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Tre etichette di vino da stappare per le festività

Si inizia a respirare un’aria di festa. Ed è proprio in questo periodo che i momenti di incontro tra amici ed in famiglia si moltiplicano. A dicembre c’è più voglia di stare insieme, condividere un buon pranzo e magari approfittare dei momenti di pausa come il Ponte dell’Immacolata per ritrovarsi a tavola insieme. Ecco allora qualche dritta su di un buon vino da stappare.

Lessini Durello Brut Metodo Classico – Giannitessari

Si può aprire il pranzo con una bollicina come quella di Giannitessari, azienda agricola dell’enologo Gianni Tessari fondata una decina di anni fa, che si è affermata negli anni tra le migliori firme del Lessini Durello Spumante Metodo Classico. Il Lessini Durello Brut viene prodotto con uve 100% durella allevate a guyot nella Val d’Alpone, in Lessinia, e sottoposte ad affinamento sui lieviti per 36 mesi nelle cave sotterranee della cantina.

Al calice si presenta con un giallo brillante, un perlage fine, per nulla graffiante e persistente. Al naso emerge la complessità dei fiori di campo, degli agrumi e delle note di pane tostato. In bocca è pulito, avvolgente e rivela la sua piacevole struttura, bilanciata in acidità, mineralità e corposità. Se puntate a piatti di pesce farete un figurone.

Custoza Superiore Doc Brolo dei Giusti 2020 – Cantine di Verona

Un vino da stappare, bianco potrà accompagnare il vostro pranzo specie se a tavola porterete piatti gustosi e saporiti o a carni bianche in umido e verdure con cui si potrà tranquillamente abbinare il Custoza Superiore Doc Brolo dei Giusti di Cantine di Verona. Ritroviamo qui ben cinque varietà di uve (cortese, garganega, friulano, Incrocio Manzoni e chardonnay) coltivate in cinque ettari di terreno, tutti compresi nella frazione di Custoza, nel comune di Sommacampagna.

Di colore giallo paglierino con intensi riflessi dorati, al naso regala note minerali e di frutta a polpa bianca, sentori di limone maturo e candito, di nocciola e burro. Al sorso è fresco e pieno, con un finale lungo, intenso. Interessante l’etichetta con il Giusto, evocato dal nome e rappresentato in etichetta, che vuole essere un omaggio alla figura dell’agricoltore che, alla fine di una giornata di lavoro, siede sulla marogna a contemplare il suo operato, immerso nella geometria delle vigne e nella bellezza della natura fuori e dentro il Brolo.

Torcolato passito 2021 – Cantina Maculan

Non c’è niente di meglio che concludere con un passito di Torcolato dell’azienda Maculano, un vino prodotto con uva vespaiola, varietà autoctona delle colline di Breganze. Meglio ancora se abbinato al Panettone al Torcolato per il quale Cantina Maculan si affida alla maestria della Pasticceria Filippi. Il Panettone Maculan coniuga la fragranza della lievitazione naturale con i profumi del vino Torcolato, che si tuffa nella ricetta del Panettone classico attraverso una bagna di almeno 4 giorni con cui viene reidratata l’uvetta sultanina. Gli aromi del Torcolato restano così imprigionati nell’uvetta e rimangono intatti anche dopo il passaggio nelle alte temperature del forno.

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