Un percorso nel gusto e nello sport, a due ore da Milano, la Valchiavenna diventa destinazione ideale per i viaggiatori dinamici e amanti della buona cucina. Un territorio considerato come una vera e propria “palestra al naturale” dove compiere numerose esperienze sportive ad alto tasso adrenalinico, come ad esempio la ferrata, l’arrampicata, il canyoning. Ma anche esperienze nel gusto tra i suoi magici “crotti”.
I Crotti
E’ un’esperienza speciale concedersi un appetitoso pranzo in un crotto e assaggiare le prelibatezze valchiavennasche. Il crotto è un anfratto naturale spesso ricavato tra i resti di antiche frane o alla base di pendii e particolarità dei crotti è la corrente d’aria fresca chiamata “sorèl” che spira costantemente al loro interno permettendo di mantenere l’ambiente ad una temperatura costante, tra gli 8 ai 10 gradi, per tutto l’anno. Per questo i crotti sono considerati dei veri e propri frigoriferi naturali, utili nella conservazione di cibi e bevande.
Crotto Belvedere- Strada Comunale Poiatengo – Prosto, Piuro (SO)
Crotto Ombra – Corso Pratogiano, 14, Chiavenna (SO)
Crotto Quartino – Via dei Quartini, 5, Piuro (SO)
Cosa assaggiare
Non si può perdere un’esperienza nel gusto in queste zone e non assaggiare i “pizzoccheri”, una varietà locale chiavennasca, preparati con farina bianca e simili a gnocchetti. Qui è nota e molto apprezzata anche la “brisaola”, preparata secondo metodi antichi tramandati di generazione in generazione. Tipico è il “violino di capra”, presidio Slow Food, chiamato così per la maniera di affettarlo, ed è ricavato dalla spalla o coscia di capra, accuratamente speziato con erbe aromatiche locali. Un po’ di dolce? I biscottini di Prosto, preparati con solo tre ingredienti: farina, zucchero e burro. La loro ricetta ha più di un secolo e, secondo la tradizione, venivano sfornati in occasione delle feste patronali nell’unico forno di Prosto, ossia “Al Mulino”.
Biscotti di Prosto – Piazza della Chiesa, 3, Piuro (SO)
Le patate di Starleggia, frazione di Campodolcino collocata sul versante destro della valle in posizione panoramica, a 1.565 m di quota su uno dei ripiani minori sotto la grande scarpata rocciosa che tronca a est il Pian dei Cavalli e la piana di San Sisto. Queste patate sono famose oltre che per la loro bontà anche per le riconosciute proprietà antiossidanti, dovute alla presenza della cianotina che conferisce la particolare colorazione blu e viola ai preziosi tuberi della Valle Spluga.
Se passate per Madesimo assaggiate la “Torta di Madesimo” fatta con frolla ripiena di miele, noci e mirtilli. O la torta Fioretto, dolce tipico della valle, soffice brioche cosparsa di zucchero e semi di cumino.
Pasticceria Pasta Fresca – Piazza della Chiesa, 4, Madesimo
Per gli intrepidi
La ferrata. Ci sono qui tanti sentieri attrezzati che presentano differenti livelli di difficoltà. Ad esempio la falesia di Mese, a circa due chilometri da Chiavenna, adatta anche ai meno esperti che qui possono intraprendere i primi passi di questa attività. Più lunga e impegnativa, invece, è la falesia di Daloo, new entry del 2015, che domina i tetti di Chiavenna, spazia dal Lago di Mezzola, al Pizzo di Prata, al Pizzo Badile, fino alle cime dello Spluga.
L’arrampicata. Per gli amanti del “free-climbing” ci sono itinerari di aderenza agli strapiombi, dalle fessure ai brevi monotipi, fino a vie di alcune centinaia di metri. La falesia di Acquafraggia, è una tra le più conosciute e praticate e prende il nome dalle omonime cascate di Piuro, a poca distanza da Chiavenna. Da non perdere inoltre la falesia “storica” del Sasso Bianco che si trova a circa un chilometro da Chiavenna, dove è nata e si è sviluppata l’arrampicata “di bassa quota”.
Il bouldering, in italiano tradotto con il termine di “sassismo”, viene praticato in località come Campodolcino e San Giacomo Filippo. Questa attività consiste nell’arrampicarsi a mano libera su massi e su grossi blocchi in pietra senza l’uso della corda.
Il canyoning o “torrentismo”. E’ adatto a tutti e permette di scivolare e tuffarsi nelle grandi e profonde pozze che caratterizzano i torrenti inesplorati della Valchiavenna, come il “Boggia” in Val Bodengo, nel comune di Gordona.
Trekking. Percorrendo la strada per raggiungere Savogno è possibile salire per 2.886 scalini prima di potersi godere un bellissimo panorama sulla vallata, grazie ad uno dei più suggestivi terrazzi naturali. Un altro percorso conduce, con i sui 800 metri di quota, all’antico ed incantevole borgo di Uschione, una piccola frazione situata a monte di Chiavenna.