Un viaggio nella Palermo arabo-normanna, Patrimonio Unesco, sorseggiando i vini – il Nero D’Avola Lazisae il Grillo Lacuba – che l’azienda agricola di Marsala ha dedicati proprio a questo percorso nella storia e nella cultura siciliana. Un insolito itinerario tra arte ed enogastronomia Palermo Felice, Felicissima. Palermo crocevia di popoli e contraddizioni. Palermo nota, ma ancora tutta da scoprire. E abbiamo provato a scoprirne lo scorcio balzato agli onori della cronaca grazie alla decisione dell’Unesco, che dal 2015 ha inserito il Percorso Arabo-Normanno di Palermo, Monreale e Cefalù nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. Per celebrare l’evento l’Azienda Agricola Rallo ha dedicato due vini, da pochissimo al “battesimo delle Carte”, ossia Lazisa (omaggio al Castello della Zisa) e Lacuba (omaggio al Palazzo della Cuba), degustando idealmente i quali passeggiamo tre le tappe principali di questo percorso alla scoperta di una Palermo insolita. Partendo dalla Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio. In stile Bizantino, sorge nei pressi di un monastero benedettino, fondato dalla nobildonna Eloisa Martorana.
La storia narra che nel Sedicesimo secolo, durante la visita di Carlo V, le monache, volendo mostrare i frutti del loro agrumeto del complesso, ma essendo in luglio impossibile farlo, crearono dei dolci in pasta di mandorla che riproducevano arance, mandarini e quant’altro. Dolci che ancora oggi rappresentano un must della tradizione palermitana e che ricordiamo con il nome di Frutta Martorana. La chiesa inoltre presenta il prototipo del Cristo Pantocratore, icona dei monumenti di culto più importanti del periodo, trait d’union tra Palermo, Monreale e Cefalù. Attraversando idealmente quello che fu il parco del Genoardo, riserva di caccia dei Normanni, si arriva al Palazzo della Cuba: padiglioni conviviali, nel mezzo del verde, nei quali la nobiltà dell’epoca soleva trascorrere i momenti più caldi della giornata, magari sorseggiando un buon vino. Si riparte quindi verso il Castello della Zisa, residenza estiva di Guglielmo II detto il Buono: sontuosa la Sala della Fontana, dove si svolgevano i momenti solenni della Corona, dominata dalle Muqarnas (ornamenti in stile, manco a dirlo, arabo) e da ori sfavillanti. Pensando ai banchetti di corte, inevitabile iniziare a sentire un certo languorino, per appagare il quale ci si sposta verso la parte bassa del Cassaro (Corso Vittorio Emanuele) e si raggiunge lo storico mercato cittadino, la Vucciria. Oppure, volendo sedersi con comodo, ci si sposta al Ristorante Gagini, in quella che fu la bottega dello scultore Gagini, dove provare la cucina del giovane e promettente chef Gioacchino Gaglio bagnata, ovviamente, dai vini Rallo che celebrano al meglio questa giornata in stile Arabo-Normanna: il Nero D’Avola Lazisa e il Grillo Lacuba. Per saperne di più:Cantina RalloVia Vincenzo Florio, 3 – Marsala (Tp)Tel. 0923.721633