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Trieste: il Green Road Award e la buona tavola

E’ stata Trieste, vincitrice dell’edizione 2024 ad ospitare quest’anno il Green Road Award – l’Oscar del Cicloturismo, che viene assegnato ogni anno alle regioni che promuovono la vacanza su due ruote con servizi per il turismo lento. Qui si è festeggiata la decima edizione, sì in bicicletta, ma anche a tavola.

Green Road Award

L’edizione 2025 va alla Regione Liguria per la Cycling Riviera. Il secondo posto va alla Basilicata per la Ciclovia Meridiana e il terzo posto alla Puglia per la Ciclonica. Menzione speciale Alis alla Regione Lazio per GTL-Gran Tour del Lazio, Menzione Speciale della Stampa alla Regione Piemonte per la Ciclovia Bar to Bar e Menzione Legambiente alla Regione Lombardia per la Ciclovia del Sole. Il premio alla “destinazione straniera bike friendly” viene portato a casa dalla Slovenia, mentre il Premio Speciale Cammini – Oscar del cicloturismo decima edizione va alla Regione Umbria per La Via di Francesco.

l Green Road Award in dieci anni hanno premiato quasi 50 “green road” nelle varie categorie, per complessivi 12.500 km di strade ciclabili in Italia, e la decima edizione ha registrato il record di candidature: quasi 30 sono state, infatti, le proposte delle regioni, territori e province autonome.

Fin qui i dati del premio, ma il territorio che si è andato a conoscere in queste tre giorni di eventi, è quello legato alla Ciclovia Pedemontana, percorso ciclabile adatto a tutti e senza particolari asperità, ma nel caso c’è sempre l’e-bike che viene in soccorso…

La cucina Triestina e friulana

Quando di pedala si ha più fame e si gusta tutto con più intensità. La cucina friulana rappresenta il punto di fusione di tre grandi correnti culinarie (mitteleuropea, veneta e slava), condita dalla tradizione asburgica e carnica, in ogni caso saporita e genuina. Gusti dal mare, gusti dall’entroterra, ma il piatto-anima che rappresenta questi luoghi è il frico, ricetta iconica onnipresente, nata nel ‘400, a base di formaggio che viene fuso, arricchendolo con patate, cipolle o altri ingredienti locali stagionali. Nelle sere ventose dell’inverno non può mancare la jota, una minestra a base di fagioli, crauti e patate. Presente anche con varianti che includono carne di maiale e “capuzi garbi”. Nata come dessert pasquale la putizza è un dolce triestino ricco e profumato. La leggenda vuole che sia stata servita per la prima volta nel 1864 al Castello di Miramare e il suo nome, di origine slovena, significa “arrotolare”, che richiama la sua forma tipica. E’ fatta con una sfoglia lievitata e un ripieno di cioccolato, noci e mandorle.

Pochi sanno che Prosecco è un paesino sulla costiera triestina che dà il nome al rinomato vino. Un vino che qui viene coltivato con modalità eroiche, su terreni rocciosi e baciati dal vento di Bora. Però quello che non si può non provare e che i triestini sentono come proprio è la Ribolla Gialla, antichissimo vitigno friulano, conosciuto sin dal Medioevo, dal caratteristico colore giallo dorato. Viene oggi coltivato prevalentemente nella fascia collinare, versatile negli abbinamenti, è ideale come aperitivo. Lo si trova nelle varianti della Ribolla Gialla ferma, vino bianco secco, con aromi floreali e fruttati, perfetto per accompagnare piatti di pesce, crostacei, formaggi di media stagionatura e risotti; la Ribolla Gialla frizzante, con una lieve effervescenza per aperitivi, antipasti e piatti di pesce crudo; la Ribolla Gialla spumante spesso utilizzata per brindisi e occasioni speciali; Ribolla Gialla macerata ottenuta con una lunga macerazione sulle bucce, che conferisce maggiore corpo e profondità aromatica.

Ma non solo vino, anche olio, quello triestino è noto per la sua qualità e tradizione, con una forte presenza della varietà Bianchera, un’oliva autoctona del territorio. Questo olio extravergine è caratterizzato da un sapore fruttato con note di amaro e piccante. Trieste ospita Olio Capitale, una fiera dedicata agli oli extravergini tipici e di qualità, un evento di riferimento per produttori e appassionati nel mese di marzo.

Da vedere

E’ davvero bello passeggiare a Trieste passando per Piazza Unità d’Italia, la più grande piazza affacciata sul mare in Europa, simbolo della città, e il Porto Vecchio. Fermarsi per un caffè nei suoi locali storici, entrare nella cattedrale di San Giusto e ritrovare le atmosfere evocate dalle poesie di Saba tra le stradine del centro. E arrivare poi in passeggiata fino al Castello di Miramare con vista sul Golfo di Trieste.

Quest’anno Gorizia e Nova Gorica sono state scelte insieme come Capitale Europea della Cultura, celebrando la loro cooperazione e il patrimonio culturale condiviso. Gorizia è stata parte dell’Impero Austro-Ungarico fino alla Prima Guerra Mondiale e ha vissuto profondi cambiamenti nel corso del Novecento. Da vedere il Castello, fortezza medievale con vista sulla città e Piazza Transalpina, simbolo della divisione tra Italia e Slovenia durante la Guerra Fredda.

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