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Una domenica d’autunno tra Vignola e Modena, terra di Lambrusco e aceto

Una passeggiata domenicale, una gita in bicicletta, a conoscere Vignola, terra d’eccellenze enogastronomiche dove la ciliegia è rinomata e il prosciutto cotto è un’eccellenza. Un itinerario tra storia e gusto meglio ancora un percorso di bici – gusto magari lungo la via del Lambrusco.

Vignola

E’ un comune con poco più di 25.000 abitanti della provincia di Modena in Emilia Romagna. Nel piccolo borgo si possono ammirare monumenti e castelli, o scegliere di percorrere percorsi naturalistici adatti a tutta la famiglia e provare un’enogastronomia di eccellenze come l’aceto balsamico tradizionale.

Qui a Vignola viene prodotto anche il prosciutto cotto, il Grancotto di Vignola (Citterio). Il centro storico è caratterizzato dalla Rocca che conserva affreschi neogiotteschi. Dietro il castello si trova Palazzo Barozzi, conosciuto per la sua scala a chiocciola ellittica e autoportante progettata dall’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola. Da lì, percorrendo via Garibaldi per circa 400 metri, si arriva alla villa ottocentesca che ospita il Municipio e l’acetaia comunale. Quest’ultima è gestita da volontari della consorteria Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, qui si svolgono molte attività didattiche con le scuole ed inoltre su prenotazione è possibile fare una visita guidata.

Da Vignola a Modena

Una bella ciclabile facile, segnalata e su asfalto adatta a tutta la famiglia, lunghezza totale 28 chilometri lungo il sedime dell’ex ferrovia. Vale la pena una sosta oltre che a Modena e Vignola anche a Castelnuovo Rangone e Spilamberto. E’ un vero e proprio itinerario di bici abbinato alle delizie del palato su quella che viene definita la via del Lambrusco, terra di castelli e di tanti suggestivi borghi fortificati.

Se parliamo di specialità prendete nota che Castelnuovo è famoso per il superzampone, da guiness dei primati che ogni dicembre durante la festa paesana viene distribuito ai presenti. Castelvetro è invece la patria del Grasparossa, un vino Lambrusco DOC che vi consigliamo di assaporare con alcune specialità regionali, dai tortellini allo zampone, per passare alle crescentine con lardo e affettati misti. A Vignola non perdete poi di assaggiare in stagione la ciliegia di Vignola IGP.


Da segnare per la prossima primavera

Come ben sapete non è periodo di ciliegie, ma se per la prossima primavera avete un week end vuoto vi consigliamo di fare un giro da queste parti e scoprire quante varietà di ciliegia ci sono. Le ciliegie si possono distinguere in varietà a polpa tenera (le “tenerine”) o a polpa soda (i “duroni”), è possibile fare anche una distinzione cromatica dei frutti e parlare quindi di varietà appartenenti al gruppo delle nere, delle rosse o delle bianche. Appartenente alle tenerine, unica varietà del comprensorio, è la Mora di Vignola, varietà autoctona, succosa, ma di piccolo calibro.

Le nere e le rosse

Durone Nero tipico del vignolese, caratterizzato da polpa scura e soda. Altre varietà del gruppo sono: Bigarreau Moreau, Van e Samba. La tipologia dei frutti a buccia rossa, caratterizzata da polpa soda, invece è croccante e molto dolce, ed è rappresentata principalmente dalle varietà Anella, Anellone, Giorgia.

… e le bianche

La tipologia dei frutti a buccia bianco-giallastro e arrossata all’insolazione è rappresentata da una sola varietà di origine locale, il Durone della Marca, con polpa bianca molto consistente e soda, i frutti sono ricercati anche per uso industriale (ciliegie sotto spirito).

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