progressione tumorale. La maggior parte delle prove a supporto dei potenziali effetti anti-cancro degli agrumi è derivato da studi iniziati negli anni ’90 e riguardanti i tumori del tratto orofaringeo e gastrici, una metanalisi (revisione di studi precedenti) nel 2006 ha poi confermato l’effetto protettivo di questi frutti contro il cancro orale. In seguito sono stati pubblicati ulteriori studi sul significativo effetto protettivo degli agrumi nei confronti di altri tipi di tumori come quello al seno, al pancreas, alla prostata, al polmone e contro le recidive. Quali sono nello specifico le sostanze bioattive più frequentemente indagate? I bioflavonoidi che proteggono la vitamina C dall’ossidazione; i carotenoidi come il licopene, contenuto nel pompelmo, studiato come antitumorale e come protettivo del sistema cardiovascolare così come le antocianine presenti nelle arance rosse; l’esperidina, antiossidante e antiflogistico; i terpeni e i limonoidi, presenti principalmente nelle bucce, alleati del nostro sistema immunitario e con funzioni antitumorali. Certo la variabilità della capacità di assorbimento di queste sostanze merita ulteriori verifiche, tuttavia i dati epidemiologici sostengono la validità sostanziale degli agrumi nella difesa della salute.Solo in tempi recenti il pompelmo si è diffuso nei reparti frutta dei nostri negozi e supermercati. In realtà, insieme al mandarino e al cedro, rappresenta una delle tre specie da cui hanno avuto origine tutti gli altri agrumi
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