Per la prima volta in sei edizioni, abbiamo un ex aequo per la giuria dell’Italian Green Road Award, stiamo parlando di un premio andato ai colori luminosi dei fiumi e dei laghi della provincia di Trento e alle sfumature aspre e dolcissime delle foreste e del mare della Calabria, tra paesaggi alpini e appenninici, borghi arroccati e boschi secolari.
L’Italian Green Road Award 2021, premio alla sesta edizione, creato da Viagginbici.com e che vede in Peugeot il partner ufficiale, Legambiente e Istituto di Credito Sportivo quali sponsor istituzionali e la partecipazione delle Ferrovie dello Stato Italiane, presenta quest’anno un altra novità, infatti è diventato appuntamento itinerante che si svolge nelle regioni vincitrici dell’edizione precedente. È stato dunque l’Abruzzo, Oscar del Cicloturismo 2020 con la ciclovia Bike to Coast, ad ospitare nella città di Pescara la cerimonia di premiazione. L’evento è stato caratterizzato anche dal Bike Summit, giornata di studio e confronto sul cicloturismo dove sono stati anticipati i dati dell’Osservatorio Cicloturismo 2021 di Legambiente-Isnart.
Le ciclovie 2021
La Green Road dell’Acqua è un percorso tra le valli e lungo l’acqua della Provincia Autonoma di Trento, ed insieme alla Ciclovia dei Parchi, dalle montagne al mare della Calabria, vincono l’edizione 2021 dell’Oscar italiano del cicloturismo, che ogni anno viene assegnato alle “vie verdi” di quelle regioni italiane che si sono particolarmente distinte nell’attenzione al turismo “lento” e che hanno saputo valorizzare i percorsi ciclabili completandoli con servizi idonei allo sviluppo del turismo su due ruote. Il secondo premio, anche se c’è un ex aequo, va alla Regione Emilia Romagna con la Ciclovia del Sole, il terzo premio alla Regione Marche, con il GABA – Grande Anello del Borghi Ascolani, mentre la menzione speciale di Legambiente è stata assegnata alla Regione Basilicata, con la ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane.
16 tra regioni e province autonome hanno candidato quest’anno le proprie ciclovie, a conferma di un crescente interesse per il cicloturismo, mettendo a dura prova i giurati che hanno avuto il compito di scegliere tra così tante valide proposte: quasi un vero e proprio giro d’Italia tra i più bei percorsi di mobilità slow di Abruzzo, Basilicata, provincia autonoma di Bolzano, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, provincia autonoma di Trento, Umbria e Veneto. Alla fine il primo premio è andato a due territori molto diversi tra loro, da una parte un tessuto maturo come la Provincia Autonoma di Trento, dall’altro il grande impegno messo in atto dalla Regione Calabria per convertire l’ampia rete di sentieri e percorsi appenninici in ciclovie, puntando ad un differente target di turismo.
La Green Road dell’Acqua
Nella Provincia autonoma di Trento, è un percorso ciclopedonale che conduce, lungo un territorio spettacolare, alla scoperta del basso Trentino. Si tratta di una rete ciclabile asfaltata in sede propria, 143 chilometri di ciclovia attrezzata che inizia al confine con la provincia di Bolzano, a Cadino di Faedo e, dopo aver attraversato 20 comuni, si conclude a Trento. L’acqua è la protagonista del percorso, che si snoda tra il fiume Adige e il lago di Garda e altri specchi e corsi d’acqua, costeggiando vigneti e punti panoramici. Inoltre, una parte di questo itinerario è servito da un efficiente bike sharing pubblico extraurbano e forse il più esteso d’Europa, con 90 ciclo stazioni, 1.000 stalli e 60 chilometri di rete connessa. Ben segnalata e magnificamente servita, è stata realizzata convertendo 113 chilometri di argini fluviali, ferrovie e strade dismesse, un rispettoso recupero e un’importante valorizzazione del territorio. Impegno, tenacia e realizzazione a regola d’arte sono state le motivazioni che hanno decretato la vittoria della Green Road dell’Acqua, in un territorio che da decenni investe nell’organizzazione e nella promozione dei percorsi ciclabili e che oggi dispone di un’estesa e pregevole rete di ciclovie: un esempio da seguire.
La Ciclovia dei Parchi
Primo post ex aequo per la Calabria, questa è una green road che attraversa l’intera dorsale appenninica regionale di 545 chilometri: inizia a Laino Borgo (CS) e termina a Reggio Calabria, interessando un’area protetta molto ampia di circa 350.000 ettari lungo quattro parchi, l’Aspromonte, la Sila, il Pollino e le Serre, attraversando 60 tra città, paesi e borghi. Il tipo di pavimentazione alterna tratti asfaltati a terra battuta, molti chilometri sono a uso esclusivo di ciclisti e pedoni. Il percorso è segnalato e attrezzato con fontane d’acqua, bike center, luoghi di sosta e di ospitalità attrezzati. La ciclovia è stata realizzata anche riconvertendo vecchie ferrovie dismesse e la sua realizzazione si è conclusa poco più di un anno fa, nel maggio 2020. Motivazione della vittoria è stato l’impegno della Regione in un progetto di valorizzazione del turismo sostenibile e della mobilità lenta, focalizzato su quattro meravigliose e integre aree protette e su borghi e paesi che ben incarnano lo spirito calabrese. La Ciclovia dei Parchi rappresenta, inoltre, un valido esempio di comunicazione integrata, per l’ottima organizzazione e la capacità di presentare il percorso e il territorio attraverso il sito multilingue e i canali social.
La Ciclovia del Sole
E’ il percorso presentato dall’Emilia Romagna, 64 chilometri realizzati sull’ex ferrovia Bologna – Verona nel tratto che va da Mirandola a Bologna, attraversando dieci comuni e unendo i territori delle province di Modena e del capoluogo. Segnalata e attrezzata con aree sosta, con punti di ricarica e-bike e cellulare, fontane e kit riparazione, la ciclovia è interconnessa con la viabilità locale esistente, per agevolare anche gli spostamenti casa/lavoro e casa/scuola dell’utenza locale. Essere inserita nell’EV7 (Eurovelo, il tracciato europeo che unisce Norvegia a Malta di oltre 7.000 chilometri) conferisce alla ciclovia un’importanza strategica nell’attrarre cicloviaggiatori non solo italiani ma, soprattutto, europei. Secondo la giuria dell’Italian Green Road, la Ciclovia del Sole, per il recupero dei sedimi ferroviari dismessi e la riconversione all’interno del tracciato EV7, rappresenta “un intervento da manuale” all’interno delle buone pratiche del cicloturismo.
Il Grande Anello dei Borghi Ascolani
Terzo posto per il GABA della Regione Marche. Si tratta di un percorso ciclopedonale a tema storico-naturalistico che, in un anello di 100 chilometri in 7 tappe di 15 chilometri ognuna, e unisce Ascoli Piceno alle località più caratteristiche dell’entroterra pre-appenninico. La pavimentazione è mista e alterna strade bianche a sterrato e sentieri, soprattutto mulattiere utilizzate per gli spostamenti degli abitanti tra un borgo e l’altro, a tratti asfaltati. Il percorso è segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane d’acqua e assistenza, oltre a punti di ristoro e sistemazione nelle località attraversate. Il progetto si deve al primo lockdown 2020, in risposta alla crescente domanda di turismo outdoor. A motivare la giuria, la capacità da parte della Regione di mettere in rete alcune tra le più significative realtà storico-artistiche del territorio in un’ottica di turismo lento e sostenibile, coinvolgendo in una rapida realizzazione i diversi attori del territorio impegnati nel turismo responsabile: il Grande Anello dei Borghi Ascolani è un “gioiello” che valorizza la Regione e le sue peculiarità.
Ciclovia Da Matera alle Dolomiti Lucane
E’ stata premiata con la menzione speciale di Legambiente la Basilicata. Dalla Città dei Sassi patrimonio UNESCO e Capitale della cultura europea 2019, si attraversa il parco della Murgia Materana e, costeggiando lo straordinario ecosistema dell’oasi WWF di San Giuliano, si raggiungono le Piccole Dolomiti Lucane, attraverso il parco di Gallipoli Cognato. Un totale di 114 chilometri fatto di riserve naturali e di borghi arroccati, in un percorso prevalentemente asfaltato, segnalato e attrezzato con bicigrill, fontane, assistenza e possibilità di ristorazione e ospitalità nei comuni attraversati. La scelta di Legambiente è motivata dall’unione di due territori di straordinario pregio naturalistico e storico culturale: La Città dei Sassi e il Parco delle Piccole Dolomiti Lucane, uno dei paesaggi più singolari della Regione con i due Comuni, Pietrapertosa e Castelmezzano, vere perle dell’Appennino meridionale. Il premio Legambiente è un riconoscimento per il lavoro fatto in questi anni da imprenditori, associazioni e amministratori locali, che hanno lavorato per la creazione di prodotti turistici innovativi e fortemente legati all’ambiente e al fine di una rinascita e sviluppo del territorio: climbing, percorsi ferrati, il celebre volo dell’Angelo, lo sviluppo dei cammini e del cicloturismo.
Qualche dato sull’Italian Green Road Award
La bicicletta e il cicloturismo stanno vivendo un momento d’oro, sia in termini di vendite, con 2.010.000 bici vendute nel 2020, pari a un incremento del 17% rispetto al 2019 (dati ANCMA), sia per la crescita del numero dei cicloturisti Italia che secondo il Rapporto sul Cicloturismo realizzato da Isnart-Unioncamere e Legambiente sono cresciuti nel 2020 del 17% raggiungendo i 4,7 milioni (su 27 milioni di turisti italiani) ed esprimendo una spesa turistica di circa 4 miliardi di Euro sui 23 totali. Un interesse fotografato anche dalle rilevazioni di Isnart-Unioncamere sui volumi di traffico Google, dove le ricerche con la keyword “bici” nel luglio del 2020 sono aumentate del 300% rispetto allo stesso mese del 2019.
Informazioni su percorsi e vie del cicloturismo a portata di click
In forte crescita anche la ricerca di informazioni online su percorsi e vie del cicloturismo, come conferma anche bicitalia.org, la rete ciclabile nazionale mappata negli anni da FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta: solo nell’ultimo biennio si è registrato un aumento degli accessi dell’84%, con visualizzazioni delle ciclovie passate da 1,5 milioni a quasi 2,5 milioni nell’aprile 2021. In questo contesto ancora una volta l’Italian Green Road Award si pone un duplice obiettivo: da una parte stimolare le amministrazioni a valorizzare i propri percorsi eccellenti, dall’altra promuovere gli investimenti nel cicloturismo come volano per una ripartenza in linea con le direttive del Green Deal europeo.
Bike lovers, turisti a impatto zero
Per i territori e, in particolare, i piccoli borghi, quello in bicicletta è infatti un turista ad alto valore aggiunto e a impatto zero: rispetta l’ambiente, si sposta frequentemente non concentrando la spesa su un’unica area, usufruisce dei servizi turistici, visita musei, acquista tour tematici, prodotti enogastronomici, ecc. Lungo le direttrici ciclabili, se efficacemente consolidate e promosse, possono svilupparsi nuove forme imprenditoriali e nascere nuove opportunità di lavoro: guide cicloturistiche servizi che spaziano dalla ciclofficina al bike cafè, strutture bike friendly, agribike, ecc. Ed è proprio per questo che è nato l’Italian Green Road Award, con l’idea di valorizzare i territori e i loro investimenti in infrastrutture verdi.