D’inverno le montagne piemontesi riescono a conciliare le attività sulla neve con quelle enogastronomiche, paesaggistiche e architettoniche: il risultato è un’offerta turistica smart, da vivere con il cuore, la mente e il sorriso Le piste innevate della Via Lattea o quelle di Bardonecchia, che dall’alto delle Alpi dominano Torino. Cinquecento km di pura adrenalina al mattino. Poi, più tardi, per ricaricare le energie si fa una scorpacciata di cultura, dedicandosi per esempio alla visita di una delle residenze sabaude patrimonio dell’Umanità, da Palazzo Madama alla palazzina di caccia di Stupinigi fino alla reggia di Venaria, o andando alla scoperta dei tesori di arte e cultura alpina dell’Alta Val di Susa e Chisone. Se c’è un posto che d’inverno è capace di soddisfare ogni esigenza, bè, quello è certamente il Piemonte. Giusto a smentire chi pensa che sport e cultura siano due modi inconciliabili di vivere la vacanza. Invece, arrivi qui e scopri che spostandosi solo di pochi chilometri si può fare sci, snowboard, sci di fondo o magari una ciaspolata, e dopo un paio d’ore dedicarsi a una discesa ben più rilassante, tra prodotti tipici e località d’arte. «Il Piemonte ha in sé due mondi che coesistono perfettamente» dicono da queste parti, «e anzi, si rafforzano a vicenda». Vero. Da Torino a Cuneo, dalla Val Sesia al biellese fino ai laghi e ai monti dell’Ossola, l’ospitalità durante la stagione invernale, in terra sabauda, si declina in una serie di opportunità che consentono di vivere la vacanza in maniera davvero intelligente. Piste e musei: tutto in 24 oreÈ possibile così praticare sport in comprensori attrezzati per ogni passione invernale e, nella stessa giornata, passeggiare nel Polo Reale di Torino, nei suoi meravigliosi musei e nelle Residenze Reali di Stupinigi, Venaria, Rivoli o Racconigi, o sotto gli antichi portici di Cuneo, e scoprire la maestosità dei Santuari di Oropa o di Vicoforte, o ancora vivere la magia dei Sacri Monti di Varallo o di Orta, fino a completare la giornata sulle sponde del Lago Maggiore. In pochi chilometri di auto, in autobus o col treno il visitatore riesce ad essere, ad esempio, la mattina al Sestriere e il pomeriggio a Torino, oppure, allontanandosi pochi passi a piedi da Alagna, può immergersi nella cultura tradizionale Walser (i “valligiani”), e ancora sciare sul Monte Rosa e in Valle Formazza e in un’ora d’auto cenare sul bordo del lago. Neve e cultura diventano così un binomio vincente per famiglie, coppie o appassionati delle vacanze all’aria aperta: una meta ideale per chi desidera coniugare giornate, week-end o settimane bianche sulle piste con il piacere di visitare fortezze alpine, o percorrere itinerari napoleonici intorno alla regale Mondovì o ancora ammirare il Re di Pietra, il Monviso, da Saluzzo o da Pinerolo, cittadine con una ricca testimonianza di storia e di arte. Un viaggio dalle alpi al lagoSe un tour sulle Alpi di Torino consente di raggiungere i villaggi e le vallate dell’Alta Val Susa e Chisone – con monasteri e abbazie come la Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino, l’abbazia dei SS. Pietro e Andrea a Novalesa o le fortezze militari di Fenestrelle o Exilles, una piccola muraglia cinese nelle montagne olimpiche –, anche il Monregalese alterna piccoli e grandi impianti sciistici con proposte come il santuario barocco Basilica Regina Montis Regalis a Vicoforte o la grotta di Bossea. Chi conosce il Piemonte, inoltre, assicura come dal comprensorio della Riserva Bianca sia possibile arrivare in poco tempo a Cuneo per una visita alla città e le sue storiche pasticcerie. Infine, offrono un mix tra sport e cultura le valli Po, Maira, Grana e Varaita, con quest’ultima che nel 2017 ospiterà la Bahío, la festa più importante della cultura occitana in Italia. La Valsesia offre visite ad Alagna e ai villaggi tipici della cultura Walser, mentre a Varallo spicca il Sacro Monte, patrimonio Unesco. Dal canto suo, gli amanti del Biellese puntano sul Santuario di Oropa e sulle piste di Bielmonte. Infine, il distretto turistico dei laghi, monti e valli dell’Ossola: dalle piste di Neveazzurra, Macugnaga o Formazza si passa alla visita dei relativi borghi, insediamenti Walser. In alternativa, dopo un po’ di sport a Domobianca o al Mottarone si possono scoprire il Sacro Monte Calvario e quello di Orta, dedicato a San Francesco. Per saperne di più:www.regione.piemonte.itwww.piemonteitalia.eu