La volete una vacanza green? La volete una vacanza sicura? Il trend di quest’estate sarà sicuramente la vacanza da cicloturista. E in un’estate che si prevede con un boom di vacanze all’aria aperta e proiettate verso il cicloturismo, avere un bike hotel significa possedere una marcia in più.
Grazie ai doni della Natura e della nostra Cultura, l’Italia è un Paese tutto da scoprire e con il più alto numero di siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Un patrimonio che dobbiamo far ammirare in maniera responsabile e preservare. Il cicloturismo diventa ora un’opportunità, perché il cicloturista è un turista perfetto. Ecologicamente impegnato, attento all’ambiente che lo circonda, disponibile a reinvestire ciò che risparmia in strutture ricettive, che se ne prendano cura e lo vizino con proposte culinarie succulente, ma bilanciate, o comfort zone appositamente predisposte, creando un indotto ed insieme un circolo virtuoso di dialogo continuo con l’ambiente che lo circonda.
E quindi partiamo da qui da un progetto per l’estate che non può prescindere dai bike hotel e da strutture o servizi per il cicloturista. Una proposta per far ripartire l’economia del turismo così colpita da questi mesi di chiusura forzata. Vi diamo così qualche spunto per chi ha una struttura e vuole ripartire, diventando un bike hotel, ovvero un albergo amico della bicicletta.
Un hotel amico della bicicletta
Per essere un bike hotel:
1. Il cliente deve poter portare la bici in camera o avere a disposizione una bike room, difficilmente si vuole separare dal proprio mezzo, e deve avere la certezza che questo sia al sicuro.
2. Il gestore deve prevedere degli orari da ciclisti, perché chi va in bici spesso esce in orari che non sono compatibili con il timing della colazione dell’hotel. E ricordatevi che la colazione del ciclista deve essere energetica.
3. Dotatevi di uno spazio dedicato alla meccanica della bicicletta come un set di chiavi o una pompa, un kit di camere d’aria, perché chi viaggia in bici può avere bisogno di qualche intervento di manutenzione rapido per il proprio mezzo.
4. Fatevi trovare preparati con delle proposte di tour o percorsi oppure mettete a disposizione le mappe dell’ufficio turistico.
5. L’ideale per i ciclisti è avere in loco e nelle vicinanze un servizio lavanderia per pulire il materiale tecnico usato.

Bike hotel ma di lusso
Alcuni hotel hanno già abbracciato questo tipo di filosofia, altri addirittura sono al top di gamma, come gli hotel della collezione LBH, Luxury Bike Hotels. Tre lettere, tre concetti: Lusso, Bici, Hotel.
L, ovvero il lusso di sentirsi bene come a casa; B come bicicletta, ma anche benessere e buonumore; H per Hotel specializzato in turismo a 2 ruote.
La bici è per sua conformazione distanziamento, libertà di movimento e senso di leggerezza: è il mezzo che più di altri consente di addentrarsi in paesaggi da cartolina, girare i territori alla scoperta di tipicità e tradizioni, pedalare in mezzo alla natura. Vi verrà voglia di pianificare una vacanza con la bici al seguito per visitare da vicino luoghi mai visti prima, fuori dai circuiti urbani più noti o delle grandi città. Borghi inediti, mete insolite, poco o per nulla battute dal turismo di massa, da raggiungere pedalando.
E sarà la bicicletta ad accompagnarvi in questa voglia di bello e di buono, perchè ad ogni luogo nuovo associate sempre un piatto nuovo, la cucina italiana sapete vi dà sempre gioia.
Questi hotel sono strutturalmente organizzati per accogliere gli appassionati del turismo in bici con un servizio completo: dallo spazio bike room, all’officina per veloci interventi e piccole manutenzioni, dalla zona lavaggio all’eventuale servizio di noleggio di bici muscolari e a pedalata assistita.
Vi verrà voglia di sperimentarla una struttura LBH, con suite comode o unità indipendenti. Vi verrà voglia perché, poter contare su un albergo di qualità targettizzato nel turismo su due ruote, vuol dire concepire il soggiorno e la vacanza all’insegna del benessere psicofisico. E di tanto movimento all’aria aperta in cerca di bellezza e bontà.