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Un americano a Firenze

Ḕ Tom Hanks, il protagonista di “Inferno”, film di Ron Howard tratto dall’omonimo romanzo di Dan Brown in uscita proprio in questi giorni. Assieme a lui, partiamo per un viaggio dal taglio cinematografico tra le vie, le chiese e i musei della città di Dante, lungo percorsi misteriosi che portano fino a Venezia, spostandoci di stazione in stazione a bordo dei treni Italo per svelare i segreti celati nelle opere dei grandi artisti del Rinascimento italiano «Se sai dove guardare, Firenze è il paradiso». Detta così potrebbe suonare come un paradosso, visto che a pronunciare queste parole è Tom Hanks, protagonista del film Inferno diretto da Ron Howards e tratto dall’omonimo best seller di Dan Brown. Eppure proprio questa frase offre la chiave per visitare il capoluogo toscano accanto al professor Robert Langdon – già alle prese con i misteri d’Italia nei precedenti romanzi, Il codice Da Vinci o Angeli e Demoni – durante la sua ricerca dell’indizio nascosto nella mappa dell’Inferno dantesco di Botticelli. Raccontando le avventure di Langdon, studioso di simbologia che da Harvard sbarca in città per risolvere un mistero legato a Dante e alla Divina Commedia, il libro prima e il film poi disegnano un itinerario lungo alcune delle attrazioni più interessanti della città.   Amanti imprigionati Il viaggio inizia da Porta Romana, l’accesso in pietra lungo le mura che dal 1326 circondavano la città. Mentre la maggior parte del perimetro fortificato è andato distrutto nell’Ottocento, l’imponente struttura è ancora oggi uno dei punti di snodo del traffico: qui convergono sei strade, e la rotonda al centro ospita una statua del Pistoletto raffigurante una donna che dà le spalle alla Porta e un’altra, in equilibrio sulla sua testa, che guarda verso la città. Fino a pochi mesi fa la zona ospitava Marione, storico trippaio, mentre una sosta la meritano l’Istituto d’Arte e la sua gipsoteca, collezione di oltre 3000 calchi di gesso di alcuni dei massimi capolavori italiani. Da Porta Romana, Langdon e la sua partner Sienna Brooks fuggono verso il centro e scavalcano le mura accanto all’Istituto d’Arte per entrare nel Giardino di Boboli. Qui i due si trovano al cospetto di cupole, laghetti, fontane, un anfiteatro e sculture, prima di arrivare alla Grotta del Buontalenti, divisa in tre stanze con obelischi simili a stalagmiti e fango che cola dalle pareti, al cui centro si trovano numerose statue tra cui le copie dei Prigioni di Michelangelo. La grotta è oggi chiusa da un cancello: è però possibile intravedere gli Amanti nella seconda stanza e la Venere della Grotticella del Giambologna in quella più distante.   Per segrete porteDal Giardino di Boboli e i suoi labirinti, Tom Hanks riesce a fuggire grazie a un passaggio segreto che porta, attraversando l’imponente Palazzo Pitti, fino al Corridoio Vasariano. Ciò che questo lungo percorso sopraelevato diventa per i due protagonisti del film è esattamente ciò per cui venne fatto costruire cinque secoli fa da Cosimo de’ Medici: una via di fuga. Completato in soli 5 mesi, all’epoca il corridoio serviva in caso di rivolte, nonché per spostarsi in modo discreto da Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio. Oggi il Corridoio è percorribile in senso opposto, passando attraverso la galleria degli Uffizi e su Ponte Vecchio, dove da secoli sono presenti soltanto oreficerie. Un tempo, in realtà, sul ponte c’erano le botteghe dei macellai, detti “beccai”: il fiume che scorre era l’ideale per portar via i residui della lavorazione delle carni. Ma proprio quell’odore poco gradevole convinse il granduca Ferdinando I a sfrattare i macellai, nel 1593, spostandoli nell’odierna piazza della Repubblica. Uscendo dal Corridoio Vasariano, Robert Langdon e Sienna si ritrovano nel Salone de’ Cinquecento, in Palazzo Vecchio, che al tempo della Signoria ospitava il Consiglio maggiore della città. Da lì, dove troveranno la soluzione all’enigma del “catrovacer” in un famoso affresco del Vasari, i due si spostano nello “studiolo” di Francesco I e la Sala delle Mappe. Costantemente inseguita, la coppia esce infine dal palazzo utilizzando i passaggi segreti fatti costruire dai Medici al di sopra del soffitto a capriate e travi in legno che sovrasta il Salone. Al contrario della polizia, i due non si dirigono verso la stanza segreta di Bianca Cappello, da dove era possibile scrutare gli incontri che si tenevano nella sala sottostante senza essere visti. Oggi, complice il successo del libro, il Comune organizza un tour dei passaggi segreti menzionati da Dan Brown. Inoltre, si può pernottare nello stesso hotel dove dormì Robert Langdon: si tratta dell’hotel Brunelleschi in Piazza Sant’Elisabetta, un 4 stelle a pochi passi da Ponte Vecchio.   Percorsi medievaliUsciti da Palazzo Vecchio attraverso una porticina su Via della Ninna, i protagonisti di Inferno attraversano piazza della Signoria e si dirigono verso le stradine medievali di quella che Dan Brown chiama “città vecchia”. Qui si trovano la Casa di Dante – non quella in cui egli visse veramente, data alle fiamme dopo l’esilio del poeta – e la chiesa dove è sepolta la sua musa Beatrice Portinari, nonché la Torre della Castagna che ci ha donato l’espressione “ballottaggio”. Prima di proseguire verso Piazza del Duomo, merita una sosta la Badia Fiorentina che si vede in apertura di film quando un’inquietante figura vi si getta dal campanile per sfuggire a misteriosi inseguitori: fu il primo monastero di Firenze, e trovandosi in posizione opposta alla casa di Dante, pare che fosse il luogo religioso preferito dal poeta. Per un assaggio della cucina fiorentina in zona si può scegliere tra i panini gourmet di ‘Ino in Via dei Georgofili 3/r o quelli dei Due Fratellini in Via Cimatori 38/r.  Le porte del paradisoUltima tappa dell’itinerario sulle orme di Tom Hanks è il Battistero, le cui porte ad est sono quel “paradiso” cui allude Brown: si tratta infatti delle copie delle Porte del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, in oro massiccio, che conducono a uno dei luoghi più importanti della città. Molti visitatori non immaginano il tesoro che si cela dentro la struttura ottagonale, coi mosaici d’oro che rappresentano i vari livelli del Paradiso e dell’Inferno, molto simili alla descrizione di Dante – il quale vi fu battezzato nel 1266, così come tutti i fiorentini fino al secolo scorso – nella Divina Commedia. Il fonte battesimale è ciò che porta i due protagonisti fuori da Firenze, e che dunque sancisce la fine dell’itinerario “infernale” di Tom Hanks. Arrivato alla stazione di Santa Maria Novella, poco distante, il suo personaggio salirà a bordo di un treno Italo alla volta di Venezia, per proseguire le indagini. Ma questa è un’altra storia. Che scoprirete…al cinema!   IL FEEDBACKUn ritorno d’immagine planetarioOltre alla cifra già incassata grazie alla produzione hollywoodiana per l’affitto del suolo pubblico, gli indennizzi per la mancata vendita dei biglietti dei musei durante le riprese e quelli concessi ai commercianti, grazie a Inferno Firenze incasserà una cifra da jackpot. Il film è infatti uno spot senza pari per la città, con una ricaduta paragonabile ad almeno cinque matrimoni da favola come quello di Kim Kardashan e Kanye West. Già dal 2013 molte comitive arrivano da tutto il mondo per seguire le orme del professor Langdon, visitando i luoghi chiave del romanzo.   DA SAPEREVenezia, l’altra locationScesi dal treno Italo a Venezia, la prima tappa di Robert Langdon e Sienna è piazza San Marco, che i due raggiungono lungo il Canal Grande, la via principale che attraversa il centro. Qui entrano nella Basilica di San Marco, esempio di architettura bizantina con accenni di stile romanico e gotico: consacrata nell’832, la chiesa è dedicata al patrono, San Marco, di cui conserva le reliquie. Nell’Inferno Dan Brown menziona anche la Torre dell’Orologio, già comparsa nel film Moonraker di James Bond (1979). Ultima tappa è il Palazzo Ducale, residenza del doge e sede della Repubblica di Venezia per circa 700 anni, fino al 1797.Le riprese del film Inferno sono state effettuate anche a Venezia, tra le calle e i canali che circondano Piazza San Marco e Rio della Canonica. Venezia è anche una destinazione del network di Italo: 4 le partenze giornaliere dalla città di Roma. Il capoluogo Veneto è raggiungibile facilmente anche da Firenze e da Bologna con 4 partenze giornaliere. Collegamenti disponibili anche da Napoli e Salerno.   LE CURIOSITÀGli errori nella versione di Dan BrownEccellente storyteller, in Inferno lo scrittore ha disseminato però una serie di piccoli e grandi errori. Partiamo dall’Istituto d’Arte, che – contrariamente a quanto scrive Dan Brown – non fu commissionato dalla casata de’ Medici ma dal Re d’Italia nel periodo in cui la città fu capitale d’Italia (1865-71). Langdon, inoltre, entra in Battistero dalle porte dorate di Ghiberti, ma queste vengono aperte solo in particolari occasioni. Ci sono poi errori sulla mappa dell’Inferno di Botticelli, che non è un “quadro” bensì una serie di disegni riportati a stampa nel 1481, e su alcuni passi della Divina Commedia: ad esempio, i lussuriosi non si contorcono sotto la pioggia ma sono trasportati da “una bufera infernal che mai non resta” (Inf. V, 31). L’autore si confonde con i golosi. Analogamente, nella decima fossa di Malebolge non ci sono peccatori semisepolti nel terreno o a testa in giù – questi sono i simoniaci della terza bolgia – bensì i falsari. Infine, i teschi non sono una costante nella Divina Commedia: ve ne appare solo uno, quello dell’arcivescovo Ruggieri, roso dal conte Ugolino.  DA VEDEREDal grande al piccolo schermo: I MediciPromette di essere il fenomeno televisivo del 2016: si tratta de I Medici, la fiction in 8 puntate che esordirà su Rai1 il 17 ottobre. La serie, che racconterà le vicende relative alla dinastia fiorentina lungo trecento anni di storia, è stata girata tra Firenze e Roma e vede come protagonisti Dustin Hoffman e Richard Madden, noto per il ruolo di Robb Stark ne Il Trono di Spade. Il primo interpreta il patriarca Giovanni de’ Medici, il secondo invece suo figlio Cosimo, fratello di Lorenzo.   Viaggia con ItaloScegli Italo per raggiungere Firenze. Il capoluogo toscano è tra le mete turistiche più visitate d’Italia e Italo mette a disposizione fino a 41 collegamenti giornalieri per poterla raggiungerla. Inoltre è facilmente raggiungibile da Roma con un treno ogni 20 minuti nelle ore di punta.   

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