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Toscana, vendemmia al via a Certaldo

Al via la vendemmia della Tenuta di Sticciano, dimora storica di nobili origini nel territorio del Chianti fiorentino. Acquisita dal gruppo Fonti Tuscany Country Resort, che già possedeva la residenza attigua – Fonti, per l’appunto – si stratta di un progetto prestigioso che valorizza l’autentica ospitalità in stile toscano accompagnata dai prodotti enogastronomici del Granducato.

La vendemmia va fino a ottobre, sotto la guida dell’enologo Valentino Ciarla andranno in scena le operazioni in vigna, in un contesto di colline setose e paesaggi magici che circondano la tenuta. L’agriturismo si trova nel cuore della Toscana, tra Firenze e Siena, nel territorio della Valdelsa, noto per i suoi paesaggi collinari, ricchi di vigneti e oliveti, e per i suoi angoli medievali e poetici: San Gimignano dista solo 22 km, mentre il borgo medievale di Certaldo, patria del Boccaccio, si trova a soli 10 km.

Nell’antica Villa medicea risalente al XVI secolo sono state ristrutturate otto camere matrimoniali – tutte finemente arredate con mobili d’epoca, materiali di ricerca e attenzione ai dettagli – più una suite panoramica. Le camere sono tutte intitolate ai grandi maestri del rinascimento toscano, con elementi d’arredo dedicati ad ognuno di loro. Completano l’offerta un giardino panoramico con vista sulla vallata, tre tipici casolari toscani in cui sono stati realizzati 15 appartamenti, oltre a tre piscine e due ristoranti. La Tenuta si estende per 360 ettari di vigneti, oliveti, seminativo, boschi e tartufaie.

Il paesaggio del Chianti e le caratteristiche del suolo sono la chiave della qualità del vino. Nel complesso, la ricchezza dello scheletro è la principale caratteristica funzionale del suolo chiantigiano, in quanto regola la fertilità del suolo e il drenaggio delle acque piovane. Lo scheletro induce inoltre un elevato approfondimento radicale, che favorisce un lento e costante apporto di acqua e sostanze nutritive alla pianta, e un processo di maturazione ottimale dell’uva.

Ecco perché i principali vitigni chiantigiani come il Sangiovese raggiungono nei terreni sassosi delle colline del Chianti livelli qualitativi molto elevati. Nascono così l’Argillaria (Toscana Bianco IGT), il Canto alle Rose (Toscana Rosato IGT), il Maggiano (Chianti DOCG), il Villa di Sticciano (Chianti Riserva DOCG) e il Cantastorie (Toscana Rosso IGT).

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