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Vermouth di Torino, mon amour!

Capita che si viva di passioni come quella per il vino aromatico. Ci ha incuriosito questa iniziativa e con piacere abbiamo aderito per divulgarla. Un piccolo progetto, da poco nato in tempo di pandemia e restrizioni ma che pian piano sta crescendo sui social. “Vermouth di Torino mon amour” nasce dalla passione di Laura Gobbi, esperta in marketing territoriale e firma di importanti progetti di promozione del territorio, condivisa e sostenuta dall’Istituto del Vermouth di Torino.

©Istituto del Vermouth di Torino

Ma come ti è venuto in mente?

«Vivo di passioni – ci confessa Laura – e ne avessi qualcuna in meno, sarebbe anche meglio ma che ci posso fare, ormai è troppo tardi!». Una di queste è appunto il Vermouth di Torino, tanto da creare una piattaforma e coinvolgere tantissimi appassionati. Come ti è venuto in mente? «Così, tra una chiusura e l’altra, per sopperire alla mancanza dell’ora del Vermouth, mi sono creata un’alternativa, Vermouth di Torino mon amour».

Storia e produttori del vino aromatico

Ovvero? «Una serie di incontri, in collaborazione con l’Istituto del Vermouth di Torino e altri produttori, per scoprire la storia del vino aromatico più conosciuto al mondo, tutto italiano, tutto sabaudo». Da Cocchi1891 a Tosti1820, da Riserva Carlo Alberto a Calissano, Carpano, Sperone, Chazalettes, Martini e altri produttori che pian piano si stanno aggiungendo per dare vita ad un calendario di racconti emozionanti. Ne siamo certi, ne sentiremo delle belle!

Bottiglie dei produttori di Vermouth

Vermouth di Torino, ritualità di casa

Dieci incontri, dieci etichette, dieci storie sul vino aromatico più famoso al mondo. Vermouth di Torino mon amour” è una dichiarazione d’amore per ciò che questo vino rappresenta, icona di eleganza, stile e prestigio. «Vengo da una famiglia piemontese, il Vermouth ha sempre fatto parte della ritualità di casa. Una gestualità che mi riporta all’infanzia, quando mia nonna apriva la vetrinetta “dell’amoire” del salotto buono, tirava fuori il bicchierino del servizio di cristallo, che ancora oggi possiedo, lo appoggiava sul vassoio con il centrino fatto all’uncinetto e in dialetto piemontese chiedeva se poteva servire il vermouth».

Vuoi un goccio di Vermouth?

«A’t fa bin – sorride Laura – Se ti fa piacere, ti aspetto nel salotto virtuale di Vermouth di Torino mon amour per gustare un pezzo della nostra storia con altri “vermouttiani”, ogni martedì alle 21 su zoom». Per accedere alle serate e ricevere il link di zoom, è necessario inviare una email a info@lauragobbi.com oppure compilare qui il form.

©Laura Gobbi

Ogni martedì su zoom

Così Laura Gobbi ci racconterà in una serie di interviste con i produttori, la storia del Vermouth di Torino, per una promozione delle etichette e una valorizzazione delle aziende associate. Un’occasione per accompagnarci alla scoperta di un prodotto icona del capoluogo piemontese e simbolo di una città. «La storia del Vermouth affonda le sue radici nell’antichità, – aggiunge – cavalca secoli e segna il tempo con la sua straordinaria capacità di mantenersi salda nella quotidianità delle persone».

La sacralità del proibito

Da questo amore proustiano per il Vermouth e per la sua importante storia, nasce un progetto saldato da una frizzante sinergia con l’Istituto e altri produttori. L’Istituto del Vermouth dal l 2017 ha lo scopo principale di valorizzare, promuovere ed elevare la qualità del Vermouth di Torino, per diventare il braccio culturale del Consorzio del Vermouth di Torino istituito nel 2019 per la difesa e la promozione della denominazione protetta.

Roberto Bava, presidente del Consorzio del Vermouth di Torino

Esperienza Vermouth

«Passaggio fondamentale per me è stato incontrare Fulvio Piccinino, che non ha bisogno di presentazioni nel mondo del Vermouth. Ho partecipato ad una sessione di Esperienza Vermouth e da lì, ho scoperto la straordinarietà di questa eccellenza tutta sabauda. Non un vino, non un liquore ma un elemento rivoluzionario attorno al quale si sono create situazioni che hanno segnato il corso economico, sociale, culturale e artistico del nostro Paese».

L’attesa della trasgressione

Vermouth di Torino mon amour, fedele alla natura conviviale del Vermouth, è un salotto d’antan. Luci soffuse, note che arrivano da lontano, i profumi delle erbe aromatiche avvolgono gli ospiti, un angolo virtuale per rilassarsi e chiacchierare in compagnia di vecchi e nuovi amici, tutti sedotti dalla stessa passione. Il Vermouth. Di Torino. Mon amour!

©Laura Gobbi

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